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Pasqua di sangue, missili russi fanno strage a Odessa: ucciso anche un bimbo di 3 anni

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 Pasqua ortodossa di sangue in Ucraina. La Russia non concede alcuna tregua umanitaria e continua senza sosta la sua offensiva nel Donbass, mentre i raid tornano a colpire anche Odessa, facendo strage di civili all’indomani delle minacce del comando militare di Mosca sull’intenzione di conquistare l’intera fascia costiera fino alla Transnistria. E a Mariupol, dove ancora una volta sono falliti i corridoi umanitari, e’ ripreso il martellamento sull’acciaieria Azovstal. L’attacco su Odessa, compiuto nelle prime ore del pomeriggio, ha provocato almeno 6 morti, tra cui un neonato di tre mesi, e 18 feriti. Nel porto sul mar Nero sono tornate a risuonare insistenti le sirene d’allarme, con la popolazione invitata a rifugiarsi nei bunker. Secondo il Comando aereo meridionale ucraino, sei missili da crociera sono stati sparati dal mar Caspio da bombardieri strategici russi Tupolev Tu-95: due sono stati intercettati dalla contraerea, che ha distrutto anche due droni nemici, utilizzati per correggere la traiettoria dei razzi, ma altri quattro hanno colpito infrastrutture militari ed edifici residenziali, tra cui un palazzo di 14 piani. “Un regalo di Pasqua di Putin”, e’ l’amara constatazione delle autorita’ locali. Un raid che ha riacceso la paura di un’offensiva sulla citta’, che una decina di giorni fa celebrava l’affondamento dell’incrociatore Moskva come un successo del suo apparato difensivo. E nel mar Nero, ha riferito il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa Sergey Bratchuk, Mosca ha inviato in pattugliamento quattro sottomarini 877 Halibut armati di missili da crociera Kalibr, che possono essere sparati anche da 50 metri di profondita’. “La Russia – ha reagito il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba – deve essere designata come uno Stato sponsor del terrorismo e trattata di conseguenza”. A Mariupol, intanto, continua la lenta agonia degli intrappolati tra i tunnel di Azovstal. Sull’impianto siderurgico sono ripresi i bombardamenti, nonostante l’annuncio di Vladimir Putin sulla rinuncia alle tattiche d’assalto per stanare i circa duemila combattenti stimati al suo interno, tra miliziani del reggimento Azov e marines dell’esercito ucraino. E ancora una volta, nessuna via di fuga e’ stata concessa neppure alle centinaia di civili bloccati nell’acciaieria, tra cui molte donne e bambini anche neonati, come del resto alle migliaia di abitanti della citta’ che attendono da settimane l’apertura di corridoi umanitari. “I russi hanno bloccato l’evacuazione e portato le persone nella citta’ di Dokuchayevsk che si trova nella regione di Donetsk, occupata da Mosca”, ha denunciato Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, secondo cui almeno 200 residenti sono stati di fatto deportati. Nel frattempo, continuano a emergere gli orrori dell’invasione. Secondo le autorita’ di Kiev, circa mille civili potrebbero essere sepolti in una fossa comune lunga 45 metri e larga 25 alla periferia della citta’, nel villaggio di Vynohradne, che e’ stata mostrata dalle immagini satellitari scattate da Planet il 20 aprile. “Questo e’ il piu’ grande genocidio in Europa dall’Olocausto”, ha denunciato il sindaco Vadym Boychenko, mentre per il premier ucraino Denys Shmyhal e’ “la peggiore catastrofe di questo secolo”. L’offensiva di Mosca continua intanto su Kharkiv, con nuovi pesanti bombardamenti che hanno provocato almeno 4 morti, e sul Donbass, dove ha conquistato decine di villaggi. Ma l’avanzata procede lenta e continuano intensi combattimenti nelle regioni di Donetsk e Lugansk, mentre Kiev viene accusata di aver compiuto un nuovo raid in territorio russo nella regione frontaliera di Kursk. Per l’intelligence britannica, anzi, la campagna militare sarebbe di fatto in stallo a est come anche nel sud. E per Mosca si aggrava anche il bilancio delle perdite, con l’uccisione di altri due generali vicino a Kherson, rivendicata da Kiev insieme al ferimento di un terzo, portando cosi’ a 17 gli alti ufficiali dell’esercito russo morti sul campo di battaglia.

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Ok Usa alla vendita di missili a Riad per 3,5 miliardi

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Il Dipartimento di Stato americano ha approvato una possibile vendita all’Arabia Saudita di missili aria-aria a medio raggio avanzati Aim-120C-8 e del relativo supporto per 3,5 miliardi di dollari: lo ha reso noto il Pentagono. L’appaltatore principale sarà Rtx Corp, secondo la difesa Usa.

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Vance: Afd nazista? La Germania ha ricostruito il muro di Berlino

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“L’AfD è il partito più popolare in Germania e di gran lunga il più rappresentativo della Germania dell’Est. Ora i burocrati cercano di distruggerlo. L’Occidente ha abbattuto il Muro di Berlino insieme. Ed è stato ricostruito, non dai sovietici o dai russi, ma dall’establishment tedesco”: così il vice presidente Usa JD Vance (foto Imagoeconomica in evidenza) commenta su X la decisione dei servizi segreti tedeschi di classificare il partito Afd guidato da Alice Weidel come “estrema destra”.

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‘Anche Gazprom nel mirino di possibili sanzioni Usa’

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Il gigante energetico russo statale Gazprom e importanti entità coinvolte nei settori delle risorse naturali e bancario figurano tra gli obiettivi delle nuove sanzioni economiche contro Mosca finalizzate da dirigenti Usa. Lo scrive la Reuters sul suo sito, citando tre funzionari statunitensi e una fonte vicina alla questione. Non è affatto chiaro, tuttavia, se il pacchetto verrà approvato da Trump, la cui simpatia per le dichiarazioni e le azioni di Mosca ha lasciato il posto alla frustrazione per il rifiuto del presidente russo Vladimir Putin alle sue richieste di cessate il fuoco e colloqui di pace.

Il Consiglio per la sicurezza nazionale Usa “sta cercando di coordinare una serie di azioni più punitive contro la Russia” ma “questo dovrà essere approvato da Trump”, ha affermato la fonte vicina alla questione. “È totalmente una sua decisione”, ha confermato un secondo funzionario statunitense.

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