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Cronache

Caso Orlandi, esaminati sei sacchi ossa: al lavoro per datarle

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Sono stati sei i sacchi di ossa esaminati oggi nel Campo santo del Collegio teutonico vaticano nell’ambito delle ispezioni disposte dalla magistratura vaticana alla ricerca del corpo di Emanuela Orlandi, la quindicenne romana scomparsa il 22 giugno 1983. A riferire sulla quantita’ di ossa oggi sotto esame e’ stato il fratello di Fratello di Emanuela, Pietro Orlandi. Oggi e’ stata la seconda giornata di esami dopo che sabato scorso erano iniziate le operazioni avviate in seguito a una segnalazione alla famiglia. Una settimana fa, il perito nominato dagli Orlandi, il genetista Giorgio Portera, all’uscita dal Vaticano aveva parlato di migliaia di ossa rinvenute nel cimitero Teutonico, l’antica istituzione all’interno delle mura leonine che ospita gli ossari di antiche famiglie nobili tedesche. Oggi, a conclusione delle operazioni iniziate intorno alle 9 e 30 e terminate intorno alle 16, da parte sua non ci sono state dichiarazioni mentre l’avvocato degli Orlandi, Laura Sgro’, si e’ limitata a riferire ai giornalisti di non aver nulla da aggiungere alla nota emessa dalla sala stampa vaticana. E’ cosi’ il Vaticano stesso a comunicare che le operazioni riprenderanno domani alle 9 e che gli esami di oggi hanno riguardato l’analisi morfologica di una parte dei reperti ritrovati negli ossari, a cura del professor Giovanni Arcudi, il perito vaticano. Arcudi ha svolto, “l’analisi morfologica dei reperti ritrovati negli ossari, rappresentati da ossa, frammenti ossei o ossa frammentate anche di piccole dimensioni. L’analisi sara’ effettuata secondo i protocolli riconosciuti a livello internazionale, in particolare identificando gli elementi, nella struttura ossea, utili a diagnosticare la datazione dei reperti”, ha spiegato il bollettino vaticano. Ed e’ proprio la datazione dei reperti a essere cruciale. Emanuela Orlandi, come e’ noto, e’ scomparsa nel 1983 ma l’ipotesi che la famiglia vuole chiarire e’ anche quella di una possibile occultazione del cadavere o all’epoca della scomparsa, o successivamente. La stessa volonta’ che comunque ha dichiarato di avere anche il Vaticano: fugare ogni dubbio. Al Campo Santo Teutonico oltre al professor Arcudi e al suo staff, ha operato il personale della Fabbrica di San Pietro e del Cos, il Centro Operativo di Sicurezza della Gendarmeria Vaticana. C’erano anche il legale degli Orlandi, Laura Sgro’, lo stesso perito Portera, e l’ufficiale responsabile della Polizia Giudiziaria del Corpo della Gendarmeria Vaticana. Se ci siano compatibilita’ tra le ossa rinvenute, molte anche di piccole dimensioni, e’ la domanda di queste ore a cui una prima risposta si attende possa essere data gia’ domani stesso, almeno per quanto riguarda l’esame da parte del perito vaticano. La parola, successivamente, passera’ agli Orlandi.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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