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Cronache

Tweet filonazista, l’Università di Siena denuncia il professore Emanuele Castrucci

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Ha postato sul suo profilo tweet di elogio di Hitler: “Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo” e poi “Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea”. Cinguettii che potrebbero costargli la cattedra di professore di Filosofia del diritto all’Università di Siena. Intanto lo stesso Ateneo ha presentato un esposto in procura. L’autore, Emanuele Castrucci, non si è comunque pentito: alla richiesta di un incontro chiarificatore arrivata dal suo dirigente di dipartimento ha fatto appello alla “libertà di pensiero”.

L’unico cenno di pentimento nella cancellazione del tweet dal profilo che ha generato una vera e propria bufera, salvo poi postare “Il re è nudo, ma da sempre guai a chi lo dice”. A finire al centro delle critiche, inizialmente, anche il rettore di Siena Francesco Frati: in principio aveva infatti scelto una linea per così dire ‘morbida’ definendo le parole di Castrucci “opinioni personali” salvo poi arrivare a chiedere alla commissione disciplinare dell’Università di valutarne la destituzione. Di pari passo i legali dell’Ateneo hanno depositato in procura una denuncia ipotizzando il reato di negazionismo. Dura da subito la presa di posizione del ministro dell’Università Lorenzo Fioramonti, che ha definito i tweet “incresciosi e inaccettabili”. “Questa mattina – ha anche scritto su Fb – ho sentito il rettore Frati che mi ha subito comunicato la sua intenzione di prendere provvedimenti. Bene. Su queste cose non si scherza. Mai”.

“La Costituzione – ha poi aggiunto – ci impone dei limiti, la libertà di pensiero ovviamente va esercitata e tutelata all’interno di quei limiti, e stara’ alla magistratura e alle istituzioni competenti verificare se sono stati superati”. Fioramonti ha anche svelato che “sono arrivate molte comunicazioni secondo cui da tempo gli studenti sembravano aver comunicato una certa insofferenza di fronte ad alcune posizioni” del docente. Parole di condanna sono arrivate anche dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna: “Disgustoso che un docente pubblichi” frasi “che esaltano Hitler”. Per il segretario del Pd Nicola Zingaretti “quello che e’ successo a Siena e’ gravissimo. Il negazionismo e il fascismo non devono trovare e non troveranno mai cittadinanza nelle scuole e nelle universita’ italiane”. Intanto la denuncia dell’Universita’ di Siena potrebbe non essere l’unica per il professore: la Comunità ebraica di Firenze, competente per Siena, ha annunciato che “si rivolgerà all’autorità giudiziaria per la valutazione dei fatti” e anche il governatore toscano Enrico Rossi ha dato mandato all’avvocatura regionale di “denunciare per apologia di fascismo il signor Emanuele Castrucci”.

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Calcio: il Bari condanna l’aggressione al direttore sportivo

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Il Bari “esprime vicinanza e solidarietà al ds Ciro Polito vittima nella serata di ieri di una vera e propria aggressione avvenuta, ad opera di ignoti, nel post gara di Cittadella-Bari”. Secondo quanto denunciato da Polito, un gruppo di tifosi baresi lo ha aggredito in un autogrill in provincia di Rovigo. “Il dirigente biancorosso, mentre si trovava in sosta in un autogrill sulla via di ritorno dalla città veneta – scrive il club di Luigi De Laurentiis – è stato raggiunto e aggredito, verbalmente e fisicamente, da un gruppo di ignoti che subito dopo si sono dileguati. Le autorità competenti intervenute hanno da subito avviato le procedure per l’individuazione dei soggetti responsabili”. “La società biancorossa – si legge ancora – condanna con forza quanto accaduto ad opera di ‘vigliacchi’ che nulla hanno a che vedere con il tifo barese e con lo sport. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, quando la ragione lascia spazio alla violenza abbiamo già perso tutti”.

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L’Italia: terra di santi, poeti, navigatori… e commercialisti

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L’Italia, patria di santi, poeti, navigatori e… commercialisti? Sembrerebbe proprio di sì, se guardiamo ai dati recentemente pubblicati dalla Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti. Nel loro rapporto annuale sull’albo della categoria professionale, emerge un trend in crescita che potrebbe far sorridere gli amanti delle espressioni stereotipate sul popolo italiano.

Nel corso del 2023, il numero di nuovi iscritti alla professione di commercialista ha registrato un significativo incremento, con ben 1.864 nuovi membri che hanno varcato la soglia dell’Albo. Ma non è tutto: sono state anche costituite 161 nuove Società tra professionisti, segno di un interesse sempre più vivo per questa professione.

Secondo i dati riportati, rispetto al 2007, anno cruciale che ha segnato la formazione dell’Albo unico tra dottori e ragionieri, il numero degli associati è aumentato del 12%, raggiungendo la considerevole quota di 120.424. Una crescita significativa, che testimonia l’importanza e la rilevanza che questa figura professionale continua a rivestire nell’ambito economico italiano.

Ma non è solo il numero degli iscritti a destare interesse. Anche la composizione della professione sta subendo delle trasformazioni. Secondo il rapporto, al 31 dicembre scorso le professioniste hanno raggiunto il 33,8%, mentre i giovani rappresentano il 14,7% della platea professionale. Un segno di cambiamento e di inclusione che caratterizza il tessuto dei commercialisti italiani.

Tuttavia, non mancano le sfide. Se da un lato si registra una crescita costante degli iscritti, dall’altro si osserva un rallentamento in alcune aree geografiche. Le regioni settentrionali e centrali, ad esempio, mostrano un tasso di crescita inferiore rispetto agli anni precedenti, mentre nelle regioni meridionali si assiste addirittura a un’inversione di tendenza.

Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, interpreta questi dati come una testimonianza della resilienza della professione di commercialista in un momento di crisi per molti altri settori professionali. La crescita costante e il recupero del reddito medio negli ultimi due anni dimostrano, secondo de Nuccio, la solidità e la dinamicità di questa figura professionale.

Insomma, se l’Italia è stata storicamente celebrata per i suoi santi, poeti e navigatori, sembra che ora i commercialisti abbiano conquistato un posto di rilievo nella narrazione del paese. Forse è proprio vero quello che si dice: in Italia c’è posto per tutti, anche per i numeri e le cifre.

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Scontro fra Vannacci e Paglia, consigliere di Crosetto

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Scontro a distanza fra Roberto Vannacci e il tenente colonnello Gianfranco Paglia , consigliere del ministro della Difesa Guido Crosetto, che a Zona Bianca, su Rete4, ha sostenuto che il generale, sospeso dal servizio e ora candidato con la Lega alle Europee, con il suo libro “ha macchiato l’uniforme, e noi militari non possiamo permettercelo”.

“Il mio dovere – ha aggiunto Paglia – è spiegare all’Italia tutta che il pensiero Vannacci non è il pensiero della Difesa”. “Io non ho visto la TV ma mi faccio una domanda – la replica di Vannacci su Facebook -: parlando in Uniforme esprimeva un suo parere personale o quello dell’Istituzione a cui appartiene? Perché io, per aver scritto un libro a titolo personale nel mio tempo libero, sono stato accusato e sospeso anche per aver suscitato l’associazione tra l’autore e le idee dallo stesso espresse all’Istituzione di appartenenza! Ma non mi preoccupo….si tratta di un fuoco di PAGLIA!”.

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