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La Juventus pensa al dopo Allegri, Agnelli mette nel mirino Pochettino, Mourinho e pure Ancelotti

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Nel borsino del successore di Allegri le quotazioni restano stabili, anche se tra i nomi oggi ha fatto capolino anche Ancelotti. Ma al di la’ della clausola con scadenza il 30 maggio resa nota da lui stesso, il tecnico di Reggiolo e’ destinato a restare al Napoli, con il quale sta programmando il futuro. I maggiori papabili restano Simone Inzaghi e l’argentino Pochettino. C’e’ la diffusa sensazione che il velo non verra’ alzato prima della fine del campionato, se non addirittura dopo le finali di Europa League e Champions. La Juve pero’ sarebbe gia’ avanti nella trattativa. La frase del vicepresidente Nedved, “Non abbiamo fretta”, ieri, prima della partita dell’Atalanta, suona come pura pretattica. E un grande ex bianconero, Marcello Lippi, non si fa incantare: “Non credo che la Juventus non abbia gia’ pronto un sostituto, probabilmente sta aspettando la fine di alcune competizioni”.

andrea agnelli

L’eredita’ lasciata da Allegri – cinque scudetti di fila, undici trofei totali – e’ pesante anche se lo stesso Nedved ha voluto forse alleggerire il carico delle responsabilita’: “Sara’ difficile ripetere un ciclo come quest’ultimo”. In pole ci sarebbero sempre Inzaghi e Pochettino. Il primo e’ un emergente e ha un profilo che ben si addice alla Juventus, il secondo vanta esperienza in quella Champions League che per il club bianconero e’ diventata ormai un’ossessione. Scegliere l’ attuale tecnico degli Spurs sarebbe economicamente dispendioso, vista la clausola da 30 milioni per l’allenatore argentino e lo stipendio decisamente superiore rispetto a quello di Inzaghi, ma probabilmente necessario per una societa’ che punta a vincere la Champions League e che ha una rosa di primissimo piano.

A favore dell’allenatore della Lazio, che Lotito potrebbe lasciare libero in caso di chiamata della Juventus, l’amicizia di lunga data con Fabio Paratici e la stima di Nedved, suo compagno di squadra nella Lazio campione d’Italia proprio a spese della Juventus. Si profila anche una tentazione Jose’ Mourinho. Lo ‘Special One’ sarebbe un altro colpo da novanta come quello della scorsa estate con l’ingaggio di Cristiano Ronaldo. E proprio CR7 sarebbe pronto a sponsorizzare il suo arrivo. Suggestive ma meno concrete le ipotesi Maurizio Sarri e Sinisa Mihajlovic, mentre resta difficile arrivare al ct della Francia campione del mondo, Didier Deschamps, ex giocatore e allenatore della Juventus nella stagione in serie B: il ct della Francia campione del mondo non pare intenzionato a lasciare il suo prestigioso incarico. In ogni caso “la Juve continuera’ a vincere, e’ nel suo Dna”, e’ il messaggio d’amore di Allegri: “Lascio una squadra vincente e sono felice di questi anni”. Nessun consiglio, “non riesco a darli”. Il tecnico livornese ha una certezza: “Chi verra’ al mio posto avra’ una societa’ forte alle spalle”.

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Esteri

L’esercito israeliano chiede alla popolazione di Rafah di cominciare a spostarsi

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L’esercito israeliano ha cominciato a chiedere ai palestinesi di evacuare i quartieri orientali di Rafah, quelli al confine israeliano, in vista di una possibile offensiva pianificata nell’area meridionale della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere l’esercito stesso. I civili sono stati invitati a spostarsi in una zona umanitaria ampliata nelle aree di al-Mawasi e Khan Younis.

