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Economia

Calcio&mercato, Moratti blinda Icardi e la Juve corteggia Isco

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Tante chiacchiere, pochi fatti. Continua l’andamento lento del calcio mercato invernale edizione 2019 con le big e non alla finestra in attesa di poter sfruttare l’offerta giusta. Intanto c’e’ chi come Roma e Inter hanno l’esigenza di blindare i loro assi: vedi il giovane Nicolo’ Zaniolo e il ‘vecchio’ Mauro Icardi, mentre oltre frontiera fa notizia l’iniziativa dei tifosi nel Nizza disposti addirittura a fare una colletta per poter salutare a cuor leggero Mario Balotelli e acquistare un attaccante di livello. Altro possibile addio per il calcio all’estero che, in questo caso, potrebbe far felici i tifosi della Juventus e’ quello del fuoriclasse del Real Madrid Isco. Dopo aver accolto a Torino Cristiano Ronaldo il club bianconero potrebbe ‘rubare’ un altro top player alle merengues: sul piatto per ora i campioni d’Italia hanno messo 70 milioni, una cifra ritenuta in Spagna troppo bassa per tramutare in realta’ l’ultimo sogno di casa Agnelli. Restando in attacco e’ sempre in primo piano l’affaire Icardi che spinto dalla sua manager-compagna Wanda Nara continua a minacciare un possibile addio. Eventualita’ a cui l’ex patron Massimo Moratti non vuole nemmeno pensare: ”Credo che Icardi abbia il diritto di pensare ad un ingaggio piu’ importante, ma penso che la societa’ abbia studiato una strategia per farlo rimanere”. A volersi tenere stretto una delle giovani promesse del calcio italiano e’ la Roma che punta a far firmare il rinnovo al giovane Zaniolo sbocciato di recente nella squadra di Di Francesco: per l’ex centrocampista interista il ds giallorosso Monchi starebbe preparando un accordo da un milione di euro a stagione piu’ bonus. Per la firma bisognera’ pero’ attendere la chiusura del mercato d’inverno prevista per il 31 gennaio. A differenza delle big italiane appare molto attivo in questi giorni il Chelsea di Sarri che oltre al prestito di Higuain (”se Morata va via abbiamo bisogno di un sostituto, ma il mercato invernale di 30 giorni e’ una follia”, ha detto l’ex tecnico del Napoli) vorrebbe arrivare a portare a Londra anche l’ex regista della Roma Leandro Paredes: la societa’ londinese avrebbe gia’ avviato la trattativa con lo Zenit alla ricerca del sostituto di Fabregas. Una virata quella del club della Premier League legata al fatto che l’affare Barella non si sblocca: il centrocampista del Cagliari costa troppo secondo i londinesi. Tra gli affari conclusi eccone uno dell’ultim’ora targato Inter: niente ritorno in Italia per Gabigol. Il 22enne e’ stato ufficialmente ceduto in prestito al Flamengo, come reso noto dalla societa’ brasiliano con un comunicato sul proprio sito. Dopo il prestito a Benfica e Santos, quindi, Gabigol rimane ancora in Brasile, dove nella passata stagione si e’ laureato capocannoniere del campionato verdeoro.

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Françoise Bettencourt Meyers lascia il consiglio di L’Oréal

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Dopo quasi 30 anni, Françoise Bettencourt Meyers (foto Imagoeconomica) lascia il consiglio di amministrazione di L’Oréal, pur mantenendo la presidenza della holding familiare Tethys, primo azionista del gruppo. Al suo posto nel board entrerà un altro rappresentante di Tethys, mentre il ruolo di vicepresidente sarà assunto dal figlio Jean-Victor Meyers, 38 anni. Françoise Bettencourt Meyers, 71 anni, è l’unica erede diretta del fondatore di L’Oréal, Eugène Schueller.

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Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

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Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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Economia

Wsj, Trump verso un alleggerimento dei dazi sulle auto

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Donald Trump intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino ad altre tariffe dazi da lui imposte e alleggerendo alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati per la produzione di veicoli negli Usa. Lo scrive il Wall Street Journal citano una persona a conoscenza del dossier. In base a questa mossa, le case automobilistiche che pagano i dazi di settore non saranno soggette anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio. La decisione sarebbe retroattiva, hanno affermato le fonti, il che significa che le case auto potrebbero essere rimborsate per tali tariffe già pagate.

Il dazio del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrato in vigore all’inizio di questo mese. L’amministrazione Usa, sempre secondo il Wsj, modificherà anche i dazi sui ricambi delle auto estere – previsti al 25% e in vigore dal 3 maggio -, consentendo alle case automobilistiche di ottenere un rimborso per tali dazi fino a un importo pari al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti per un anno. Il rimborso scenderebbe al 2,75% del valore dell’auto nel secondo anno, per poi essere gradualmente eliminato del tutto. Si prevede che Trump adotti queste misure in vista di un viaggio in Michigan per un comizio alla periferia di Detroit martedì sera, in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Le misure mirano a dare alle case automobilistiche il tempo di riportare le catene di approvvigionamento dei componenti negli Usa e rappresenterebbero probabilmente un significativo impulso per le case automobilistiche nel breve termine, ha affermato una fonte a conoscenza della decisione. Le case auto dovranno presentare domanda di rimborso al governo, ma non è immediatamente chiaro da dove arriveranno questi fondi.

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