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Cronache

Barchino urta in una zona archeologica, ancora un morto nella Laguna di Venezia

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Ennesimo tragico incidente nella Laguna di Venezia, forse causato dall’alta velocità dell’imbarcazione coinvolta, forse per un guasto tecnico che non ha permesso di vedere in tempo la delimitazione di un’area della zona centro-meridionale dello spazio d’acqua, nota da piu’ di 20 anni ma che stavolta ha fatto una vittima. A perdere la vita, intorno alla mezzanotte, e’ stato un pescatore, Massimo Boscolo Chielon, 61 anni, di Chioggia (Venezia), sbalzato dal barchino su cui si trovava assieme al figlio Alessandro e ad altri due colleghi per una battuta di pesca, dopo aver urtato una delle palancole che circondano l’area in cui fu trovata un’antica ‘galea’ veneziana, nei pressi dell’ex isola di San Marco in Boccalama. Si tratta di morte per annegamento, causato forse anche da un trauma subito dall’uomo, che non ha fatto in tempo a mettersi in salvo a nuoto. Lo scontro potrebbe essere stato causato da un problema al radar dell’imbarcazione, forse anche per l’alta velocita’ per cui il barchino non e’ riuscito a evitare l’ostacolo. L’allarme e’ stato lanciato dal figlio via cellulare ad un’altra imbarcazione di pescatori, che hanno caricato la vittima e i tre colleghi e li hanno riportati a Chioggia, intorno alla mezzanotte, affidandoli agli operatori del Suem 118.

I tre superstiti sono stati condotti in ospedale a Chioggia per accertamenti, ma non hanno riportato lesioni di grave entita’. Gli accertamenti sull’esatta dinamica dell’incidente sono svolti dai Carabinieri della Compagnia di Chioggia, comandati dal capitano Francesco Barone, che hanno svolto una perlustrazione del luogo dove si trova il barchino semi-affondato, che nei prossimi giorni sara’ recuperato per ulteriori verifiche sulla strumentazione di bordo. Quello della scorsa notte e’ l’ultimo di una serie di incidenti mortali che hanno tutti delle caratteristiche in comune, il primo la velocita’ eccessiva, e che hanno visto coinvolti spesso mezzi di pescatori. L’ultimo in ordine di tempo risale al 22 dicembre, quando dopo uno scontro tra due barche di pescatori nei pressi di Pellestrina, sempre nella Laguna Sud, era caduto in acqua Endri Febo, 53 anni, il cui corpo non e’ stato ancora recuperato. Tra il 4 e il 5 agosto scorsi, in due incidenti distinti, erano morte tre persone. Renzo Rossi e Natalino Gavagnin veneziani di 69 anni, nello scontro con un’altra imbarcazione nel canale di San Nicolo’, vicino al Lido; dopo sole 24 ore nella Laguna Sud, tra Giare di Mira e Valle Averto, un barchino con diverse persone a bordo si era rovesciato nella calma piatta, probabilmente a causa di un’onda, causando la morte di un 76enne di Campagna Lupia (Venezia).

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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