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Alla Lazio basta Guendouzi,1-0 al Genoa e quarti Coppa Italia

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Non si ferma la Lazio: dopo aver vinto in Champions League col Celtic e in campionato col Cagliari, la squadra di Maurizio Sarri mette in fila il suo terzo successo di fila, battendo il Genoa 1-0 con un gol di Guendouzi negli ottavi di finale di Coppa Italia. I biancocelesti ora attendono il risultato di Roma-Cremonese (in programma il 3 gennaio 2024) per un possibile derby di Coppa ai quarti. La vittoria odierna permette alla Lazio di diradare le critiche e i fischi ricevuti dai tifosi dopo la mediocre prestazione di sabato scorso. Non ha pesato nell’economia della partita l’assenza di Matias Vecino, escluso dai convocati alla vigilia per motivi disciplinari, che il direttore sportivo Fabiani ha bollato come “cose di spogliatoio” prima del fischio d’inizio.

Sarri sorprende tutti col suo turnover solo parziale, schierando dall’inizio tre titolarissimi (Provedel, Guendouzi e Rovella) che si ipotizzava il tecnico facesse riposare dopo tanti impegni ravvicinati, e dando nuovamente fiducia a Isaksen dal primo minuto (tenendo quindi Felipe Anderson in panchina). La scelta di puntare sul giovane danese però non è fortunata, in quanto l’esterno è costretto a uscire dal campo dopo appena 27 minuti per un infortunio alla coscia sinistra. Un’altra tegola per i biancocelesti, che ai box contano già Casale, Romagnoli, Luis Alberto e Zaccagni.

Nel frattempo, però, la Lazio si era portata in vantaggio (al 6′) con Guendouzi, a segno con un piattone destro su assist di Pellegrini, bravo a rubare palla ad Hefti sulla sinistra e a servire rapidamente il francese. Per tutta la prima frazione il Genoa subisce il gioco laziale: Retegui prova a scuotere i suoi con un destro finito alto, ma è poca roba. La Lazio invece colleziona altre due chance prima dell’intervallo, con Pedro (pescato in area da Guendouzi, uomo ovunque) e con il tiro rasoterra (fuori di poco) di Felipe Anderson. Nel secondo tempo il giro palla della Lazio diventa più lungo e meditabondo, mentre Gilardino manda in campo Malinovskyi e Haps per provare a pareggiarla.

Retegui prima di essere sostituito spaventa nuovamente i tifosi laziali con un mancino velenoso, poi nella Lazio arriva il momento di Immobile. Il capitano rivitalizza la manovra offensiva, un poco appassita, mandando in porta Basic che sciupa malamente il 2-0. La pochezza degli ospiti però è sufficiente affinché il tabellino rimanga invariato: la Lazio passa il turno e ottiene quindi il suo quinto successo (il quarto all’Olimpico) su otto incroci in Coppa Italia contro il Genoa; per il Grifone la competizione continua a essere un tabù, visto che i quarti di finale non vengono raggiunti dal ’91-92.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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