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Cronache

Nel trevigiano asilo gratis per 3 anni,paga il Comune

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Tre anni di asilo gratis, per tutti i bambini, pagato dal Comune. A riuscire nell’impresa e’ un piccolo centro trevigiano, Spresiano, dove il sindaco Marco Della Pria, espressione di una lista civica, ha deciso di utilizzare per la gratuita’ degli asili 600 mila euro recuperati con efficienze di bilancio, dovute a incassi straordinari (dividendi su azioni di municipalizzate), recupero di crediti evasi, e le multe dell’efficiente T-red sul territorio. Una gestione virtuosa che ha incuriosito molti sindaci i quali – riporta il ‘Corriere Veneto’ – hanno contatto l’Anci regionale per capire come sia riuscito nel mezzo miracolo un Comune di soli 12mila abitanti. Un caso di ‘buona prassi’, certo, anche – ha osservato l’associazione dei Comuni – non tutte le amministrazioni hanno uguali possibilita’ economiche. Spresiano, ad esempio, vanta buoni incassi anche dai diritti sulle escavazioni. L’idea dell’asilo gratuito Della Pria lo ritiene un aiuto alle famiglie e anche alle scuole paritarie, che con il progressivo calo di iscrizioni rischierebbero di chiudere. Il sindaco inserira’ il provvedimento nel bilancio di previsione di dicembre.

I genitori dei bambini che frequentano le scuole paritarie delle parrocchie potranno portare al Comune la certificazione dei pagamenti mensili, e riceveranno un rimborso dello stesso importo. Un risparmio non di poco conto, osserva il primo cittadino, se si calcola che le rette medie di frequenza per tre anni di asilo arrivano a circa duemila euro. Uno spot anche per Spresiano, ammette Della Pria, nella speranza che qualche giovane famiglia con bimbi sia attratta dal welfare del comune trevigiano e decisa di trasferirsi qui: “abbiamo 500 appartamenti vuoti” ricorda. Il progetto ‘asilo gratis’ non comportera’ nuove tasse comunali. Con lo stesso metodo, Della Pria era riuscito lo scorso anno ad abbattere l’Irpef comunale ai cittadini per 700mila euro complessivi. Gli altri sindaci veneti, intanto, guardano al ‘caso Spresiano’ con curiosita’ (e forse un po’ di invidia).

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Cronache

il giornalista Marc Innaro e la censura Rai: Russia demonizzata, Europa marginale

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Marc Innaro (foto Imagoeconomica in evidenza), storico corrispondente Rai da Mosca e oggi inviato dal Cairo, torna a parlare in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, affrontando con lucidità e tono critico le tensioni tra l’Occidente e la Russia, il suo allontanamento da Mosca e la crescente russofobia nelle istituzioni europee.

Dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, Innaro ha raccontato la Russia da dentro, cercando – come lui stesso dice – di “corrispondere” la realtà e il punto di vista di Mosca. Una scelta giornalistica che gli è costata accuse di filoputinismo e, di fatto, l’interruzione della sua esperienza russa da parte della Rai, ufficialmente per motivi di sicurezza legati alla nuova legge russa contro le “fake news”.

Ma Innaro contesta apertamente questa versione: “Quella legge valeva per i giornalisti russi, non per gli stranieri accreditati. Commissionai persino uno studio legale russo-italiano che lo dimostrò. Nessuno mi ascoltò”. A detta sua, la vera censura arrivava “non dai russi, ma dagli italiani”.

Nato, Ucraina e verità scomode

Un episodio televisivo emblematico segnò la sua posizione pubblica: una cartina sull’allargamento della Nato a Estmostrata in diretta al Tg2 Post, che gli offrì l’occasione per dire: “Ditemi voi chi si è allargato”. Una verità storica, sottolinea, che rappresenta “la versione di Mosca” e che fu raccontata anche da Papa Francesco, quando parlò del “latrato della Nato alle porte della Russia”.

Da lì in poi, dice Innaro, cominciò l’isolamento. Non gli fu consentito di intervistare Lavrov né di andare embedded con i russi nel Donbass, mentre altri inviati Rai furono autorizzati a farlo con le truppe ucraine, anche in territorio russo.

“La Russia non vuole invadere l’Europa”

Secondo Innaro, la narrazione di Mosca come minaccia globale è costruita ad arte: “La Russia è un Paese immenso con 145 milioni di abitanti. Come può voler invadere un’Europa da 500 milioni?”. L’obiettivo russo, dice, è sempre stato chiaro: la neutralità dell’Ucraina e il rispetto per le minoranze russofone.

Nel commentare le dichiarazioni dei vertici Ue e Nato, come quelle di Kaja Kallas o Mark Rutte, Innaro osserva che “alimentare la russofobia non aiuta a risolvere nulla” e ricorda che è grazie al sacrificio sovietico se l’Europa è stata liberata dal nazifascismo.

“L’Europa doveva includere la Russia”

La guerra, secondo Innaro, “diventa sempre più difficile da fermare”, anche per il consenso interno a Putin. Ma l’errore strategico dell’Occidente, dice, è stato non costruire una nuova architettura di sicurezza con la Russia dopo la Guerra Fredda: “Abbiamo più in comune con i russi che con altri popoli. Ma ora i 7/8 del mondo si riorganizzano e l’Europa resta ai margini”.

Un’analisi lucida e controcorrente, che rimette in discussione molte certezze del racconto dominante.

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Cronache

Una 14enne precipita dal terzo piano e muore nel Tarantino

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Una ragazza di 14 anni è morta dopo essere precipitata dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di Massafra (Taranto) dove viveva con i genitori. La ragazzina è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma è deceduta poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Il pm di turno, a quanto si è appreso, ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. La madre, che era con lei nell’appartamento, l’avrebbe vista lanciarsi dalla finestra. L’attività investigativa è affidata ai carabinieri.

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Cronache

Nove colpi contro l’auto di un incensurato a Nocera Inferiore

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Nove colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un’auto a Nocera Superiore. Il fatto è accaduto nella frazione Citola. La vittima dell’intimidazione è un 30enne, incensurato. L’uomo, ascoltato dai carabinieri, non ha saputo fornire alcuna spiegazione su quanto accaduto. I militari del reparto Territoriale nocerino, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. L’auto è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi. Non è escluso che i colpi siano partiti da due armi.

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