La Coppa Italia, per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, rappresenta il primo match point per rendere la stagione indimenticabile. Alla sesta partecipazione, infatti, la Dea ha l’occasione per portare a casa il trofeo nazionale per la seconda volta nella sua storia; dopo la prima, datata 1963, per i nerazzurri sono arrivate quattro sconfitte all’ultimo atto. Una maledizione che il tecnico vuole interrompere: “Ho sempre pensato che la Coppa Italia fosse l’unico trofeo possibile per l’Atalanta in quanto Champions e scudetto erano troppo distanti. E’ la terza finale in cinque anni; le altre non sono andate bene ma noi siamo testardi. Ora abbiamo tutta l’intenzione di riuscire a vincere la finale”, le parole del tecnico.
Una sfida, per l’Atalanta, per dimostrare la propria forza, frutto di un percorso iniziato da lontano e ora maturo per raccogliere i frutti del duro lavoro. Anche se Gasperini rifiuta il ruolo di favorita tanto da sottolineare come questo “ha sempre contato poco. Spero che arriveremo alla Juventus con lo stesso spirito mostrato con la Roma; se sapremo metterlo in campo avremo più chance. Ma la Juventus rimane una squadra indubbiamente forte”, prosegue il tecnico. A pesare, però, sarà l’assenza di Gianluca Scamacca, ammonito nella semifinale di ritorno e squalificato per l’atto finale: “Tatticamente l’assenza di Scamacca ci costringerà a trovare altre situazioni e mi dispiace per lui che è stato privato di una finale. Forse dovremmo pensare di adeguarci a quello che succede in Europa. Le ammonizioni, almeno nelle semifinali si azzerano perché così diventa un peccato in quanto nelle finali ci devono essere sempre i giocatori migliori”.
Gasperini, nonostante le assenze, è convinto della sua squadra perché “le partite in campo internazionale ci ha dato forza, anche la partita con la Roma ci ha aiutato. Aver giocato tanto ci ha tolto qualcosa, ma ce ne ha date altre molto positive. Merito ai giocatori che hanno dato tutto e hanno avuto la forza mentale facendo una stagione incredibile”. Il tecnico, poi, si concentra per un attimo al futuro, lasciandosi andare a una previsione sulla squadra che “è giovane e potrà diventare ancora più forte nei prossimi anni se saprà crescere e migliorarsi”. Proprio per questo mettere in bacheca il trofeo può essere il primo passo per aprire un ciclo in una stagione che ha vissuto la sua svolta con la partita di Liverpool, almeno in “Europa League. Abbiamo sempre avuto percorsi differenziati, abbiamo sempre cercato di giocare al massimo ogni competizione. La svolta di Coppa Italia, ad esempio, è stata quella contro il Milan”, sottolinea ancora.
Prima di chiudere con un pensiero sulla città di Bergamo che vive “un momento di fibrillazione sportiva, un momento fantastico. A volte si vincono coppe o scudetti che quasi non si festeggiano e invece questo rimarrà per sempre legato alla storia di Bergamo e faremo di tutto per portarla a casa”. Proprio per questo, Gasperini, schiererà la formazione migliore. Al netto dell’assenza di Scamacca, squalificato, il tecnico nerazzurro punterà sul blocco dei titolari con De Ketelaere, reduce dalla doppietta contro la Roma, al posto del romano. Servirà la migliore Atalanta per battere la Juventus, ma Gasperini è convinto che, stavolta, possa essere quella buona per alzare la Coppa Italia al cielo di Roma.