Collegati con noi

Cronache

Caso Bernabé: il falconiere della Lazio resta a Formello, ma il futuro è incerto

Pubblicato

del

La vicenda di Juan Bernabé, il falconiere spagnolo della Lazio, continua a far discutere. Dopo il clamore mediatico generato dalla pubblicazione sui social di contenuti espliciti legati a un intervento chirurgico, Bernabé resta al centro di una controversia che coinvolge anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito.

Attualmente, il falconiere è ancora ospite della foresteria di Formello, quartier generale del club biancoceleste, grazie a un certificato medico che ne attesta l’intrasferibilità per motivi di salute. La situazione rimane in stallo almeno fino alla prossima settimana, quando terminerà il periodo di convalescenza post-operatoria.

La furia di Lotito e le scuse di Bernabé

Lotito, noto per il suo pugno di ferro, ha già espresso la volontà di interrompere ogni rapporto con Bernabé, accusandolo di aver violato il codice etico del club. Tuttavia, il presidente ha riconosciuto la necessità di rispettare i tempi di guarigione, adottando un atteggiamento più cauto per evitare azioni legali.

Nel frattempo, Bernabé ha chiesto scusa pubblicamente, esprimendo pentimento per quanto accaduto. «Sono pentito e mi troverò un altro lavoro. La mia famiglia è con me», ha dichiarato in un’intervista radiofonica. Lo spagnolo ha anche proposto una soluzione di compromesso: lasciare il club appena riceverà il nullaosta medico, ma permettere a Olympia, l’aquila simbolo della Lazio, di rimanere come regalo al club.

Il futuro di Olympia e la partita mediatica

Olympia, il rapace che accompagna i pre-partita della Lazio, potrebbe continuare il suo volo, ma con un nuovo falconiere. La prossima verifica sarà la partita casalinga contro la Real Sociedad, il 23 gennaio. La Lazio, intanto, valuta come gestire il simbolo senza ulteriori complicazioni.

La vicenda ha attirato l’attenzione della stampa internazionale, con testate come la BBC che hanno rilanciato la notizia, aumentando ulteriormente la pressione sul club. Il caso attuale ricorda un altro episodio del 2021, quando Bernabé fu sospeso per aver inneggiato a figure dittatoriali durante una partita. Allora, il falconiere fu sostituito dal fratello, José Maria, garantendo continuità al volo di Olympia.

La posizione del club e gli scenari futuri

Lotito è fermo nella sua decisione di chiudere il rapporto con Bernabé, ribadendo la necessità di rispettare le regole del club. «Non si possono associare certe azioni alla Lazio», ha dichiarato il presidente, evidenziando come il comportamento del falconiere abbia danneggiato l’immagine del club.

Ora, si attende l’esito del periodo di convalescenza per capire se il compromesso proposto da Bernabé potrà chiudere la vicenda, lasciando Olympia come simbolo del club e aprendo una nuova fase nella gestione del rapace.

Advertisement
Continua a leggere

Cronache

il giornalista Marc Innaro e la censura Rai: Russia demonizzata, Europa marginale

Pubblicato

del

Marc Innaro (foto Imagoeconomica in evidenza), storico corrispondente Rai da Mosca e oggi inviato dal Cairo, torna a parlare in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, affrontando con lucidità e tono critico le tensioni tra l’Occidente e la Russia, il suo allontanamento da Mosca e la crescente russofobia nelle istituzioni europee.

Dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, Innaro ha raccontato la Russia da dentro, cercando – come lui stesso dice – di “corrispondere” la realtà e il punto di vista di Mosca. Una scelta giornalistica che gli è costata accuse di filoputinismo e, di fatto, l’interruzione della sua esperienza russa da parte della Rai, ufficialmente per motivi di sicurezza legati alla nuova legge russa contro le “fake news”.

Ma Innaro contesta apertamente questa versione: “Quella legge valeva per i giornalisti russi, non per gli stranieri accreditati. Commissionai persino uno studio legale russo-italiano che lo dimostrò. Nessuno mi ascoltò”. A detta sua, la vera censura arrivava “non dai russi, ma dagli italiani”.

Nato, Ucraina e verità scomode

Un episodio televisivo emblematico segnò la sua posizione pubblica: una cartina sull’allargamento della Nato a Estmostrata in diretta al Tg2 Post, che gli offrì l’occasione per dire: “Ditemi voi chi si è allargato”. Una verità storica, sottolinea, che rappresenta “la versione di Mosca” e che fu raccontata anche da Papa Francesco, quando parlò del “latrato della Nato alle porte della Russia”.

Da lì in poi, dice Innaro, cominciò l’isolamento. Non gli fu consentito di intervistare Lavrov né di andare embedded con i russi nel Donbass, mentre altri inviati Rai furono autorizzati a farlo con le truppe ucraine, anche in territorio russo.

“La Russia non vuole invadere l’Europa”

Secondo Innaro, la narrazione di Mosca come minaccia globale è costruita ad arte: “La Russia è un Paese immenso con 145 milioni di abitanti. Come può voler invadere un’Europa da 500 milioni?”. L’obiettivo russo, dice, è sempre stato chiaro: la neutralità dell’Ucraina e il rispetto per le minoranze russofone.

Nel commentare le dichiarazioni dei vertici Ue e Nato, come quelle di Kaja Kallas o Mark Rutte, Innaro osserva che “alimentare la russofobia non aiuta a risolvere nulla” e ricorda che è grazie al sacrificio sovietico se l’Europa è stata liberata dal nazifascismo.

“L’Europa doveva includere la Russia”

La guerra, secondo Innaro, “diventa sempre più difficile da fermare”, anche per il consenso interno a Putin. Ma l’errore strategico dell’Occidente, dice, è stato non costruire una nuova architettura di sicurezza con la Russia dopo la Guerra Fredda: “Abbiamo più in comune con i russi che con altri popoli. Ma ora i 7/8 del mondo si riorganizzano e l’Europa resta ai margini”.

Un’analisi lucida e controcorrente, che rimette in discussione molte certezze del racconto dominante.

Continua a leggere

Cronache

Una 14enne precipita dal terzo piano e muore nel Tarantino

Pubblicato

del

Una ragazza di 14 anni è morta dopo essere precipitata dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di Massafra (Taranto) dove viveva con i genitori. La ragazzina è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma è deceduta poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Il pm di turno, a quanto si è appreso, ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. La madre, che era con lei nell’appartamento, l’avrebbe vista lanciarsi dalla finestra. L’attività investigativa è affidata ai carabinieri.

Continua a leggere

Cronache

Nove colpi contro l’auto di un incensurato a Nocera Inferiore

Pubblicato

del

Nove colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un’auto a Nocera Superiore. Il fatto è accaduto nella frazione Citola. La vittima dell’intimidazione è un 30enne, incensurato. L’uomo, ascoltato dai carabinieri, non ha saputo fornire alcuna spiegazione su quanto accaduto. I militari del reparto Territoriale nocerino, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. L’auto è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi. Non è escluso che i colpi siano partiti da due armi.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto