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Cronache

Alex Zanardi rischia di morire, il chirurgo che l’ha operato: intervento riuscito, ora è in coma farmacologico

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Sembra non abbia alcuna colpa, ma è stato iscritto nel registro degli indagati per lesioni gravissime il conducente del camion contro il quale ieri a Pienza (Siena) è andato a scontrarsi in handbike Alex Zanardi. La procura di Siena ha precisato che l’avviso di garanzia “è  un atto dovuto”. Il procuratore Salvatore Vitello ha spiegato che sono in corso accertamenti sulla dinamica dell’incidente

Alex Zanardi ha trascorso la prima notte in ospedale. Il primo bollettino medico dell’ospedale Le Scotte di Siena recita che “in merito alle condizioni cliniche dell’atleta Alex Zanardi, ricoverato dalle ore 18 del 19 giugno in gravissime condizioni al policlinico Santa Maria alle Scotte a seguito di incidente stradale avvenuto in provincia di Siena, la Direzione Sanitaria dell’Aou Senese informa che il paziente, sottoposto ad un delicato intervento neurochirurgico nella serata del 19 giugno, e successivamente trasferito in terapia intensiva, ha parametri emodinamici e metabolici stabili. E’ intubato e supportato da ventilazione artificiale mentre resta grave il quadro neurologico”.

Alex Zanardi e’ tenuto in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Siena dopo l’intervento neurochirurgico di ieri sera che e’ “riuscito, che e’ andato come doveva andare”, ma le “condizioni iniziali erano molto gravi”. Lo ha detto il neurochirurgo Giuseppe Oliveri, direttore della Neurochirurgia delle Scotte, che ha effettuato l’intervento. Zanardi, aggiunge Oliveri, “e’ arrivato con un trauma cranico facciale importante, aveva due ossa frontali fratturate con affondamento delle stesse piu’ quello che chiamiamo ‘fracasso facciale’, cioe’ tutte le ossa della faccia rotte. E’ stato operato per rattoppare la situazione e al momento” le condizioni “permettono di curarlo”. “Tutti i numeri sono buoni – sottolinea Oliveri -, ovviamente neurologicamente in questo momento non e’ valutabile pur rimanendo la situazione tanto grave”. A Zanardi e’ stata fatta una Tac dopo l’intervento ma “adesso non ne facciamo, ha un cateterino per la misurazione della pressione intracranica che ci tiene informati”.

In futuro “dovranno intervenire poi i colleghi chirurghi maxillo-facciali”, conclude Oliveri.  “Dire di essere ottimista o non ottimista non serve a niente. Serve solamente curarlo”. Cosi’ il neurochirurgo Giuseppe Oliveri dell’ospedale Le Scotte di Siena, che ha operato Alex Zanardi, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se si sentisse piu’ o meno ottimista rispetto a ieri quando e’ stato effettuato l’intervento. Oliveri ha anche detto che “neurologicamente in questo momento” Zanardi “non e’ valutabile, pur rimanendo la situazione tanto grave” e su eventuali danni neurologici “e’ ipotesi che non ha senso fare” ora.

“E’ un malato che vale la pena di curare, ne sono assolutamente convinto – ha ribadito – Poi la prognosi su come sara’ domani, fra una settimana, fra 15 giorni non lo so. Il quadro neurologico in questo momento non lo valutiamo. E’ una cosa che vedremo a distanza, quando si svegliera’, se si sveglia…”. “Cosa vuol dire grave? – ha anche risposto a un’altra domanda – Grave vuol dire che e’ una situazione in cui puo’ anche morire. E’ una situazione in cui i miglioramenti sono piano piano nel tempo, mentre i peggioramenti possono essere repentini”. Comunque, ha concluso, “io sono fiducioso”.

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Oggi ripresa delle lezioni in gran parte delle scuole italiane

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Oggi gli studenti italiani tornano in classe dopo le vacanze di Pasqua che per molte scuole si sono agganciate al ‘ponte’ del 25 aprile. Un altro stop alle lezioni si avrà in occasione della Festa del 1 maggio che cade quest’anno di giovedì e consentirà ad alcune scuole di tenere chiusi i plessi anche venerdì 2 e sabato 3, secondo la programmazione decisa dalle Regioni ma anche dai singoli istituti.

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Operazione dei Carabinieri tra Caserta e Napoli: misure cautelari per furto e associazione a delinquere

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Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Caserta stanno eseguendo una vasta operazione nelle province di Caserta e Napoli. Gli uomini dell’Arma stanno dando esecuzione a misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I destinatari dei provvedimenti sono persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio e furto aggravato.

I dettagli dell’operazione

Ulteriori dettagli sull’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 10.30 di oggi presso la sala convegno del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta. All’incontro con i giornalisti interverranno il Comandante Provinciale Colonnello Manuel Scarso, il Comandante del Reparto Operativo Tenente Colonnello Melissa Sipala e il Comandante della Compagnia di Caserta Capitano Giovanni Riacà.

L’operazione, che coinvolge un numero significativo di indagati, rappresenta un nuovo importante colpo inferto alla criminalità predatoria attiva nell’area tra Caserta e Napoli.

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Cronache

Muore a 38 anni dopo intervento estetico in una clinica privata di Caserta

Sabrina Nardella, 38 anni di Gaeta, è morta durante un intervento estetico alla clinica Iatropolis di Caserta. Disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

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Sarà l’autopsia a stabilire con precisione che cosa ha provocato la morte di Sabrina Nardella (nella foto), 38 anni, madre di due figli piccoli, deceduta giovedì scorso nella clinica privata Iatropolis di Caserta durante un intervento di chirurgia estetica. La donna, residente a Gaeta, si era recata in Campania per sottoporsi a quello che le era stato prospettato come un intervento di routine, in anestesia locale e in day hospital.

Il malore improvviso e le indagini in corso

Durante l’operazione, però, Sabrina ha avuto un improvviso malore che l’ha portata a perdere conoscenza. I medici hanno tentato la rianimazione, ma ogni tentativo è stato vano. I vertici della clinica hanno subito avvertito i carabinieri, che su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno sequestrato la cartella clinica e identificato l’équipe medica. I componenti saranno presto iscritti nel registro degli indagati in vista dell’autopsia, che servirà a chiarire cause e responsabilità.

Una comunità sconvolta dal dolore

La città di Gaeta è sotto shock. Il sindaco Cristian Leccese ha ricordato Sabrina con parole di grande commozione: «Era una persona dolce, un’ottima madre, conosciuta e stimata da tutti. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un profondo vuoto nella nostra comunità».

I precedenti inquietanti della clinica

La clinica Iatropolis non è nuova a casi simili. Un anno fa, la pianista Annabella Benincasa è morta dopo 14 anni di stato vegetativo, conseguenza di uno shock anafilattico subito nel 2010 proprio in questa struttura. In quell’occasione, i medici furono condannati per lesioni gravissime. Altri episodi di reazioni avverse all’anestesia si sono verificati negli anni, alimentando polemiche sulla sicurezza degli interventi praticati nella clinica.

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