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Cronache

Lo chiamano don Bancomat, è il prete di Chioggia che sperimenta le offerte alla chiesa con la credit card e fa la messa su Facebook

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Non solo crisi di vocazioni al sacerdozio ma anche carenza di denaro liquido e cosi’ a Chioggia (Venezia) sbarca il bancomat per fare le offerte in chiesa. Un’iniziativa sperimentale, passando tra la Curia e il vicariato generale, che ha scelto la chiesa di San Giacomo, in Corso del popolo nel pieno centro di Chioggia, come sede dell’esperimento affidato al parroco Vincenzo Tosello, 68 anni, conosciuto nella cittadina lagunare come ‘Don laurea’, ne ha sette, e ora ribattezzato ‘Don bancomat’. L’iniziativa, scattata a maggio ha suscitato polemiche e perplessita’ ma continua ad andare avanti anche se “la mentalita’ non e’ cosi’ diffusa” dice Don Tosello riferendosi al sistema elettronico. Un metodo nato perche’ circolano sempre meno contanti e cosi’ il fedele puo’ contribuire facilmente all’offerta per l’altare, per mettere una candela ma anche alle piccole spese quotidiane il tutto ben lontano dalla colletta o obolo di San Pietro che si fa durante la messa ed e’ destinata esclusivamente a Roma per le opere di carita’ del Papa. “Questa storia non l’ho inventata io – dice Don Tosello – e’ stata contattata la Curia e il vicariato generale ha proposto di adottare, in via sperimentale, il Pos e la mia parrocchia per il test”. “Non ha finalita’ commerciali – precisa -, il gestore trattiene la sua parte, nemmeno si vuole arginare in questo modo il fenomeno dei furti in chiesa”. “L’obbiettivo – sottolinea – e’ di dare anche ha chi non ha contanti la possibilita’ di fare la sua offerta: la gente circola sempre meno con contanti e’ solo un’idea anticipatrice” che “sinora – conclude – non ha un gran riscontro”. Un aspetto, quello dell’uso dell’elettronica, che ormai e’ entrato anche nel mondo della fede. Non mancano poi confessioni e assoluzioni via social per chi ha difficolta’ ad uscire da casa perche’ anziano o malato. Esempio di qualche giorno fa, a inizio settembre, a Canicatti (Agrigento) dove la messa domenicale e’ andata anche su facebook. La messa trasmessa in diretta, alle 8 di mattina e nel rispetto della privacy, e’ stata proposta dalla parrocchia di San Giuseppe. Con “la chiesa – ha detto il parroco don Giuseppe Livatino – che diventa cosi’ piu’ vicina ai fedeli attraverso i moderni sistemi di comunicazione come i social”. Un’offerta. quella di Canicattì, poi riproposta ogni domenica sempre per la funzione del mattino.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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