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Battaglione russo eliminato dalle forze di Kiev nell’est

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Il media russo indipendente Verstka ha reso noto che il 2 novembre scorso un intero battaglione di coscritti russi è stato eliminato dal fuoco ucraino, vicino al villaggio di Makiivka nell’oblast di Lugansk. Le vittime sarebbero centinaia, secondo Verstka, che cita un sopravvissuto, il militare Oleksiy Agafonov. Il battaglione era formato da militari mobilitati dalla regione russa di Voronezh. La notte del 2 novembre l’unità è stata bombardata dall’artiglieria ucraina, mentre i comandanti russi fuggivano dalle loro posizioni, ha raccontato Agafonov ipotizzando che più di 500 militari potrebbero essere morti o feriti.

La testimonianza di un soldato sopravvissuto

Agafonov ha raccontato la drammaticità di quei momenti prima del bombardamento ucraino. “Ci hanno detto di scavare, avevamo però solo tre pale per battaglione e non c’era alcun supporto – ha riferito il militare sopravvissuto a Verstka -. Abbiamo scavato come meglio potevamo e poi al mattino sono iniziati i bombardamenti con artiglieria, missili, mortai ed elicotteri”. Il militare ha poi descritto la realtà della guerra: “Fanno vedere in tv che tutto è bello, ma la realtà è un’altra. Nella regione di Lugansk le persone mobilitate vengono buttate al fronte”, mentre i militari “a contratto e i volontari si trovano in terza linea e degli ufficiali non vi è alcuna traccia”.

Lo sconforto dei parenti dei militari uccisi

Una vicenda che ha gettato nello sconforto i parenti dei soldati mobilitati, prosegue Verstka, che hanno organizzato un raduno vicino all’edificio dell’ufficio del procuratore di Voronezh, chiedendo di dire loro la verità su quanto accaduto ai loro cari. “Ci viene detto per telefono che i nostri figli sono vivi, sani e stanno facendo il loro dovere militare. Ma chi può essere vivo e vegeto quando lì sono stati uccisi tutti?”, si è lamentata Oksana Kholodova, la madre del soldato Andrey Kholodov. Drammatica anche la testimonianza di Anna, moglie di un altro soldato coscritto: “Loro (i nostri soldati russi, ndr) hanno paura, sono bombardati, sono stati abbandonati senza preparazione, senza niente”.

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Usa: consigliere per la sicurezza nazionale Waltz lascia incarico dopo scandalo Signal

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Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, e il suo vice Alex Wong hanno presentato le loro dimissioni, lasciando così l’amministrazione Trump. Lo riferisce Fox News, dopo le anticipazioni del Wall Street Journal. La decisione è dovuta alle polemiche scatenate dal “Signalgate”, la pubblicazione da parte del direttore dell’Atlantic, Jeffrey Goldberg, di uno scambio in una chat su Signal riservata in cui Waltz aveva inavvertitamente incluso lo stesso giornalista, rivelando la preparazione di attacchi contro i ribelli Houthi in Yemen. Waltz si era assunto la piena responsabilità dell’incidente.

 

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Zelensky: l’accordo sulle terre rare è davvero equo

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie con favore in un post su Telegram l’accordo “davvero equo” firmato con Washington sulle terre rare. “Abbiamo ora il primo risultato dell’incontro in Vaticano, il che lo rende davvero storico. Attendiamo con ansia anche gli altri risultati di quel colloquio”, ha detto il leader ucraino.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie con favore in un post su Telegram l’accordo “davvero equo” firmato con Washington sulle terre rare. “Abbiamo ora il primo risultato dell’incontro in Vaticano, il che lo rende davvero storico. Attendiamo con ansia anche gli altri risultati di quel colloquio”, ha detto il leader ucraino.

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Bisnonna inglese 115enne diventa la persona più anziana al mondo

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Una bisnonna britannica di ben 115 anni ha raccolto questa settimana la palma di persona più vecchia del mondo – stando alle statistiche internazionali censite – dopo l’annuncio della morte di uno suora 116enne in Brasile. Lo racconta oggi con dovizia di particolari il Daily Telegraph. La nuova titolare del record di longevità si chiama Ethel Caterham ed è nata il 21 agosto del lontano 1909 in un villaggio dell’Hampshire, in Inghilterra meridionale: prima del diluvio della Grande Guerra, mentre sul trono di quello che era ancora l’Impero britannico sedeva re Edoardo VII, figlio della regina Vittoria, bisnonno della defunta Elisabetta II e trisavolo dell’attuale monarca, il 76enne Carlo III.

Ultima di 8 figli, nonna Ethel vive attualmente in una residenza per anziani nella contea del Surrey, pure in Inghilterra del sud, dove – dopo l’ufficializzazione del suo primato – ha ricevuto una lettera personale di re Carlo: che si felicita per il “rimarchevole traguardo” da lei raggiunto. Tuttora lucida, Catheran è in grado di ricordare le tappe salienti della sua vita.

A 18 anni si trasferì nell’India coloniale, assunta come au pair nella famiglia di un ufficiale dell’esercito di Sua Maestà; poi, al ritorno in Gran Bretagna, conobbe a una festa il futuro marito Norman, sposato nel 1933 e col quale ha vissuto a Hong Kong e a Gibilterra prima di tornare in terra inglese. Rimasta vedova quasi mezzo secolo fa, nel 1976, Ethel ha smesso di guidare solo alla soglia dei 100 anni. Mentre a quasi 111 è riuscita a guarire pure da un contagio di Covid. Il segreto della sua longevità? “Non aver litigato con nessuno”, ha risposto a un giornalista.

Oltre alla scelta di dare priorità “alla famiglia, la cosa più importante dell’esistenza”, ai figli, ai nipoti e ai pronipoti. A una testata locale ha spiegato del resto di non avere rimpianti, di essere “felice d’aver girato il mondo” fino ad approdare in “questa bella casa” di riposo in patria: “Ho detto sì a ogni opportunità di vita, mantenendo un’attitudine mentale positiva e accogliendo ogni cosa con moderazione”. Giusto l’anno scorso il Regno Unito aveva celebrato la conquista del record di un altro suddito britannico come ‘uomo più anziano del pianeta’: record ereditato da un giapponese e detenuto per qualche mese nel 2024 dal veterano di guerra John Tinniswood, deceduto a novembre a 112 anni d’età.

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