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‘Cellule dormienti Hamas in Israele pronte ad agire’

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Da qualche parte in Israele ci sarebbero “due cellule dormienti” di Hamas: se Tsahal entrerà nella Striscia di Gaza con i carri armati, i terroristi entreranno in azione. Come, al momento non è dato sapere, ma molti ipotizzano con degli attentati suicidi. Sui tavoli degli apparati di sicurezza e intelligence europei, da quando sabato mattina Hamas ha lanciato un’offensiva senza precedenti, si susseguono i report che arrivano dalle fonti sul territorio e dai Paesi alleati. Analisi e scenari foschi. Che hanno tutti la stessa premessa: la debacle delle forze di sicurezza israeliane, a partire dall’intelligence, sarebbe dovuta alla troppa fiducia nelle informazioni elettroniche a scapito delle fonti umane. Droni e intercettazioni anziché ‘boots on the ground’. Il primo dato che salta all’occhio, scorrendo le informazioni, è quanto Hamas sia riuscita a colpire in profondità Israele: le brigate

Al Qassam sarebbero penetrate in territorio israeliano per una decina di chilometri a est di Gaza, avrebbero occupato almeno 7 insediamenti, una base militare e si troverebbero ancora in alcuni kibbutz, armati fino ai denti e con diversi ostaggi. E questa è solo la prima parte del piano. La seconda, si legge nei report di fonti qualificate, prevederebbe l’invio di almeno dieci compagnie, circa un migliaio di combattenti, per mantenere le posizioni nelle aree conquistate. E a tutto ciò, dicono ancora gli analisti, potrebbero aggiungersi una serie di attacchi cyber.

L’altro elemento è quello legato agli scenari che potrebbero scaturire dalla reazione di Israele, che al momento ha bloccato tutte le strade, i valichi di frontiera e i ponti entro un raggio di 80 chilometri attorno a Gaza, perché gli esperti militari sono convinti che dopo quelli da sud e da est arriveranno anche gli attacchi da nord. Le fonti ipotizzano un’azione “forte e articolata”, con le forze di terra che penetreranno con decisione nella Striscia. “Ci si prepara ad azioni prolungate senza risparmio di energie, con operazioni di bombardamento e rastrellamento”, si legge nei report, con lo Stato ebraico che potrebbe chiedere il supporto di Paesi amici ed alleati. E che sarà un’operazione su larga scala lo fanno capire anche i numeri dei riservisti richiamati: circa 50mila, secondo le fonti. Hamas lo sa e non a caso ha portato all’interno della Striscia un numero senza precedenti di ostaggi – diverse decine – compresi i corpi di civili e militari uccisi. Ed è pronta ad attivare le ‘cellule dormienti’, per aggiungere terrore al terrore. Senza contare che potrebbe aprirsi anche il fronte della Cisgiordania, dove i coloni israeliani starebbero pianificando attacchi contro cittadini palestinesi, e quello del Libano. Per ora nei campi profughi ci si è limitati a spari in aria per ringraziare Hamas. Ma se l’Iran dovesse chiamare, Hezbollah non potrà rimanere fermo.

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Fico operato: è vigile e in condizioni stabili

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Il premier slovacco Robert Fico è “vigile” ed “in condizioni stabili” dopo l’operazione subita per gli spari che lo hanno colpito nel pomeriggio. Lo riferisce la tv slovacca TA3 che parla di “intervento riuscito”.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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Il premier slovacco Robert Fico ferito a colpi di pistola dopo una riunione di Governo: è in fin di vita

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Il premier slovacco Robert Fico è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava. Lo riferisce la Bbc. Fico è stato colpito davanti a un centro culturale della città di Handlova, dove si era tenuta una riunione di governo. Secondo i giornalisti presenti sul posto, sono stati uditi diversi spari.

Il premier slovacco Fico sarebbe stato colpito all’addome, al petto e ad un arto da almeno 3-4 colpi d’arma da fuoco e sarebbe stato trasportato in eliambulanza in ospedale. Lo riferiscono le prime ricostruzioni dei media sottolineando che l’attentatore, che si nascondeva tra la folla radunata davanti all’edificio dove stava parlando il primo ministro, è stato fermato da alcuni passanti e dalle forze di sicurezza.

Il leader slovacco è stato portato in ospedale, ma non sono emersi dettagli sulle sue condizioni.

Il Parlamento slovacco ha sospeso la seduta alla luce del ferimento del premier Robert Fico in un’aggressione a colpi d’arma da fuoco ad Handlova. Lo ha annunciato il vice speaker del Parlamento, Lubos Blaha, citato dal sito di informazioni locale Dennikn.

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