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Dimenticare la sconfitta col Cagliari, la rabbia del Napoli sul Brescia

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Dimenticare il Cagliari. Il Napoli ha l’esigenza di farlo al piu’ presto e l’occasione si offre alla squadra di Ancelotti di superare i propri limiti e le proprie paure ancora una volta al San Paolo dove gli azzurri affronteranno domani a ora di pranzo il Brescia. Alla vigilia del match ci pensa il presidente Aurelio De Laurentiis a nsuonare la carica. ”Forza ragazzi! Rialziamoci subito – scrive su Twitter – con l’aiuto dei nostri tifosi e con tutto il furore agonistico che avete dentro di voi!”. Per tutta la settimana l’allenatore si e’ dovuto dedicare, piu’ che alla preparazione tecnico-tattica della partita in se’, al recupero psicologico della squadra. Perdere a causa di un contropiede subito all’ultimo minuto di gioco, dopo aver sprecato occasioni per segnare a raffica, e’ sicuramente qualcosa che lascia il segno. Ma il lavoro di Ancelotti, pero’, non si e’ limitato solo a questo aspetto. Il tecnico ha anche cercato di guidare la squadra verso un tipo diverso di approccio alla partita. Nonostante che lui stesso e Insigne, nel ‘caldo’ dopo gara di mercoledi’ scorso, abbiano respinto le accuse di un Napoli svogliato e senza grinta che aveva affrontato i sardi come se si trattasse di una partita amichevole, in realta’ Ancelotti sa che una maggiore animosita’, una rabbia agonistica piu’ intensa e una forza d’animo maggiore sono ingredienti indispensabili se si vuole recitare una parte da protagonisti nel campionato. Rispetto alla partita di mercoledi’, per domani si attende un nuovo turnover. Nulla di punitivo per qualcuno dei giocatori apparsi meno in palla nella gara con i sardi, ma soltanto la necessita’, gia’ piu’ volte manifestata, di far riposare un po’ tutti a rotazione. In difesa non ci sara’ Koulibaly, squalificato per due giornate per l’espressione irriguardosa rivolta all’arbitro Di Bello subito dopo il gol messo a segno da Castro e sulla quale permane ancora oggi un mistero irrisolto, nel senso che non si sa quale frase sia uscita dalla bocca del franco-senegalese. Il sostituto dovrebbe essere Luperto, anche se Maksimovic, colpito duro a una caviglia, ha recuperato una condizione accettabile e un po’ a sorpresa e’ stato convocato per la partita di domani. A centrocampo e’ sicuro il ritorno di Fabian Ruiz nel ruolo di esterno, vale a dire al posto di Insigne che, almeno inizialmente, andra’ in panchina. Turno di riposo quasi certo anche per Allan che dovrebbe essere sostituito da Elmas. Tutto da decifrare lo schieramento d’attacco. Ancelotti dispone di quattro punte, due (Mertens e Lozano) di movimento e altre due (Llorente e Milik) di sfondamento. Con il Cagliari hanno cominciato i primi due e hanno concluso la partita i secondi due. Con il Brescia Ancelotti potrebbe decidere di invertirne l’uso o anche di mischiare le carte in tavola. L’importante per lui e’ che il Napoli trovi di nuovo la via della porta, smarrita in occasione dell’ultima uscita.

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Lampo Dia dopo un minuto, colpo Lazio a Empoli

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Lazio che vince a Empoli di misura e sale a quota 63 punti: può ancora sperare nella qualificazione Champions League visti gli scontri diretti di questa giornata. I biancocelesti battono 1-0 in trasferta l’Empoli. Toscani che non sfruttano i risultati negativi delle dirette avversarie in corsa per la retrocessione. Era già accaduto nella gara contro la Roma, nel primo minuto di gioco anche la Lazio passa al ‘Carlo Castellani – Computer Gross Arena’: stavolta ci vogliono appena 54 secondi. Cross al centro dalla destra dell’ex Hysaj per Boulaye Dia che tutto solo controlla di petto e infila Vasquez con il piatto. Gara subito in salita per i toscani già costretti a inseguire.

