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Attese le scelte francesi sulla Tav, a luglio bando Telt

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Arriva per le imprese il bando da 3 miliardi di euro per attrezzare il tunnel della Torino-Lione, ma gli occhi sono puntati sulla riunione di giovedì 22 giugno della Commissione Intergovernativa. Non si temono brutte sorprese dopo la conferma della Francia della disponibilità dei fondi, anche se è ormai evidente che i tempi per completare la tratta francese dell’opera saranno più lunghi del previsto. “La Tav? Non ne abbiamo parlato”, ha spiegato la premier Giorgia Meloni al termine del suo incontro col presidente francese Emmanuel Macron: “I nostri sherpa stanno lavorando – ha spiegato – perché chiaramente per noi, al di là delle manifestazioni, è importate procedere velocemente. Da parte italiana c’è la volontà di procedere velocemente, quindi su questo è importante coordinarsi, i nostri team stanno parlando già da giorni”. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvin intanto incalza Parigi: “Non prendo neanche in considerazione l’ipotesi che la Francia si rimangi la parola e venga meno agli impegni presi con l’Ue e con l’Italia, Il ministro francese mi ha dato rassicurazioni verbali. Mi interessano gli impegni nei fatti. Mi auguro che la Francia non si fermi e non torni indietro”. Anche Paolo Foietta, presidente della delegazione italiana della commissione per l’Italia, è fiducioso.

“Mi aspetto che giovedì la Francia dia tempi certi sull’avvio della tratta nazionale francese. Siamo molto soddisfatti degli impegni assunti dal ministro Beaune davanti all’assemblea nazionale, la Francia ha i 3 miliardi sul tavolo. Non possiamo però aspettarci che tutto sia pronto per il 2033, ci vorranno 4 o 5 anni in più per la tratta francese, ma non sono anni in cui tutto resterà fermo. Nel 2033 sarà pronto il tunnel di base e si passerà da 30 a 100 treni al giorno, 4-5 anni dopo diventeranno 180”. Maurizio Bufalini, direttore generale aggiunto Italia di Telt e direttore della Divisione Tecnica, parla del 2023 come “un anno di svolta”: “L’affidamento del 100% dei lavori per il tunnel di base della Torino-Lione e il lancio della gara per l’attrezzaggio ferroviario – spiega – segnano un importante momento di passaggio nel nostro progressivo cambio di pelle.

La gara che stiamo per lanciare è una grande opportunità per integrare innovazione ed expertise, di cui Italia e Francia sono campioni. Abbiamo circa 2000 persone al lavoro, arriveranno altri 4.000 lavoratori diretti e altrettanti nell’indotto. Il completamento della realizzazione delle opere è previsto alla fine del 2032 e il primo gennaio del 2033 dovrebbe passare il primo treno”. Per partecipare al bando per attrezzare il tunnel le imprese avranno l’opportunità di partecipare, anche sviluppando delle partnership con gli operatori francesi. “Ci troviamo dinanzi a un’occasione eccezionale per le aziende del nostro territorio” sottolinea il presidente degli industriali torinesi, Giorgio Marsiaj.

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Soccorsa barca a vela a Fiumicino, salvi nonno e nipote a bordo

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Una barca a vela si e’ incagliata nel basso fondale a Fiumara grande, alla foce del Tevere, a Fiumicino. Una complessa operazione di soccorso ha riguardato gli occupanti del natante, si tratta di un anziano e della sua nipote. Due imbarcazioni della Guardia Costiera di Fiumicino , la CP 831 ed il battello A10, hanno assistito l’anziano conduttore della piccola unità a vela.

Pervenuta la richiesta di soccorso via radio alla sala operativa della Capitaneria di porto, nella tarda serata di ieri, i due mezzi di soccorso hanno raggiunto in pochi minuti l’unità da diporto incagliatasi su bassi fondali mentre procedeva con il motore ausiliario. Verificate le buone condizioni di salute dei due occupanti, gli equipaggi della Guardia costiera hanno prestato assistenza per le operazioni di disincaglio, utilizzando le cime di bordo dell’unità a vela per un rimorchio di fortuna.

