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Cronache

Tangenziale, Pisani: stop al pagamento pedaggi e class action per tutti i danni subiti dagli automobilisti

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“Forse le stragi di Avellino, Genova e tanti altri crolli che hanno fatto finalmente scattare l’allarme non ci sarebbero stati. Forse oggi prima dell’irreparabile si parla di controlli e uso parziale della tangenziale di Napoli ma quanto emerge dalle prime perizie è allucinante e i responsabili di tali rischi devono pagare per le loro responsabilità e pericoli per le rispettive possibili negligenze e/o omissioni” scrivono gli avvocati Angelo e Sergio Pisani, dell’omonimo studio associato. Angelo Pisani, presidente della battagliera associazione NoiConsumatori, dice che  “è ingiustificabile che nel 2019 si debba ancora morire per mancati controlli e assenza di manutenzione di strade a pagamento , per fortuna con le denunce degli utenti si sono scoperte almeno queste infiltrazioni d’acqua causa di ossidazione , corrosione e della spaccatura delle bullonature, per non parlare delle corsie e pericoli vari che finalmente pare costringeranno i vertici di Tangenziale Spa (e dunque Autostrade) a far scattare le procedure di emergenza” tuona Pisani parlando dei lavori di controllo sulla Tangenziale.

Per Angelo Pisani il fatto che Tangenziale tenga “ in considerazione la consulenza dell’ingegnere strutturista che ha consigliato, in attesa di definitivi controlli che avverranno nelle prossime settimane, di ridurre il carico di auto e Pulman é un fatto positivo” spiega. Angeli e Sergio Pisani presenteranno un esposto per chiedere che vengano accertate  le eventuali  responsabilità sui controlli e sullo stato di pericolo dell’unica strada a pagamento, la Tangenziale, e chiedono lo stop del pedaggio oltre a preparare una class action per richiedere il rimborso ticket e risarcimento danni provocato a inconsapevoli automobilisti”.

“Quello che sta venendo alla luce sulla Tangenziale di Napoli è gravissimo” spiega Angelo Pisani. “É una strage evitata per un soffio,  ora vogliamo giustizia . La corrosione e la spaccatura delle bullonature, la corrosione delle lamiere si spiegano solo con una totale assenza di manutenzione e speculazione in danno di milioni di automobilisti che ogni giorno pagano profumatamente per poter circolare”. Che fine fanno allora i milioni che i napoletani sono costretti a pagare come pedaggio  ogni anno (quasi 80 milioni) per usufruirne? Anche questo dovrà esser accertato!, sostengono i fratelli Pisani.
Questi soldi vanno restituiti poiché non spesi per garantire la sicurezza degli automobilisti. Prepareremo una class action perché vengano restituiti i soldi dei pedaggi ai cittadini. Chiediamo inoltre che venga immediatamente sospeso il pedaggio almeno fino a quando non verrà garantita la sicurezza di tutta la tangenziale di Napoli.

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Ragazza investita e uccisa a Napoli, pirata fermato e messo in carcere

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È stato sottoposto a fermo e trasferito nel carcere di Poggioreale il 29enne ritenuto responsabile della morte di Sara Romano, la 21enne che all’alba di oggi è stata investita e uccisa da un suv in via Cattolica, tra Coroglio e via Cavalleggeri, a Napoli. Il provvedimento, notificato all’indagato dai carabinieri di Bagnoli, è stato emesso dal sostituto procuratore di Napoli Maurizio De Franchis che contesta il reato di omicidio stradale aggravato dalla fuga. Gli investigatori stanno attendendo i risultati del narco-test e dell’alcol test a cui il 29enne è stato sottoposto.

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Voto di scambio politico-mafioso, 7 arresti nel Napoletano

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Dalle prime luci dell’alba i carabinieri della compagnia di Torre Del Greco (Napoli) stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare (sei arresti in carcere e uno ai domiciliari) emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea a carico di 7 persone. Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare i clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino. I dettagli saranno forniti durante una conferenza stampa del procuratore Nicola Gratteri.