La Lazio ha il controllo del gioco da subito con Guendouzi che dimostra di essere di altra categoria, mentre Castellanos è sempre pronto a essere servito e a rifinire per Dia e Zaccagni. Lo stesso argentino è molto pericoloso al 17′ con Guendouzi che recupera palla in mediana e rilancia l’azione ospite servendo l’attaccante sui 30 metri, il destro dopo la girata è potente ma non trova l’incrocio dei pali. L’Empoli ci prova comunque, nonostante mentalmente sia a terra dopo lo svantaggio e con la vittoria che manca dall’8 dicembre 2024. Al 38′ grossa ingenuità di Colombo che non toglie la gamba nel contrasto colpendo Gigot, per l’attaccante empolese è il secondo giallo in 4 minuti e arriva l’espulsione, era stato ammonito poco prima. Decisione molto contestata dall’Empoli che di fatto ha influenzato quasi tutta la gara. Scontro involontario, almeno così sembra dalle immagini, ma per il direttore di gara è altro giallo e conseguente cartellino rosso.

Nel finale di primo tempo possesso palla prolungato della Lazio, poi Guendouzi prova un tiro cross che gira tantissimo e sembra poter finire nell’angolino basso sul palo più lontano di Vasquez si allunga e mette in angolo. Nella ripresa al 7′ arriva il pareggio: sulla punizione calciata da Sambia, Solbakken spizza la sfera che con la deviazione di Romagnoli riesce a servire Viti per il tap-in sotto misura.

Il Var però richiama l’attenzione dell’arbitro Colombo: gol annullato il fuorigioco di Viti. Si va avanti con altre due chiare occasioni per la Lazio; al 28′ con Pedro che sfiora il palo e nel recupero con Isaksen che si vede parare un bel tiro da Vasquez. Finisce 0-1 per la Lazio: Baroni ancora imbattuto negli otto incroci tecnici contro D’Aversa. Con questo risultato i laziali hanno vinto tutte le ultime sei sfide di Serie A al Castellani-Computer Gross Arena contro l’Empoli. Per i toscani salgono a 20 le gare di fila senza vittorie (sei pari, 4 sconfitte).

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Sinner a Roma, sbarcato all’aeroporto di Ciampino

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Jannik Sinner (foto di archivio di Imagoeconomica) è arrivato nel primo pomeriggio all’aeroporto di Ciampino con un jet privato partito da Nizza. Dallo scalo romano, il numero uno del tennis si è diretto verso l’hotel. Dopo la sospensione di tre mesi, domani Sinner sarà impegnato in un allenamento al Foro Italico dove mercoledì inizieranno gli Internazionali d’Italia.

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Napoli, una sinfonia perfetta verso il tricolore: Di Lorenzo, Rrahmani e Lukaku suonano all’unisono

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Un’intesa perfetta dentro e fuori dal campo, una coralità di dichiarazioni che racconta lo spirito con cui il Napoli si sta avvicinando alle ultime tre tappe decisive verso lo scudetto. La capolista mantiene nervi saldi e piedi ben piantati a terra, forte di un gruppo unito che parla una sola lingua: quella del lavoro, della concentrazione e dell’equilibrio.

La difesa è il vero punto di forza

Il successo di misura a Lecce porta in dote la quarta partita consecutiva senza subire gol e la diciassettesima in stagione. Merito anche di Amir Rrahmani, pilastro difensivo del Napoli e stakanovista silenzioso: «È stata una gara difficile, ma abbiamo tenuto botta. Tutto parte dal lavoro degli attaccanti, quando pressano bene diventa più facile per noi dietro».

Una solidità difensiva da record, con soli 25 gol subiti: il miglior dato tra i top 5 campionati europei. Numeri che spiegano il primato.

Di Lorenzo: «Siamo mentalizzati, ma serve ancora attenzione»

Il capitano Giovanni Di Lorenzo invita tutti a non abbassare la guardia: «Vittoria pesante, ma non decisiva. Mancano tre gare e dobbiamo restare concentrati. Ci siamo guadagnati tutto sul campo e dipendiamo da noi stessi».

Il leader azzurro sottolinea la trasformazione di questa squadra: «Ripensando a come avevamo chiuso la scorsa stagione, è incredibile essere in testa. Dal ritiro di luglio abbiamo fatto tanti sacrifici. Ora serve massima concentrazione».

Lukaku: «Come diceva Kobe, il lavoro non è finito»

Il centravanti Romelu Lukaku, alla sua 130ª partita con Conte, si è visto annullare un gol per fuorigioco millimetrico, ma non perde l’ironia: «Colpa del mio 48,5 di piede».

Poi torna serio: «Dobbiamo restare concentrati, abbiamo tre punti di vantaggio ma non possiamo rilassarci. Come diceva Kobe Bryant, il lavoro non è ancora finito».

Sull’intesa con Raspadori e McTominay: «Stiamo trovando i giusti equilibri. Mettiamo sempre in difficoltà le difese».

E sulla Champions, un pensiero all’Inter: «Auguro loro il meglio, ma noi dobbiamo pensare solo al nostro cammino».

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