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Al Milan non riesce l’impresa, Liverpool troppo più forte

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Il Milan non riesce nell’impresa. Il Liverpool delle riserve e’ comunque troppo superiore per i rossoneri, inesperti e affossati dalle assenze proprio nella partita decisiva contro una delle squadre piu’ forti al mondo. Il vantaggio di Tomori illude, ma il sogno dura solo sette minuti, poi la squadra di Klopp pareggia con Salah e mette il sigillo sulla sesta vittoria del girone con Origi. Cosi’ dalla speranza di raggiungere gli ottavi, il Milan si ritrova ultimo nel girone e fuori da tutte le competizioni internazionali, compresa l’Europa League. Tra Porto e Atletico, si impongono gli spagnoli che conquistano il pass. Doveva essere una notte in cui dare l’anima in ogni passaggio per il Milan, in cui i migliori avrebbero dovuto prendere per mano i compagni, invece steccano in tanti da Kessie’, a Theo Hernandez – che ha l’ingrato compito di fermare Salah – e soprattutto Ibrahimovic. Zlatan non entra mai in partita, tocca pochi palloni e non riesce ad aiutare i compagni nei momenti di difficolta’. Senza Leao infortunato, il Milan perde l’uomo delle ripartenze e degli affondi in fascia. Pioli schiera Messias titolare per cercare imprevedibilita’ offensiva, ma anche il brasiliano resta ingabbiato tra le file del Liverpool. Difficile imporsi contro il palleggio della squadra di Klopp che tiene il pallino del gioco fin dal 1′, con una velocita’ di manovra e di pensiero nettamente superiore.

Cosi’ il Milan gioca senza frenesia, ragionando e aspettando di trovare un varco, un lampo, l’occasione su cui avventarsi. Non deve essere bello, deve essere letale. Come al 29′ quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Minamino liscia il pallone, Alisson e’ costretto a respingere in qualche modo e Tomori, anticipando Mane’, si avventa sul pallone e ribadisce in rete. Esplode San Siro che crede nell’impresa, anche perche’ il risultato di Oporto e’ ancorato sullo 0-0 fino al 45′. Il Liverpool , pero’, non e’ squadra che si fa da parte facilmente, anche quando gioca senza obiettivi. Maignan si fa trovare pronto su una conclusione di Origi. Ma al 36′, azione personale di Oxlade-Chamberlain – tra i migliori del primo tempo – che salta due giocatori rossoneri, chiama Maignan alla respinta corta e Salah ribadisce in rete. 1-1 e tutto da rifare per il Milan. Al 5′ della ripresa, il Milan protesta per un fallo in area ai danni di Kessie’ ma il metro adottato da Makkelie difficilmente poteva prevedere un penalty per la leggera spinta subita dall’ivoriano, tanto che non estrae neppure un cartellino giallo in 90′. Dopo 10′ clamoroso errore di Tomori che consegna palla in area a Mane’, sbagliando il controllo su un passeggio di Kessie’, respinge Maignan ed altro tap-in vincente del Liverpool  sta volta con Origi. Diventa durissima pensare di accorciare e poi controsuperare i Reds che possono contare su titolari fuoriclasse e riserve di lusso come Origi che non manca mai – neppure a San Siro – l’appuntamento col gol. La qualificazione per il Milan sarebbe stata un risultato epico, storico. Ma i rossoneri, tornati in Champions dopo sette anni, hanno fatto tesoro di questo cammino e faranno tesoro anche di questa sconfitta. Un passo avanti per crescere, conoscere dinamiche e situazioni, diventando cosi’ un po’ piu’ grandi. Al 90′ il pubblico di San Siro applaude lo stesso la squadra di Pioli, non potrebbe essere altrimenti con il primo posto in classifica in Serie A. Ora c’e’ solo il campionato su cui concentrarsi, meno partite e si spera meno infortuni. Per sperare nell’altro grande sogno della stagione rossonera, lo scudetto. 

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Roberto Burioni: «L’omeopatia è una bufala, va esclusa da università e sanità pubblica»

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Roberto Burioni (foto Imagoeconomica in evidenza), virologo e professore all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, non usa mezzi termini: «L’omeopatia è una bufala, senza alcuna base scientifica, e chi la somministra al posto di cure efficaci dovrebbe essere radiato». In una lunga intervista rilasciata a La Stampa, lo scienziato – noto divulgatore e autore del libro Omeopatia. Bugie, leggende e verità – attacca frontalmente il ricorso sempre più diffuso a questi rimedi alternativi.