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‘Infrastrutture al Sud per il rientro dei ricercatori’

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“Noi stiamo investendo sul Sud e sulle sue infrastrutture perché anche queste sono infrastrutture. Il modo migliore per portare progetti di ricerca, come questo, e ricercatori, come quelli che stanno seguendo questi progetti, è creare delle infrastrutture. Ed è anche il modo migliore per fare tornare i nostri ricercatori, che sono andati all’estero, e per fare venire ricercatori stranieri”. Così da Napoli la ministra dell’ Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha accolto alla Stazione zoologica Anton Dohrn la spedizione scientifica Trec, ovvero Traversing European Coastlines, che si occupa di studiare la biodiversità e gli ecosistemi lungo le coste europee.

“È importante creare delle iniziative di eccellenza, come queste, che non si fanno solo domande ma danno pronte risposte utili per la comunità globale”, ha detto Bernini che entro il mese di maggio incntrerà in un bilaterale la collega francese Sylvie Retailleau, che oggi non è potuta intervenire. Il progetto Trec è “un’occasione per noi di grande soddisfazione. Il fatto di poter gestire insieme con una collaborazione con la Francia, con l’Embl ( European Molecular Biology Laboratory) e con grandi istituzioni che si occupano di contenere la perdita della biodiversità è la rappresentazione di quello che dobbiamo fare tutti: affrontare i grandi problemi, le grandi criticità che affliggono il mondo insieme”.

E questo, ha aggiunto, “dimostra quanto la forza del network sia in grado di dare delle risposte. Devo dire che questa collaborazione ci è particolarmente grata perché ha un effetto concreto, con risultati immediati che sono quelli di cui abbiamo bisogno ora”. Trec è il primo progetto continentale che studia gli ecosistemi costieri e la loro risposta all’ambiente e arriva a Napoli dopo otto mesi, nel 2023, di attività dedicate al campionamento sulle coste dei mari Atlantico, Baltico e del Nord e con l’ingresso nel 2024 nel Mediterraneo sulle coste spagnole. Oltre 150 i gruppi di ricerca che collaborano alla spedizione e 90 le Istituzioni in 21 Paesi europei. Il progetto è coordinato dall’European Molecular Biology Laboratory, insieme alla Tara Ocean Foundation e all’Embrc (European Marine Biology Resource Centre).

Diversi i partner locali coinvolti lungo il percorso di campionamento, tra questi la Stazione Anton Dohrn di Napoli che è l’ente coordinatore di Embrc Italy ed ha già ospitato la goletta Tara presso la Marina militare nel 2014. A Napoli gli scienziati, che viaggiano con i laboratori mobili dell’Embl e a bordo della goletta Tara, raccoglieranno campioni d’acqua, suolo, sedimenti e aerosol in città, nell’area di Pozzuoli e nella zona del fiume Sarno. Farà tappa a Napoli, per oltre un mese presso la stazione Dohrn anche il principale componente della flotta di laboratori mobili, l’Advanced Mobile Laboratory che fornirà tecnologie all’avanguardia direttamente sul campo, aiutando i ricercatori a processare i campioni biologici subito dopo averli raccolti, con l’utilizzo di strumenti e metodologie avanzate.

Un monitoraggio punto per punto contro la perdita accelerata della biodiversità costiera. E la caratteristica paneuropea del progetto implica che i campioni saranno prelevati in modo standardizzato: ciò renderà possibile confrontare e sondare i dati in tutta Europa, superando le difficoltà dovute ai diversi sistemi di campionamento regionali o nazionali. I team scientifici raccolgono informazioni su fattori quali la presenza di inquinanti, antibiotici, pesticidi o ormoni, sulla temperatura, la salinità e sui livelli di ossigeno. In ogni punto i team campionano il suolo, i sedimenti e le acque poco profonde.

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