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Economia

Angelo Pisani: “Giustizia fiscale, la rottamazione quinquies sia davvero per tutti”

L’avvocato Angelo Pisani, presidente di NoiConsumatori.it, chiede che la rottamazione quinquies sia estesa a tutti i contribuenti, senza discriminazioni tra crediti riscossi da enti pubblici o privati.

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La dignità dei cittadini non è un numero di protocollo, ma un principio costituzionale”. Con queste parole l’avvocato Angelo Pisani, presidente di NoiConsumatori.it, lancia un appello al Governo e al Parlamento: estendere la rottamazione quinquies a tutti i contribuenti, senza esclusioni.

L’obiettivo è chiaro: fare della nuova sanatoria una vera occasione di giustizia fiscale, capace di restituire equilibrio tra Stato e cittadini, senza discriminazioni tra chi ha debiti affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione e chi invece è perseguito da società private, concessionarie o enti locali.

“Non ci possono essere cittadini di serie A e di serie B”

Secondo Pisani, la rottamazione quinquies rappresenta un principio sacrosanto — pagare il debito vero, senza sanzioni e interessi — ma rischia di trasformarsi in una corsia preferenziale solo per alcuni.

“Perché un commerciante deve essere trattato diversamente a seconda di chi incassa il credito?
Perché un padre di famiglia già in difficoltà deve essere ulteriormente penalizzato da un sistema schizofrenico che divide i debitori in figli di uno Stato e figli di un altro?”

Una disparità che, sottolinea il presidente di NoiConsumatori.it, contraddice i principi di uguaglianza e solidarietà fiscale sanciti dalla Costituzione.

Una battaglia di civiltà

Pisani definisce la sua proposta “una battaglia di civiltà, non tecnica”:

“Viviamo in un Paese dove troppi piccoli imprenditori chiudono bottega e dove i cittadini vengono perseguitati per cartelle mai notificate o già prescritte. Ritrovare equilibrio tra Fisco e contribuenti è l’unica via per la democrazia economica.”

L’avvocato napoletano chiede quindi un emendamento semplice e giusto: includere nella rottamazione quinquies tutti i debiti tributari, indipendentemente dal soggetto che li riscuote.

“Pagare il giusto è un dovere, permetterlo è un diritto”

Pisani ricorda che la rottamazione quinquies, così come concepita, è una seconda opportunità per chi è decaduto dalle precedenti sanatorie, consentendo di estinguere il debito principale e chiudere un lungo incubo di cartelle e pignoramenti. Ma deve essere, insiste, uno strumento universale, non un privilegio per pochi.

“Non c’è giustizia a metà.
Non c’è equità con il pallottoliere truccato.
Se vogliamo una società più libera e onesta, la seconda chance non può avere esclusioni né etichette.
Pagare il dovuto è un dovere, ma permettere di farlo senza essere schiacciati è un diritto.”

Un messaggio chiaro, che punta a trasformare la rottamazione quinquies da provvedimento tecnico in una vera riforma di equità fiscale e dignità sociale.

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Economia

Amazon e Apple battono le attese: utili record e titoli in rialzo a Wall Street

Amazon e Apple superano le attese con utili e ricavi record. Il cloud spinge Amazon, mentre iPhone e servizi trainano Apple. Entrambi i titoli in rialzo a Wall Street.

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Trimestre da record per Amazon, che supera le previsioni degli analisti e guadagna oltre l’11% nelle contrattazioni after hours. I ricavi del terzo trimestre sono cresciuti del 13%, raggiungendo i 180,2 miliardi di dollari, mentre l’utile netto è salito del 40% a 21,2 miliardi.

A trainare la crescita è stato il comparto cloud (AWS), che ha registrato l’aumento più significativo degli ultimi tre anni, con un +20% delle vendite.

Continuiamo a registrare un forte slancio e una crescita costante”, ha dichiarato l’amministratore delegato Andy Jassy, sottolineando come l’intelligenza artificiale stia apportando “miglioramenti significativi in ogni aspetto della nostra attività”.

Apple supera le attese e guarda alle feste con ottimismo

Anche Apple ha chiuso il suo quarto trimestre fiscale con ricavi in crescita dell’8%, a 102,47 miliardi di dollari, superando le stime di Wall Street. L’utile ha raggiunto 27,46 miliardi, pari a 1,85 dollari per azione, consentendo a Cupertino di archiviare l’anno con profitti complessivi di 112 miliardi di dollari.

Le vendite di iPhone sono aumentate del 6,1%, attestandosi a 49,03 miliardi, mentre la divisione servizi ha generato 28,75 miliardi. L’unico dato sotto le aspettative riguarda la Cina, dove i ricavi sono scesi a 14,49 miliardi, contro i 16,43 miliardi previsti.

Titoli in rialzo e previsioni positive

Per la stagione delle feste, Apple prevede un balzo delle vendite del 12%, con una crescita a doppia cifra dei ricavi legati all’iPhone. Le prospettive hanno spinto il titolo del colosso tecnologico del 3,5% nelle contrattazioni after hours, riducendo i timori di un rallentamento legato ai dazi sulla Cina.

Con i risultati di Amazon e Apple, Wall Street conferma la solidità dei giganti tech americani, protagonisti assoluti di una stagione economica segnata da innovazione, cloud e intelligenza artificiale.