Dopo aver detto che “c’è stata un’ondata di aiuti umanitari destinati a Gaza”, il portavoce militare ha sottolineato che l’esercito “ha ampliato l’area umanitaria ad Al-Mawasi”. Un’area – ha aggiunto – che comprende “ospedali da campo, tende e maggiori quantità di cibo, acqua, farmaci e forniture aggiuntive”. Per questo ci sarà “il graduale spostamento dei civili nelle aree specificate, verso l’area umanitaria”. Le informazioni sullo “spostamento temporaneo – ha aggiunto il portavoce militare -saranno trasmesse attraverso manifesti, messaggi SMS, telefonate e trasmissioni mediatiche in arabo”.

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Esteri

Le accuse del Financial Times: la Russia prepara sabotaggi violenti in Europa

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Mosca sta preparando attentati contro le infrastrutture europee, mettendo a rischio anche la vita di civili. E’ l’allarme lanciato oggi dal Financial Times proprio nel giorno in cui le truppe russe continuano ad avanzare sul campo di battaglia ucraino. Il giornale della City sottolinea che sono state diverse agenzie di intelligence europee ad aver avvisato i loro rispettivi governi sulle nuove minacce russe, anche sulla base di diverse indagini in corso. Secondo le fonti citate dal quotidiano inglese, “la Russia ha già iniziato a preparare più attivamente in segreto attentati dinamitardi e attacchi incendiari per danneggiare le infrastrutture sul territorio europeo, direttamente e indirettamente, senza preoccuparsi apparentemente di causare vittime civili”.

Sebbene gli attacchi degli agenti del Cremlino in Europa siano stati finora sporadici, per il giornale, “aumentano le prove di uno sforzo più aggressivo e concertato”. Una convinzione che trapela da tantissimi esponenti dell’intelligence europea, da quella tedesca a quella inglese, dai servizi francesi, svedesi a quelli cechi e estoni. In particolare, il Ft menziona il capo dei servizi di sicurezza interna tedesca, Thomas Haldenwang, il quale il mese scorso – in una conferenza – ha affermato che il rischio di atti di sabotaggio è “aumentato in modo significativo”.

La Russia, ha aggiunto, ora sembra a suo agio nell’eseguire operazioni sul suolo europeo “con un alto potenziale di danno”. Haldenwang era intervenuto pochi giorni dopo l’arresto di due cittadini russo-tedeschi a Bayreuth, in Baviera, accusati di aver complottato per attaccare siti militari e logistici in Germania per conto della Russia. Un caso simile era accaduto anche nel Regno Unito: a fine aprile, ricorda l’articolo, due uomini sono stati accusati di aver dato fuoco a un magazzino contenente aiuti per l’Ucraina. Per la procura inglese, hanno agito anche loro su mandato di Mosca.

Stessa storia, in Svezia: i servizi di sicurezza di Stoccolma stanno indagando su una serie di recenti deragliamenti ferroviari e sospettano che siano atti di sabotaggio appoggiati da uno Stato ostile. La Russia, inoltre, ha tentato di distruggere i sistemi di segnalamento delle ferrovie ceche, aveva detto il mese scorso, sempre all’Ft, il ministro dei Trasporti ceco. Secondo il servizio di sicurezza interna estone inoltre, sono stati gli uomini dell’intelligence russa ad aver attaccato a febbraio le auto del ministro degli Interni e quelle di alcuni giornalisti. Anche il ministero della Difesa francese ha messo in guardia quest’anno su possibili azioni di sabotaggio da parte della Russia contro siti militari.

“La conclusione ovvia è che c’è stato un reale incremento dell’attività russa”, ha commentato Keir Giles, consulente senior del think tank Chatham House. Un alto funzionario governativo europeo ha inoltre dichiarato al giornale che attraverso i servizi di sicurezza della Nato sono state condivise informazioni su una “chiara e convincente azione russa”, coordinata e su larga scala. Ora, ha concluso, è giunto il momento di “aumentare la consapevolezza e l’attenzione” sulla minaccia della violenza russa sul suolo europeo. Infine, appena giovedì scorso la Nato ha diffuso una nota in cui si affermava che i Paesi alleati sono “profondamente preoccupati” per le recenti “attività ostili” della Russia, di natura ibrida, sull’onda dei casi recenti che hanno portato all’indagine e all’incriminazione di più individui in Estonia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Regno Unito e Repubblica Ceca.

