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Cronache

Cinghiali a caccia nel centro di Roma, la foto-denuncia del direttore del Tg5 Clemente Mimun

Non siamo nel Parco nazionale dell’Aspromonte ma a poche centinaia di metri in linea d’aria dal centro antico della città Eterna. È qui che le strade sono sempre più terreno di caccia per cinghiali ingolositi dal pattume che trabocca dai cassonetti della monnezza capitolina. La foto pubblicata dal direttore del Tg5 Clemente Mimun sul suo profilo twitter è solo la prova di uno dei tanti avvistamenti di questi animali tra le case dei romani.

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A occhio la foto (quella in evidenza) pubblicata da Clemente Mimun sul suo profilo twitter immortala una famigliola di cinghiali in giro per via Trionfale a Roma. Questa foto del direttore del Tg5 è una notizia. Eh già, perchè non siamo nel Parco nazionale dell’Aspromonte e manco nel cuore della Marsica ma a poche centinaia di metri in linea d’aria dal centro antico della città Eterna. Strade che sono sempre più terreno di caccia per gli animali ingolositi dal pattume che trabocca dai cassonetti della monnezza capitolina. Quello di Mimun è solo uno dei tanti avvistamenti. La lista è, purtroppo, molto lunga lunga. E non sempre per i romani gli incontri sono piacevoli. Nel settembre dell’anno passato una donna è stata costretta a chiudersi nella sua auto e ad aspettare che un’altra famigliola di mammiferi della famiglia dei Suidi finisse di frugare tra i rifiuti del parco dell’Insugherata prima di poter rincasare. Sei cinghiali affamati, alti anche più di un metro, che rovistano tra i rifiuti sono troppo aggressivi e possono essere anche letali se attaccano in branco.

Della pericolosità di questi animali quando arrivano fin dentro la città ne sa qualcosa un sessantenne aggredito qualche mese fa mentre portava a spasso il cane in una delle strada di Spinaceto. Fu messo in fuga assieme al suo cane. Un incontro che gli costò un passaggio al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Eugenio. Diagnosi: spalla lussata, diverse escoriazioni. Dieci giorni di prognosi. Andò bene perché accorsero altri esseri umani a dare man forte all’uomo in fuga che era caduto e dunque era alla mercé del branco di animali che poteva finirlo a terra. Da un anno a questa parte il Comune di Roma e la Regione Lazio hanno siglato un accordo anti-cinghiali.

Una sorta d protocollo d’intesa che ha consentito di schierare le guardie venatorie dell’ex Provincia che dovrebbero occuparsi del “controllo” degli animali anche nelle aree urbane di Roma. Se necessario possono anche abbattere i cinghiali quando ne sono troppi in una determinata zona. I cacciatori di cinghiali a Roma hanno armi e munizioni per svolgere questo lavoro. Anestetici per stordire gli animali e renderli inoffensivi senza ucciderli. Un altro anestetico, invece, più potente, serve ad addormentare le bestie, prima di procedere all’abbattimento. Che cosa abbiano fatto i cacciatori di cinghiali finora? La risposta a questa domanda ce la fornisce il direttore del Tg5 che ha postato una foto che non abbisogna di spiegazioni. Forse già che cacciatori di cinghiali bisognerebbe mandare gli operatori ecologici a pulire le strade e i cassonetti dei rifiuti, la tavola imbandita su cui banchettano cinghiali e topi.  La sovrappopolazione di cinghiali è una emergenza denunciata da Coldiretti a più riprese. Perchè quando non entrano in città a gozzovigliare tra la monnezza, i cinghiali si dilettano a devastare i campi per abbuffarsi di ortaggi. Con buona pace della sezione catturandi di cinghiali istituita da Regione e Comune.

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Maltempo sul centronord, allerta gialla in 15 Regioni

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Ancora maltempo sull’Italia: la perturbazione che ha già raggiunto le regioni settentrionali nella giornata di lunedì determinerà nelle prossime ore ancora piogge e temporali, soprattutto sulle regioni del centro nord e sulla Campania. Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una allerta meteo che prevede dalla mattina di martedì il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse su Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Campania. Fenomeni che localmente saranno accompagnati da fulmini, grandinate e forti raffiche di vento. Alla luce dei fenomeni già in atto o previsti, il dipartimento ha valutato una allerta arancione su parte della Lombardia e un’allerta gialla in 15 regioni: Lazio, Umbria, Molise, Abruzzo, Veneto, Friuli Venezia Giulia e su settori di Sicilia, Liguria, Campania, Marche, Emilia-Romagna, Toscana, Calabria, Piemonte e Lombardia.

