Collegati con noi

Cronache

Brenda rintracciata a Napoli, si era allontanata volontariamente

Pubblicato

del

Era stato un allontanamento volontario quello di Brenda. La giovane di 23 anni è stata ritrovata a Napoli, familiari e amici hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. E’ stata rintracciata a bordo della sua auto, una Clio bianca. Finisce un incubo dopo che da venerdì era scattato l’allarme per la sua scomparsa. Alla mamma l’ultimo messaggio, non era andata a lavorare nel negozio alla periferia orientale di Salerno perchè stanca. Poi aveva lasciato il cellulare a casa, portando via solo il portafogli coi documenti. Hanno raggiunto il risultato sperato i servizi congiunti di ricerca attivati dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia di Stato a seguito della denuncia di allontanamento volontario presentata dalla madre nella serata di venerdì 30 giugno alla Stazione dei Carabinieri di Salerno Mercatello. Nelle ultime ore, mentre cresceva l’apprensione, ci sono stati gli appelli, come quello della mamma e dei suoi tanti amici. E le preghiere, quelle che oggi sono state recitate in chiesa in occasione della festa patronale. A Pellezzano, in provincia di Salerno, c’era Brenda in cima ai pensieri di tutti.

“Mi basta sentire solo la tua voce! Ti prego, anima mia, non lasciarmi così Qualsiasi cosa la sistemiamo insieme come sempre…chiamami ti scongiuro!!”. Monica Iannicelli, attraverso Facebook, aveva lanciato il suo appello alla figlia. “Cuore, voglio solo svegliarmi…torna da mamma, ti prego!! Aiutami!”, aveva aggiunto la donna. E oggi, in occasione della messa per la festa patronale nella parrocchia di Capriglia a Pellezzano, il sacerdote, don Biagio Napoletano, dall’altare aveva fatto sentire la sua voce: “questa ragazza della nostra comunità sta facendo vivere momenti di apprensione, tristezza ed ansia alla sua famiglia e a tutti noi. Chi avesse notizie o l’avesse vista lo riferisca alla famiglia”.

C’è una circostanza che andrà approfondita per andare fino in fondo ai motivi dell’allontamento e se possa essere una chiave di comprensione per quanto accaduto. La giovane, a detta degli amici più stretti sentiti dai militari, negli ultimi tempi, era inquieta e preoccupata. Ma quale fosse il motivo non è chiaro nè perchè abbia deciso di allontanarsi. In questo momento prevale la gioia. “Non si conoscono ancora i motivi che l’hanno spinta ad allontanarsi, ma per la famiglia e l’intera Comunità di Capriglia un sospiro di sollievo dopo la notizia del suo ritrovamento. Ringrazio la Polizia Municipale, la Protezione Civile “S. Maria delle Grazie” e quanti si sono impegnati nelle operazioni di ricerca di Brenda che fortunatamente si sono concluse in modo positivo”, questo il messaggio del sindaco di Pellezzano, Francesco Morra.

Advertisement

Cronache

Tragedia ad Anzola Emilia: uccisa l’ex vigilessa Sofia Stefani, interrogato ex comandante

Pubblicato

del

Un tragico evento ha scosso la comunità di Anzola Emilia, in provincia di Bologna. Sofia Stefani, 33 anni, ex vigilessa, è stata uccisa da un colpo di pistola alla testa all’interno della sede del Comando della polizia locale, conosciuta come la ‘Casa Gialla’. Il presunto responsabile del delitto è Giampiero Gualandi, ex comandante dei vigili di Anzola, attualmente sotto inchiesta.

L’incidente è avvenuto poco prima delle 16, in una stanza del comando della polizia locale dove Sofia Stefani e Giampiero Gualandi si erano incontrati. Al momento della tragedia, i due si trovavano soli nella stanza, sebbene nell’edificio fossero presenti altre persone. Le forze dell’ordine stanno conducendo un sopralluogo accurato alla ‘Casa Gialla’ e interrogando i testimoni per ricostruire esattamente quanto accaduto e comprendere la natura del rapporto tra la vittima e il sospettato.

Giampiero Gualandi, ancora in servizio presso il comando di Anzola Emilia, sarà interrogato con l’assistenza di un difensore. Le autorità stanno cercando di chiarire se il colpo di pistola sia stato un tragico incidente o se ci sia stato un movente dietro l’omicidio. Non è ancora chiaro quale fosse la relazione tra Gualandi e Stefani, ma i carabinieri stanno esplorando tutte le possibili piste, inclusa quella di un conflitto personale o professionale.

La notizia ha profondamente colpito la comunità locale, che conosceva bene Sofia Stefani per il suo lavoro come vigilessa. I colleghi della polizia locale e i residenti di Anzola Emilia sono in stato di shock, in attesa di ulteriori sviluppi dalle indagini. Il municipio, situato a pochi passi dal luogo del delitto, è diventato un punto di raccolta per coloro che vogliono esprimere il loro cordoglio e la loro solidarietà alla famiglia della vittima.