«L’omeopatia si basa su teorie dell’Ottocento, del tutto superate»

Burioni spiega con chiarezza i fondamenti dell’omeopatia, nata oltre due secoli fa: «Si basa sull’idea che il simile curi il simile e che una sostanza diluita all’estremo aumenti di efficacia. Ma è un concetto privo di ogni logica scientifica». Fa un esempio provocatorio: «Provate a diluire il detersivo della lavatrice e vedrete se lava meglio».

Il paradosso degli studi a favore: «Misurano solo la suggestione»

Secondo il professore, i pochi studi che riportano benefici dell’omeopatia sono scientificamente deboli: spesso i pazienti sanno cosa stanno assumendo, e i medici che valutano gli effetti coincidono con quelli che hanno prescritto il prodotto. «Così si misura solo la suggestione, non l’efficacia reale», sottolinea.

«Medici e farmacisti devono essere sanzionati se la propongono come cura»

Burioni punta il dito contro i professionisti sanitari che avallano l’omeopatia: «Un medico che propone un rimedio omeopatico al posto di una terapia efficace deve essere espulso dall’Ordine». E ricorda due tragici casi: un bambino di 7 anni morto per un’otite e uno di 4 anni per una polmonite, entrambi curati da omeopati che hanno rifiutato farmaci salvavita.

«È assurdo che venga insegnata nelle università e detratta dalle tasse»

Il virologo definisce «abominevole» la presenza dell’omeopatia nei corsi universitari di medicina, paragonandola a insegnare astrologia in un corso di astronomia. Ma ancor più grave, secondo lui, è il suo riconoscimento fiscale: «È scandaloso che i preparati omeopatici siano detraibili dalle tasse al pari dei veri farmaci».

La denuncia finale: «Tutto questo accade perché c’è chi ci guadagna»

Burioni conclude la sua analisi puntando il dito contro gli interessi economici: «Università, medici, farmacisti e aziende ci lucrano. Ma il successo dell’omeopatia sottrae risorse a ciò che davvero serve alla nostra salute. Con la salute non si scherza!»

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Economia

Cresce il Pil italiano, ma vola anche l’inflazione: carrello della spesa a +2,6%, allarme dei consumatori

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L’economia italiana accelera nel primo trimestre del 2025, ma a pagarne il prezzo sono le famiglie, colpite da una nuova impennata dell’inflazione. Secondo i dati diffusi dall’Istat, il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% su base annua, portando la crescita acquisita per l’anno a +0,4%.

Un dato che soddisfa il governo: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato di «segnale importante che dimostra la correttezza delle nostre previsioni e l’efficacia delle politiche economiche». Sulla stessa linea anche Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha sottolineato come «l’Italia cresca più degli altri grandi Paesi europei». Infatti, l’Italia fa meglio di Germania (+0,2%) e Francia (+0,1%), ma è superata dalla Spagna (+0,6%).

Cresce il Pil ma volano i prezzi

Parallelamente, però, l’Istat ha certificato anche una risalita dell’inflazione, che ad aprile è salita al 2% (dall’1,9% di marzo). A preoccupare di più è il carrello della spesa, che registra un +2,6% su base annua, mentre l’inflazione di fondo (al netto di energetici e alimentari freschi) cresce da +1,7% a +2,1%.

Tra i principali fattori dell’aumento dei prezzi:

  • Alimentari: +3%

  • Servizi di trasporto: +4,4%

  • Voli internazionali: +31,6%

  • Voli nazionali: +26,3%

  • Alberghi e pensioni: +11,7%

L’allarme dei consumatori

Per il Codacons, questa inflazione significa un aggravio di +657 euro l’anno per una famiglia media, che sale a +895 euro per un nucleo con due figli. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha definito la crescita del Pil «una magra consolazione», giudicando «preoccupante» l’accelerazione dell’inflazione. Secondo Dona, il rischio recessione è concreto, soprattutto in caso di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti.

Fiducia dei consumatori in calo

Federdistribuzione segnala un calo di oltre due punti della fiducia dei consumatori, il livello più basso da marzo 2021. Confesercenti invita alla cautela, ricordando che rispetto al 2021 i prezzi degli energetici sono saliti del 70% e quelli degli alimentari del 20%. Confcommercio, pur confermando che «la crescita non è brillante», invita a un «moderato ottimismo», stimando una possibile discesa dei prezzi nei prossimi mesi, passato l’effetto pasquale.

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Esteri

Onu prepara ampia riforma a causa dei vincoli di bilancio

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Le Nazioni Unite stanno valutando una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria.

La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. L’iniziativa è legata alla crisi finanziaria dell’ONU. Le proposte definitive di ristrutturazione dovranno essere presentate entro il 16 maggio.

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