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De Magistris: «Manfredi sta con i negazionisti del genocidio. Io sto con la Taverna Santa Chiara e il popolo palestinese»

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Annunciato per il 21 giugno il flash mob “Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio” sul lungomare di Napoli. Venerdì 9 maggio la conferenza stampa al caffè Arabo di piazza Bellini

È uno sfogo durissimo quello che Luigi de Magistris affida ai social per commentare la presa di posizione della giunta comunale di Napoli sul caso Taverna Santa Chiara e sulla vicenda israelo-palestinese. L’ex sindaco di Napoli non usa mezzi termini: «È vergognoso che Manfredi con la sua giunta si schieri con i negazionisti del genocidio. Io sto con la Taverna a Santa Chiara, con l’umanità, per la pace e contro il genocidio dello Stato d’Israele nei confronti della Palestina».

Il sostegno alla ristoratrice Nives Monda

De Magistris, che oggi ha fatto visita alla titolare della Taverna Santa Chiara, Nives Monda (nella foto con de Magistris), coinvolta nei giorni scorsi in una polemica internazionale per aver allontanato due turisti israeliani dal proprio ristorante, ribadisce la sua posizione: «Io mi schiero come sempre dalla parte della giustizia, della Palestina e degli oppressi». Un appoggio diretto e simbolico, accompagnato dalla partecipazione a un’iniziativa pubblica.

Il flash mob per Gaza: “Tutti giù per terra”

L’ex sindaco ha infatti annunciato un flash mob dal titolo “Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio” che si terrà il prossimo 21 giugno sul lungomare di Napoli. L’iniziativa è organizzata dall’associazione LIFE FOR GAZA, con il supporto del comitato dei garanti a cui aderisce lo stesso De Magistris.

Tutti i dettagli della mobilitazione verranno resi noti in una conferenza stampa prevista per venerdì 9 maggio alle ore 11 al Caffè Arabo di piazza Bellini. Tra gli invitati, anche Nives Monda, ormai diventata simbolo del fronte pro-palestinese a Napoli.

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Cronache

Inchiesta Doppia Curva, altri 7 arresti: ombre su Inter, Milan e il ruolo di Zanetti. Rapporti tra curva e dirigenza sotto i riflettori

L’inchiesta Doppia Curva porta a nuovi arresti tra gli ultrà di Inter e Milan. Emergono rapporti tra Bellocco, Beretta, Scarfone e il vicepresidente Zanetti.

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La nuova tranche dell’inchiesta Doppia Curva ha portato oggi all’arresto di sette persone legate alle tifoserie organizzate di Inter e Milan, rivelando una rete di intrecci tra criminalità organizzata, imprenditoria e ambienti dirigenziali calcistici.

Il ruolo di Antonio Bellocco e la rete di contatti

Nel provvedimento cautelare si legge dell’esistenza di un rapporto diretto tra Antonio Bellocco, figura di spicco della curva Nord e affiliato alla ’ndrangheta, e la società Inter. Bellocco, ucciso nel settembre scorso da Andrea Beretta, ex capo ultrà interista oggi collaboratore di giustizia, avrebbe avuto “concrete entrature” nella multinazionale QFort, attiva nella produzione di infissi e dichiarata estranea all’inchiesta.

Il legame passava attraverso Davide Scarfone, oggi in carcere, amministratore unico della QFort Como srl e rappresentante di altre due società del gruppo. Scarfone era vicino sia a Bellocco che a figure centrali della curva Sud del Milan, come Luca Lucci e Marianna Tedesco, già coinvolti nel maxi blitz del settembre 2023.

L’evento QFort e la presenza di Zanetti

Secondo le intercettazioni, Bellocco si era attivato per ottenere la partecipazione del vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti a un evento organizzato da QFort l’11 novembre 2023, rilevante per gli affari di Scarfone. Il 17 novembre Zanetti partecipò effettivamente all’iniziativa, su quella che viene descritta dal gip come “espressa volontà di Bellocco”, per rafforzare il prestigio di Scarfone.

Durante l’evento, Zanetti avrebbe elogiato pubblicamente l’imprenditore, che a sua volta si sarebbe vantato del riconoscimento ricevuto. Beretta, interrogato, ha ammesso di aver contattato Zanetti direttamente: “C’era proprio un rapporto di amicizia con Javier”.

Minacce e usura: gli affari sporchi del clan

Scarfone, sempre secondo l’ordinanza, avrebbe anche minacciato un imprenditore comasco, costretto a subire tassi usurari fino al 400% per prestiti ricevuti dal clan Bellocco. Un quadro che, per la magistratura, dimostra la pervasività dei legami tra criminalità e mondo ultras, con gravi implicazioni per le società calcistiche coinvolte.

La sanzione della Figc a Zanetti

La Figc ha recentemente multato Javier Zanetti per 14.500 euro, dopo aver analizzato gli atti dell’inchiesta. Una sanzione che certifica l’interesse della giustizia sportiva per i rapporti intercorsi tra la dirigenza nerazzurra e ambienti ultrà poi finiti in carcere.

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