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Cronache

Carmine Costagliola, prima criminale e poi attore: di nuovo arrestato per un omicidio del 1990

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Carmine Costagliola, noto attore che si è calato nel mondo della recitazione in modo sorprendente, è stato raggiunto da una notizia scioccante. Nella serie TV “Dangerous old people,” che lo ha visto interpretare un ruolo di rilievo, ha affrontato il mondo di “vecchia gente pericolosa,” una serie che racconta storie di individui che hanno vissuto una vita segnata dall’oscurità del crimine organizzato. Tuttavia, la realtà e la finzione sembrano essere entrati in collisione per Carmine Costagliola.

La scorsa mattina, un blitz della polizia sotto il coordinamento della Procura di Napoli, guidata dal procuratore Nicola Gratteri, ha portato alla sua detenzione. Il motivo? Un omicidio risalente al 6 giugno 1990, nel quale Costagliola è accusato di aver giocato un ruolo strategico per conto della Alleanza di Secondigliano. L’omicidio riguarda Angelo De Caro e si è verificato in via Cupa a Capodichino.

Questa è stata una mossa sorprendente, soprattutto considerando che Costagliola è noto per la sua carriera di attore. La sua partecipazione a “Dangerous old people” sembrava essere solo una rappresentazione della realtà, ma ora è coinvolto in un caso che sembra direttamente uscito da un copione.

La decisione di arrestare Costagliola è stata una mossa audace del capo della Mobile, Alfredo Fabbrocini, che ha agito per mettere le manette ai polsi di Costagliola. Ma non si è trattato solo di lui; due ordini di arresto sono stati notificati anche ai boss Vincenzo Di Lauro e Gaetano Bocchetti, entrambi ritenuti responsabili dell’omicidio di Pasquale Bevilacqua, avvenuto il 6 febbraio 1991. Anche Giuseppe Lo Russo, boss del clan dei Capitoni di Miano, è stato coinvolto in queste vicende con un doppio ordine di arresto.

Il ruolo di Costagliola in questa vicenda sembra essere stato cruciale, secondo quanto riferito da alcuni collaboratori di giustizia. Carlo Lo Russo, ex boss della camorra di Secondigliano, che ha collaborato con la giustizia otto anni fa, e il killer Ettore Sabatino sono tra coloro che hanno riferito la sua presunta partecipazione all’omicidio di Angelo De Caro.

Il delitto di De Caro sembra essere stato commissionato dai Licciardi ai Lo Russo per consolidare l’Alleanza di Secondigliano in un’area di Napoli che era precedentemente dominata dalla Nco di Raffaele Cutolo. Costagliola, secondo i collaboratori di giustizia, è stato coinvolto in quanto parente della vittima, essendo il fratello della convivente di De Caro. Questo legame familiare avrebbe facilitato l’accesso al bersaglio, poiché Costagliola avrebbe chiesto alla sorella di aprire la porta di casa per consentire l’ingresso dei killer.

Questa storia, se confermata dai fatti, dimostra quanto la realtà possa spesso superare la finzione. Costagliola, ora sotto inchiesta e accusato di un omicidio che risale a 33 anni fa, avrà l’opportunità di dimostrare la correttezza della sua condotta durante il processo. Tuttavia, questa storia ci ricorda che la linea tra recitazione e realtà può essere molto sottile e a volte imprevedibile.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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