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Sinner salta Roma, è ‘triste’ ma guarda al Roland Garros

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Jannik Sinner non parteciperà agli Internazionali d’Italia a Roma. Il dolore all’anca è ancora troppo forte ma pesa anche il timore di compromettere tutta la stagione. “Non è facile scrivere questo messaggio ma dopo aver parlato di nuovo con i medici e gli specialisti dei miei problemi all’anca devo annunciare che purtroppo non potrò giocare a Roma”, scrive il campione azzurro spiegando che sarà comunque presente al Foro Italico. “Ovviamente sono molto triste di non aver recuperato, essendo uno dei miei tornei preferiti in assoluto. Non vedevo l’ora di tornare e giocare a casa davanti al pubblico italiano. Verrò comunque a Roma per qualche giorno e passerò al Foro Italico. Grazie per i vostri messaggi di supporto che apprezzo tantissimo! Ora lavorerò con la mia squadra e i medici per essere pronto per Roland Garros. A presto, forza”, sottolinea.

Un rammarico per il 22enne di Sesto Pusteria che era atteso a Roma da migliaia di tifosi contagiati dalla Sinner-mania: l’azzurro ha sempre definito gli Internazionali come il torneo di casa; arrivarci da numero 2 del ranking mondiale è una soddisfazione alla quale non avrebbe mai voluto rinunciare. D’altronde, proprio a Montecarlo – subito dopo l’uscita in semifinale con Stefanos Tsitsipas – aveva spiegato che avrebbe partecipato al torneo di Madrid ma soltanto per prepararsi in vista di Roma. Evidente segno che nel calendario di Jannik la tappa italiana ha lo stesso valore di uno Slam. Sarà lo stesso Sinner domenica a rispondere alla domande sul suo forfait. “Sinner l’ho sentito, certamente, dispiace ma sono cose che succedono.

Comunque gli Internazionali saranno da record e questo è dovuto a un momento pazzesco che stiamo vivendo. Abbiamo tanti italiani in gara, faremo il tifo per gli altri”, ha commentato il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, che era stato avvertito ieri sera dall’azzurro della probabile rinuncia del n.1 azzurro. La decisione, soffertissima, è stata presa dopo una lunga riflessione con il proprio staff: meglio non mettere sotto sforzo quell’anca ormai troppo dolorante con il rischio di dover poi rinunciare al prosieguo dell’intera stagione.

Nel mirino ora ci sono il Roland Garros e le Olimpiadi. Inoltre – e questo è uno dei temi principali nei prossimi giorni – i problemi all’anca se non curati rapidamente a volte possono divenire cronici e condizionare l’intera carriera di un atleta. Sinner approfitterà di questo periodo per recuperare al meglio e prepararsi in vista di Parigi. Un campione deve anche sapersi gestire. Lo sport portato avanti sempre al limite logora il fisico degli atleti. I tennisti sono sempre più soggetti ad infortuni a causa dei ritmi forsennati imposti dal calendario ed al continuo cambio di superficie e palline. Su quest’ultima questione sempre più spesso gli atleti hanno levato alta una voce di protesta. Anche Carlos Alcaraz – colui che si preannuncia il rivale dell’italiano nel prossimo decennio – sta riscontrando problemi di tenuta fisica. Il dolore all’avambraccio gli impedisce di giocare con scioltezza. Lo spagnolo ha rinunciato a malincuore al torneo di Roma. Il “barone rosso” sta imparando a gestire il proprio corpo, proprio come hanno fatto in passato campioni come Novak Djokovic e Rafa Nadal che si sono confermati nell’elite del tennis fin oltre i 35 anni, superando infortuni che nel corso di una carriera non possono mai essere esclusi.

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