La morte di Sofia Stefani rappresenta una tragica perdita e pone interrogativi inquietanti sulla sicurezza e sulle dinamiche interne al comando della polizia locale di Anzola Emilia. Mentre le indagini proseguono, la comunità spera che venga fatta piena luce su quanto accaduto.

Continua a leggere

Cronache

Inchiesta a Genova, interrogatorio Spinelli: gli intricati legami di potere e le promesse mancate

Pubblicato

del

L’indagine per corruzione che coinvolge importanti figure della politica e dell’economia ligure continua a rivelare dettagli e complicazioni. Durante l’interrogatorio di garanzia, l’imprenditore Aldo Spinelli, posto ai domiciliari insieme al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ha offerto uno spaccato dettagliato delle sue interazioni con le autorità per ottenere favori legati alla proroga trentennale del Terminal Rinfuse.

Spinelli, durante l’interrogatorio guidato dal giudice Paola Faggioni, ha descritto come ha cercato di influenzare le decisioni a suo vantaggio, sottolineando contatti e telefonate con Toti, a cui si rivolgeva per risolvere problemi analogamente a quanto faceva con predecessori come Burlando. L’imprenditore ha ammesso di aver bonificato 40 mila euro al Comitato Toti come riconoscimento per l’interessamento del presidente, anche se sostiene che non ne sia conseguito alcun vantaggio diretto.

La conversazione ha toccato anche la situazione di Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità portuale, a cui Spinelli prometteva un posto di lavoro a Roma da 300 mila euro, illustrando così la rete di promesse e favori che caratterizzano il settore. L’interrogatorio ha anche evidenziato l’accusa verso altri membri influenti dell’autorità portuale, tra cui Rino Canavese, l’unico a votare contro la proroga della concessione, criticato duramente da Spinelli per le sue posizioni.

Le dichiarazioni di Spinelli hanno aperto uno squarcio su una realtà di gestione dei pubblici poteri in cui gli interessi personali e quelli economici sembrano intrecciarsi a discapito della trasparenza e dell’equità. La questione della spiaggia dell’Olmo, che Spinelli sperava di trasformare da libera a privata, è solo un esempio delle molteplici richieste fatte a Toti, tutte rimaste inevasive secondo l’imprenditore.

Questo scenario complesso mostra quanto possano essere intricate le relazioni tra politica, economia e gestione del territorio, soprattutto in contesti dove le risorse economiche si mescolano con le carriere politiche. L’inchiesta, quindi, non solo cerca di fare luce su specifiche accuse di corruzione, ma sottolinea anche la necessità di una maggiore trasparenza e integrità nelle interazioni tra imprenditori e pubblici ufficiali.

Continua a leggere

Cronache

Richiesta urgente di intervento al Ministro della Giustizia per risolvere le disfunzioni del processo telematico a Nola

Pubblicato

del

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola ha trasmesso un appello urgente al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, evidenziando gravi disfunzioni nel sistema di processo telematico (PST) utilizzato dai Giudici di Pace nel circondario del Tribunale di Nola. Questa problematica sta impattando negativamente sul regolare svolgimento delle udienze e, di conseguenza, sul diritto di difesa dei cittadini.

La delibera, esecutiva immediata dal 10 maggio, è stata inviata anche a figure chiave nel sistema giudiziario, tra cui il Dirigente CISIA di Napoli, Giovanni Malesci, la Presidente della Corte di Appello di Napoli, Maria Rosaria Covelli, e la Presidente del Tribunale di Nola, Paola Del Giudice. La comunicazione segnala la costante e quotidiana inefficienza del sistema, che sta causando notevoli ritardi nelle procedure giudiziarie e aumentando gli arretrati a causa dei continui rinvii d’ufficio.

Il documento illustra una serie di incidenti, tra cui verbali d’udienza irreperibili o caricati solo parzialmente nel sistema, testimonianze non registrate a causa di problemi di connettività, e documenti misallocati nei fascicoli telematici. Tali disfunzioni contrastano con l’obiettivo della riforma “Cartabia” di accelerare i processi e ridurre gli arretrati, rendendo il sistema attuale un ostacolo piuttosto che un facilitatore.

Il Consiglio ha richiesto la formazione di un tavolo tecnico urgente che coinvolga tutti gli operatori del settore giudiziario per formulare un piano d’intervento. Nel frattempo, ha proposto un provvedimento provvisorio che permetta ai Giudici di Pace di gestire le udienze attraverso la verbalizzazione cartacea, come soluzione temporanea al doppio binario, fino a quando le disfunzioni del sistema PST non saranno risolte.

Questo appello sottolinea la necessità di un’immediata revisione delle infrastrutture informatiche nel settore giustizia, per garantire l’efficienza del sistema giudiziario e il rispetto dei diritti dei cittadini.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto