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Sci, a Federica Brignone la Coppa in combinata: ora è “sprint finale”

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“Quando a colazione ho sentito la notizia della cancellazione ho provato un’emozione incredibile – ha raccontato Federica Brignone – dopo avere vinto la sua prima Coppa del mondo, quella di combinata. E’ successo di buon mattino, non appena gli organizzatori a La Thuile hanno annunciato: “Oggi niente combinata, troppa neve in pista dopo le precipitazioni in corso da ore”. Federica ha cosi’ vinto la coppa senza dover gareggiare. Il regolamento prevede, infatti, che, per assegnare un trofeo di disciplina, vengano disputate almeno due gare. In combinata ne erano in calendario tre, con l’azzurra che aveva vinto le prime due. E dunque, con 200 punti netti, Fede ha incassato questo primo importante trofeo mentre altri, magari ancor piu’ prestigiosi, paiono ormai a portata di sci. Anche l’anno scorso Federica aveva finito la stagione in testa alla classifica di combinata con 100 punti, ma niente coppa proprio perche’ c’era stata un sola gara. “Sono stati giorni importanti di grande stress e di adrenalina a mille. Non nascondo che oggi ho versato qualche lacrima di felicita’”, ha confessato Federica che ha vinto la coppa in una disciplina che troppi, anche in Italia, volevano morta e che, invece, la Fis ha deciso opportunamente di valorizzare alla perenne ricerca dell’atleta piu’ completa. E Brignone e’ ormai a buon diritto una gran polivalente: bravissima nelle discipline tecniche, ma anche in quelle veloci. “Naturalmente – ha detto d ancora l’azzurra – avrei preferito gareggiare. Nel SuperG di sabato con il secondo posto ho rotto il ghiaccio e avrei voluto riprovarci in questa gara. Mi spiace per gli organizzatori ma, nelle ultime ore, ha nevicato davvero tanto e al meteo non si comanda. Cosi’ come avrei preferito correre anche a Ofterschwang”, dove pero’ sono pure state annullate, ma per mancanza di neve, le due gare in programma nel prossimo fine settimana. “Sono una sciatrice e mi piacerebbe correre ovunque, perche’ voglio mettermi in gioco sul campo. Pero’ facciamo uno sport outdoor e possono succedere episodi del genere.La situazione ora e’ un po’ in divenire e sicuramente continuero’ ad allenarmi, anche se per me ci sara’ la possibilita’ di tirare un pochino il fiato, perche’ e’ dall’inizio della stagione che vado a mille all’ora”. “Ne approfittero’ per allenarmi un po’ in parallelo, un po’ in gigante e un po’ in slalom – ha poi annunciato bellicosa Federica – per ripresentarmi allo sprint finale con grande voglia”. “Il primo posto in classifica generale a sette gare dalla fine? Non ho guardato la classifica generale, mi sono concentrata solamente sulla combinata di oggi”, ha infine assicurato Federica. Ma e’ chiaro che ormai e’ concentratissima sul grande balzo finale verso quella Coppa del mondo che mai un’italiana e’ riuscita finora a conquistare. Assente ancora Mikaela Shiffrin, l’azzurra Brignone, con 1.378 punti, guida la classifica generale, contro i 1.225 della statunitense e i 1.189 della sempre pericolosa slovacca Petra Vlhova. Il tutto quando mancano solo sette gare alla fine della stagione. Ma non e’ tutto: Brignone e’ infatti in corsa anche per altre tre coppe di specialita’. Prima di tutto quella di gigante: mancano due gare e l’azzurra ha 407 punti, contro i 333 di Vlhova, i 314 di Shiffrin e pure i 309 di Marta Bassino. Poi, c’e’ il SuperG con una sola gara da disputare e al comando c’e’ la svizzera Corinne Sutter con 360 punti, ma tallonata da Brignone con 341. L’azzurra e’ inoltre in corsa anche per la coppa di parallelo. Dopo due delle tre gare stagionali, al comando c’e’ infatti Vlhova con 113 punti seguita dalla francese Clara Direz con 100 e Brignone con 90. La prossima tappa di coppa, dopo un periodo di pausa forzata, sara’ ad Aare, in Svezia, da giovedi’ 12 a sabato 14 marzo. Sono in programma, parallelo, gigante e speciale. Intanto, in Austria, il francese Alexis Pinturault ha vinto in 2’04″90 la combinata di Coppa del mondo a Hinterstoder e si e’ aggiudicato cosi anche la sua 6/a coppa di disciplina. Secondo lo svizzero Mauro Caviezel, in 2’05″89, terzo il norvegese Aleksander Kilde (2’06″15). Miglior azzurro Riccardo Tonetti, 5/o in 2’06″35. Per lui, che era buon quarto dopo la gara di SuperG, ancora niente primo podio in carriera. Anche tra gli uomini la classifica generale di Coppa del mondo resta molto aperta: in testa Kilde, con 1.082 punti, seguito da Pinturault con 1.048 e dall’altro norvegese Henrik Kristoffersen, oggi 11/o con 961. Gli uomini restano ad Hinterstoder: domani gigante.