Dopo alcuni tentativi, poco prima del tramonto, sono riusciti a rimettere in galleggiamento l’unità a vela, poi condotta all’ormeggio in sicurezza presso un cantiere navale. Benché – viene rimarcato dalla guardia costiera – sia stata ampiamente diffusa dalla Capitaneria di Roma l’informazione nautica che segnala la pericolosità del canale di Fiumara per il banco di sabbia che riduce sensibilmente la profondità del canale, si tratta della terza unità da diporto che, nell’ultimo mese, si e’ incagliata nel medesimo tratto.

Un intervento di messa in sicurezza d’emergenza è stato autorizzato dalla Regione Lazio al consorzio degli operatori della cantieristica e dei punti di approdo che insistono lungo il canale con l’obiettivo di attenuare la pericolosità della navigazione, almeno provvisoriamente, in vista dell’imminente avvio della stagione estiva.

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Una giovane muore in uno scontro frontale tra auto

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Una giovane, di 26 anni, residente a Spilimbergo (Pordenone) è morta in un incidente stradale che avvenuto ieri sera nella frazione di Istrago della cittadina friulana. Per cause che sono ancora al vaglio dei carabinieri della stazione di Castelnovo, la giovane intorno alle 21 è rimasta coinvolta in un incidente frontale verificatosi lungo la strada regionale 464. La vittima, nel percorrere una curva ha perso il controllo della propria vettura scontrandosi frontalmente con un’auto che proveniva dalla direzione opposta. In seguito alla collisione è finita in un fossato che corre lateralmente alla strada. Alla guida dell’altro veicolo c’era una donna, di 73 anni, che è rimasta illesa e sua figlia, una donna disabile, di 44 anni, che è rimasta leggermente ferita ed è stata portata al Pronto soccorso. Sul posto sono intervenuti anche il personale sanitario e i vigili del fuoco del locale distaccamento.

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Denunciò difetti della Boeing,morto un altro informatore

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Nuova grana per Boeing. Una seconda talpa è morta dopo aver denunciato le carenze del 737 Max. Joshua Dean aveva 45 anni ed è deceduto il primo maggio a causa di un’infezione improvvisa. La sua scomparsa segue quella di John Barnett, due mesi fa, per un apparente suicidio nel mezzo della sua testimonianza contro Boeing. “Era in buona salute e conduceva uno stile di vita sano”, hanno detto al Seattle Times alcuni membri della famiglia di Dean, descrivendo l’infezione come “improvvisa e a rapida diffusione”. Il 45enne era stato ricoverato per problemi alle respirazione due settimane fa: era stato intubato, ma aveva sviluppato una polmonite e una seria infezione che erano risultate fatali. Dean era un ex controllore della qualità di Spirit ed era stato licenziato dalla società nel 2023 dopo aver accusato i vertici di ignorare i difetti di produzione del 737 Max.

In seguito al licenziamento, Dean si era rivolto al Dipartimento del Lavoro e aveva denunciato Spirit per averlo silurato per ritorsione. La sua crociata per la sicurezza era poi continuata con la testimonianza in un’azione legale degli azionisti di Spirit contro l’azienda e la denuncia alla Federal Aviation Administration in merito ai problemi di sicurezza nella linea di produzione del 737. Dean aveva puntato il dito contro contro il management di Spirit per la sua “cattiva condotta” nei controlli di qualità sul 737 Max. Nel 2018 e 2019 due 737 Max sono stati coinvolti in incidenti mortali, in cui hanno perso la vita 346 persone.

Boeing ha impiegato anni per riprendersi dallo scandalo e cercare di voltare pagina ma, di recente, un’altra serie di incidenti ha compromesso gli sforzi fatti e costretto il colosso dell’aviazione a una drastica riorganizzazione, con un azzeramento dei vertici. Sulla morte di Dean non vuol speculare il suo legale Brian Knowles, che ha rappresentato anche Barnett. “Gli informatori sono necessari. Portano alla luce le malefatte e la corruzione nell’interesse della società. Serve molto coraggio per farsi avanti”, si è limitato a dire. Barnett, che aveva trascorso decenni in Boeing, è stato trovato morto in marzo per apparenti ferite autoinflitte di arma da fuoco. Nel 2019 aveva raccontato al New York Times di aver trovato “grappoli o schegge di metallo” appesi ai cavi dei comandi di volo che avrebbero potuto causare danni “catastrofici” se fossero penetrati nei fili.

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