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Cronache

Bimbo di 6 anni muore sulla spiaggia, era in campo estivo

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“Hanno fatto di tutto: lo rianimavano e urlavano il suo nome ma lui non rispondeva. È stato tremendo vederlo inerme sulla battigia”. Miriam è ancora spaventata quando racconta dei drammatici momenti vissuti sulla sabbia arroventata del lido ‘Il paradiso dei giovani’ di Margherita di Savoia, nel nord Barese, dove intorno a mezzogiorno di oggi, un bimbo di sei anni residente a Canosa di Puglia, è morto, annegando in uno specchio d’acqua di pochi centimetri. Perché quella morte, che sembra finora senza una precisa spiegazione, ha terrorizzato non solo i bimbi che con il piccolo partecipavano alla colonia estiva ma anche gli altri bagnanti. “Il bimbo era riverso con il viso sull’acqua: uno specchio di 15-20 centimetri di mare. È stato portato sulla battigia e sono state fatte le manovre di rianimazione, il massaggio cardiaco.

È stato anche intubato. Nonostante si sia andati anche oltre i tempi canonici di rianimazione cardio – polmonari, non c’è stata possibilità di ripresa per il bimbo”, spiega Donatello Iacobone, direttore del 118 della Asl Bat arrivato in pochi minuti con il suo staff sulla spiaggia. A dare una prima valutazione sulle cause della morte del bimbo è stato Francesco Carpano, medico dell’istituto di medicina legale del policlinico ‘Riuniti’ di Foggia. I primi esami non riescono a definire una ipotesi certa né a escluderne altre. Un malore improvviso? Oppure un problema cardiaco, pregresso e mai diagnosticato? A fare chiarezza sarà l’autopsia che, con ogni probabilità, la procura di Foggia potrebbe disporre nell’ambito di una inchiesta che vedrebbe ipotizzato il reato di omicidio colposo per mancata vigilanza su minore. Le indagini dei carabinieri e del personale della capitaneria di porto, coordinate dal sostituto procuratore di Foggia Dominga Petrilli, potranno avvalersi non solo dei rilievi fatti sul posto dalla sezione investigativa scientifica dell’Arma ma anche delle testimonianze rese da chi la colonia l’ha organizzata. “Sono bravissime persone, da oltre una decina di anni vengono qui con i bambini.

Mai è successo qualcosa del genere prima di ora”, mormora Andrea Cristiano, titolare del lido anche lui ancora attonito da quanto accaduto. Nella zona ombreggiata da tende e piante ci sono sotto shock i responsabili della colonia: sono uno accanto all’altro, spalla a spalla seduti su un gradino. Piangono, si disperano. “Ho sentito un signore gridare e dire ‘il bambino sta male’. E sono intervenuto subito”, racconta a mezza voce per la paura provata Salvatore Damato, il bagnino di 26 anni tra i primi a prestare soccorso al piccolino. “Sono andato in acqua e ho visto che il bambino stava male – continua il 26enne che da due anni fa il guardaspiaggia -. Lo abbiamo appoggiato sulla battigia, ho usato il fischietto per chiedere di chiamare il 118 e nel frattempo abbiamo iniziato a fare le prime manovre di pronto soccorso. Poi lo abbiamo messo su un fianco e ci hanno portato il defibrillatore ma lui, non dava segni di vita”. Quanto accaduto sulla spiaggia pugliese è il secondo caso di un bimbo morto lì dove avrebbe dovuto solo divertirsi. Ieri è successo nella frazione di Sant’Antonio di Mercadello, comune di Novi di Modena dove un bambino di due anni è annegato in piscina. Lì a provare a salvarlo è stato il papà, senza purtroppo riuscirci.

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Terremoto di magnitudo 2.9 ai Campi Flegrei

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Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 è stata registrata alle 3:30 in provincia di Napoli, nella zona dei Campi Flegrei. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a soli tre chilometri di profondità ed epicentro a due km da Pozzuoli. Non risultano danni a persone o cose. Tre giorni fa la stessa zona è stata interessata da due terremoti di magnitudo 3.6 e 3.7.

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Cronache

Fuoco a ristoranti e veicoli, fermato un 29enne a Napoli

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I carabinieri della compagnia Centro a Napoli hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne nigeriano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine. E’ ritenuto gravemente indiziato di alcuni incendi appiccati in più punti nei quartieri Chiaia e San Ferdinando di Napoli. Secondo quanto ricostruito dai militari dopo l’intervento sul posto e aver raccolto le denunce di alcuni commercianti del centro città, il 29enne avrebbe incendiato, nella notte tra il 7 e l’8 maggio, due ombrelloni posizionati all’esterno di altrettanti ristoranti tra via Verdi e via Santa Brigida.

Avrebbe poi dato alle fiamme due motorini parcheggiati in strada e tentato di incendiare i dehors di alcuni locali. Le fiamme hanno lambito i palazzi vicini alle attività commerciali colpite e sono state spente dai vigili del fuoco Il 29enne, individuato nella Galleria Umberto I dopo un’intensa attività di indagine, è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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Turista travolta e uccisa a Palermo da auto pirata

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Una turista è stata investita e uccisa a Palermo da un pirata della strada. L’incidente è avvenuto la scorsa notte in corso Tukory, una strada del centro nei pressi della stazione centrale. Dopo l’impatto l’automobilista è fuggito via. La donna stava attraversando quando un’auto, una Smart secondo alcune testimonianze, l’avrebbe falciata lasciandola senza vita sull’asfalto. A costatare la morte i sanitari del 118. La Polizia municipale e la Polizia di Stato hanno avviato le ricerche per risalire all’auto pirata che sarebbe già stata rintracciata. I rilievi sono stati eseguiti dalla sezione infortunistica della Polizia municipale.

La donna investita è uccisa è una turista polacca, Patrycja Bartosik Weder, di 31 anni. Era insieme al marito. Stava attraversando la strada. Soccorsa dai sanitari del 118 è stata portata in ospedale, ma era già morta.

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