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Economia

Netflix valuta l’acquisto di Hbo e degli studios Warner Bros Discovery

Netflix valuta un’offerta per le attività di streaming e gli studios di Warner Bros Discovery, proprietaria di Hbo e della saga di Harry Potter. Sul tavolo anche un’offerta di Paramount Skydance.

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Netflix starebbe valutando un’offerta per rilevare le attività di streaming e gli studios di Warner Bros Discovery, il gruppo che controlla Hbo e alcuni dei più celebri marchi del cinema mondiale, come Harry Potter.

La notizia, riportata da Reuters, conferma le voci di un possibile riassetto nel mercato globale dell’intrattenimento digitale, con i giganti dello streaming pronti a nuove mosse strategiche per consolidare la propria posizione.

Warner Bros tra offerte e strategie

La Warner Bros Discovery ha reso noto la scorsa settimana di essere in fase di valutazione delle proprie opzioni, dopo aver ricevuto proposte di acquisto da Paramount Skydance per l’intera compagnia.

L’interesse di Netflix, tuttavia, riguarderebbe solo il comparto streaming e gli studios cinematografici, ossia i segmenti più redditizi e simbolici della major hollywoodiana.

Un possibile cambio di equilibri a Hollywood

Se l’operazione dovesse concretizzarsi, rappresenterebbe una delle acquisizioni più importanti nella storia dell’intrattenimento, con Netflix che consoliderebbe il proprio dominio globale aggiungendo al catalogo Hbo, i suoi contenuti originali e le saghe cinematografiche di culto targate Warner.

Una mossa che potrebbe ridisegnare gli equilibri di Hollywood, aprendo una nuova fase di concentrazione nel mercato dell’audiovisivo internazionale.

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Economia

Pil fermo nel terzo trimestre: crescita zero per l’Italia, si chiuderà il 2025 a +0,5%

Pil fermo nel terzo trimestre e crescita annua stimata a +0,5%. Il governo punta a confermare le previsioni nel Dpfp, mentre Panetta rassicura sulle banche e i sindacati chiedono un patto per la crescita.

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L’economia italiana rallenta e si ferma: nel terzo trimestre del 2025 il Pil non registra variazioni, restando invariato rispetto ai tre mesi precedenti. Lo certifica l’Istat nella sua stima preliminare, che fissa la crescita tendenziale allo 0,4% su base annua.

Dopo un primo trimestre positivo (+0,3%) e un secondo trimestre in lieve flessione (-0,1%), il dato di oggi conferma la fase di stagnazione dell’economia nazionale. Se anche l’ultimo trimestre dovesse chiudersi senza variazioni, il Pil 2025 si attesterebbe a +0,5%, in linea con le previsioni del governo contenute nel Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp).


Panetta: “Nessun rischio per la stabilità finanziaria”

Mentre in Parlamento prende avvio la sessione di bilancio, con l’apertura ufficiale al Senato da parte del presidente Ignazio La Russa, il dibattito politico si concentra sulle misure della manovra economica.
Il primo passo saranno le audizioni, previste tra il 3 e il 6 novembre, ma l’attenzione è già rivolta alla fase emendativa, con i partiti pronti a chiedere modifiche su temi come affitti brevi, dividendi bancari, pensioni e contributo straordinario delle banche.

Su quest’ultimo punto è intervenuto il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, che ha rassicurato:

“Il contributo previsto in manovra non provoca rischi di instabilità finanziaria. Le banche italiane sono ben capitalizzate e redditizie; la tassa incide in maniera limitata sugli utili”.

Le parole di Panetta, pronunciate dopo la riunione della Bce a Firenze, mirano a stemperare le tensioni sul settore del credito, mentre il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha ribadito la volontà del governo di mantenere equilibrio tra rigore e sostegno ai consumi.


Confronto europeo: Francia meglio dell’Italia, Germania in stallo

A livello europeo, la crescita resta debole ma non uniforme. La Francia segna un +0,5% nel terzo trimestre, trainata dalle esportazioni, mentre la Germania è ferma, confermando il suo momento di difficoltà industriale.
Nel complesso, il Pil dell’Eurozona cresce dello 0,2%, e quello dell’Unione europea dello 0,3%, migliorando leggermente rispetto ai tre mesi precedenti.


Segnali contrastanti dal mercato del lavoro

Nonostante la frenata economica, il mercato del lavoro mostra segnali incoraggianti. A settembre, gli occupati sono aumentati di 67mila unità su base mensile e di 176mila su base annua, portando il tasso di occupazione al 62,7%.
Aumentano in particolare i contratti stabili, ma cresce anche la disoccupazione, salita al 6,1%, con quella giovanile al 20,6%.

Per la ministra del Lavoro Marina Calderone, i dati confermano la tenuta del mercato occupazionale, ma i sindacati invitano alla prudenza.
La Uil sottolinea che i numeri “nascondono fragilità e disuguaglianze”, mentre la Cisl chiede un patto tra governo e parti sociali per sostenere i redditi e rilanciare la crescita, con investimenti in scuola, università, ricerca e partecipazione aziendale.


Manovra e prospettive

La legge di bilancio 2025 rappresenta ora lo strumento con cui il governo intende stimolare i consumi e rilanciare la crescita, in un contesto di rallentamento economico diffuso.
Le prossime settimane saranno decisive per verificare se, accanto alla stabilità dei conti pubblici, arriveranno anche misure concrete di sostegno a famiglie e imprese.

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