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Calcio, Ronaldinho nuovamente arrestato in Paraguay: possesso di documenti falsi

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L’ex calciatore brasiliano Ronaldinho Gaucho e’ stato arrestato ieri ad Asuncion, in Paraguay, per la seconda volta in 48 ore con l’accusa di essere entrato nel Paese con un passaporto falso. Lo scrive il quotidiano ABC Color. Il nuovo arresto rappresenta un improvviso colpo di scena nella vicenda che sta coinvolgendo l’ex calciatore milanista, Pallone d’Oro 2005, giunto giorni fa in Paraguay con il fratello Assis, per presentare il suo libro “Genius of Life” e partecipare ad iniziative benefiche.

Mercoledi’ i due erano stati fermati all’improvviso dalla polizia che aveva perquisito la loro residenza nel Yacht Resort alla periferia di Asuncion e aveva contestato a Ronaldinho il possesso di un documento di identita’ falso. Il giorno successivo l’ex atleta era stato arrestato e posto in detenzione domiciliare, ma poi rimesso in liberta’.

L’Ufficio del Pubblico ministero paraguaiano ha reso noto al riguardo via Twitter che “la Procura generale ha firmato un ordine di detenzione ed ha imputato all’ex calciatore Ronaldinho l’uso di un documento pubblico di contenuto falso chiedendo una misura cautelare di prigione preventiva”. Successivamente lo stesso organismo ha diffuso attraverso la sua pagina Facebook un comunicato in cui ha indicato che l’ex atleta e suo fratello sono stati arrestati e consegnati al Gruppo speciale della polizia nazionale, a disposizione della magistratura”. Intano i due sono stati visitati dal loro avvocato difensore, Alcides Caceres Ibarra, che pero’ dopo il colloquio si e’ ritirato dalla sede del Gruppo specializzato senza rilasciare dichiarazioni ai media.

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Wsj, Putin sta espandendo basi e truppe ai confini Nato

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A circa 160 chilometri dal confine con la Finlandia, nella città russa di Petrozavodsk, gli ingegneri militari russi stanno espandendo le basi militari dove il Cremlino prevede di creare un nuovo quartier generale dell’esercito per supervisionare decine di migliaia di soldati nei prossimi anni. E’ quanto scrive il Wall Street Journal. I soldati, molti dei quali ora in prima linea in Ucraina, dovrebbero costituire la spina dorsale dell’esercito russo in chiave anti-Nato. Il Cremlino sta ampliando il reclutamento militare, rafforzando la produzione di armi e potenziando le linee ferroviarie nelle zone di confine.

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Ft: accuse a Orban, 1 miliardo sussidi a media filogovernativi

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Due organi di informazione ungheresi, Magyar Hang e una seconda testata coperta dall’anonimato, intendono presentare oggi una denuncia alla Commissione europea, sostenendo che il governo di Viktor Orbán ha concesso più di un miliardo di euro di sovvenzioni illegali ai media filogovernativi. Lo riporta il Financial Times online. Secondo le due testate, le entrate pubblicitarie sarebbero state convogliate verso giornali, emittenti televisive e piattaforme online filo-Orbán tra il 2015 e il 2023 per per garantire il sostegno al partito al potere Fidesz e per escludere il giornalismo critico.

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Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

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