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Tenta il cavallo di ritorno ma all’appuntamento trova i Carabinieri, preso a Qualiano

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Tenta il cavallo di ritorno ma all’appuntamento ha trovato un carabiniere in borghese che si è finto il proprietario della vettura rubate e che avrebbe dovuto versare 600 euro per riavere indietro la macchina. E’ accaduto a Qualiano, nel Napoletano. Tutto ha avuto inizio quado un uomo non ha ritrovato la sua auto che aveva lasciato in sosta. Pochi minuti dopo ed è giunta la telefonata: l’interlocutore ha chiesto 600 euro. La vittima però non si è piegata all’estorsione e ha raccontato tutto ai Carabinieri della stazione di Qualiano. Uno di loro, in abiti civili, si è sostituito al proprietario della macchina rubata e si è presentato all’incontro maliziosamente pianificato per incastrare il malvivente. Seicento euro il prezzo pattuito per la restituzione, da portare in una busta chiusa. Un 40enne ha raccolto il plico dalle mani del militare per poi ritrovarsi circondato da gazzelle e carabinieri in uniforme. Al suo polso sono scattate le manette.

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Pallavolo donne: finale Champions è Conegliano-Scandicci

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La finale di Champions League della pallavolo femminile sarà un affare tutto italiano. Domani a Istanbul saranno Conegliano e Scandicci a contendersi il trofeo. E se Conegliano (che in semifinale ha battuto la Vero Volley Milano 3-1) non è una novità, la vera sorpresa è Scandicci che ha rifilato un secco 3-0 alle padrone di casa del Vafibank e giocherà la sua prima finale Champions. Sarà ancora l’A.Carraro Prosecco Doc Conegliano a tentare l’assalto alla CEV Champions League. Nella prima semifinale della Final Four in programma alla Ulker Sports Arena di Istanbul, la squadra di coach Santarelli supera per 1-3 la Numia Vero Volley Milano nel derby italiano, una sfida infinita tra le due migliori compagini italiane che nell’ultimo anno è valsa lo scudetto e la Champions League 2024.

La semifinale la vince Conegliano al termine di un match combattuto e ben giocato da entrambe le formazioni. Le venete domani andranno a caccia della terza CEV Champions League, e soprattutto di un Grande Slam che entrerebbe nella storia dopo i successi di Supercoppa, Coppa Italia, Mondiale per Club e Scudetto. L’avversaria è la Savino Del Bene Scandicci che nell’altra semifinale di giornata dà spettacolo contro le turche del Vafibank: Scandicci che gioca un match perfetto, una gara da incorniciare per Antropova e compagne che hanno letteralmente dominato sin dai primi scambi. Domani pomeriggio (alle 18) la finalissima tutta azzurra: i favori del pronostico sono per Conegliano, ma la crescita di Scandicci è stata notevole, e Antropova e compagne non partono di certo battute. Per il secondo anno di fila la CEV Champions League è a tinte azzurre, la sesta nella storia della competizione. Comunque vada, sarà un successo.

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Le 2 reporter colombiane stanno bene e non sono su nessuna barca

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Il ministero degli Esteri italiano conferma che le due giornaliste colombiane per le quali il presidente del Paese sudamericano Gustavo Petro aveva chiesto aiuto all’Italia e a Malta per localizzarle, dopo aver sostenuto che si trovavano a bordo di una nave della “Flottiglia della Libertà” diretta a Gaza, stanno bene e che non si trovavano all’interno dell’imbarcazione attaccata.

“Le due colombiane che si trovano a Malta non erano sulla nave. Il nostro consolato ha preso contatto con loro, le sta aiutando a tornare e stanno bene”, ha dichiarato un comunicato del ministero degli Esteri italiano. Bogotá aveva mobilitato la sua ambasciata in Italia e il suo consolato a Malta chiedendo ad entrambe le nazioni aiuto per localizzare le reporter Alejandra Cuéllar e Diana Carolina Alfonso, che a detta del governo colombiano viaggiavano sull’imbarcazione dell’ong umanitaria apparentemente attaccata da droni israeliani. Nel chiedere l’aiuto di Roma e La Valletta Petro aveva definito “nazista” il presunto attacco alla nave con aiuti per la popolazione palestinese da parte di droni israeliani.

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