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Coppa Italia, allerta ultras per Atalanta – Lazio a Roma, strade chiuse e bonifiche

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Bevande in vetro off limits, strade attorno allo Stadio Olimpico chiuse, aree di filtraggio e bonifiche delle zone vicine allo stadio, attenzione su stazioni e caselli autostradali. Queste le misure di sicurezza che scatteranno per la finale di Coppa Italia, Atalanta-Lazio, prevista mercoledi’ a Roma. Stadio Olimpico sold out con 60mila spettatori di cui 20mila supporter bergamaschi. La giornata sportiva prevede sempre nell’area dello Stadio un altro appuntamento, ovvero gli Internazionali di Tennis al Foro Italico. Ma l’attenzione della gestione dell’ordine pubblico e’ tutta centrata sulla finale di Coppa Italia che vede due tifoserie storicamente rivali. Per questo il piano sicurezza sara’ severo e tutta la zona dello stadio di fatto e’ un’isola pedonale dove si potra’ accedere solo a piedi per intervenire e prevenire eventuali contatti tra gli ultras. Per motivi di sicurezza nelle zone limitrofe allo Stadio Olimpico e Foro Italico sara’ vietata la vendita per asporto ed il trasporto gia’ da meta’ pomeriggio (la partita e’ prevista per le 20.45) e sino a due ore dopo il termine della stessa, di bevande in bottiglia o in contenitori di vetro. Controlli e bonifiche partiranno dalla sera prima e interesseranno l’area dello stadio per evitare che vengano introdotti oggetti pericolosi. Sotto la lente, inoltre, aeroporti, stazioni ferroviarie, locali del centro e fermate metro anche per monitorare l’eventuale arrivo di ultras infiltrati. Proprio per l’alto afflusso di spettatori, sia alla finale di Coppa Italia che alla 76^ Edizione degli Internazionali di Tennis, la Questura ha predisposto la chiusura di alcune strade attorno allo stadio Olimpico e al complesso del Foro Italico che dovranno essere raggiunti a piedi. Sia i tifosi della Lazio che quelli dell’Atalanta avranno un itinerario dedicato: i primi potranno raggiungere lo Stadio Olimpico dal lato nord provenendo da Ponte Milvio dove sara’ previsto il divieto di circolazione delle auto; i secondi che viaggeranno con pullman e autovetture entreranno dal casello autostradale Roma nord proseguendo per il Gra fino a Lungotevere della Vittoria. Da li’ lo stadio potra’ essere raggiunto a piedi in pochi minuti. Contestualmente gli spettatori degli internazionali di tennis potranno accedere al Foro Italico a piedi attraversando il Ponte della Musica. Sono previste deviazione delle linee del trasporto pubblico con soppressione delle fermate a piu’ a ridosso dello Stadio Olimpico.

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Ancelotti, tra Real Madrid, Brasile e Arabia: il futuro è ancora un rebus, ma una cosa è certa: non ha fretta

Il futuro di Carlo Ancelotti resta in bilico tra Real Madrid, Brasile e offerte arabe. Ma il tecnico non ha fretta: vuole chiudere con eleganza la sua avventura a Madrid.

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Chiamatelo fattore “tempo”. Perché quando si parla del futuro di Carlo Ancelotti, signore della Champions League e tecnico più vincente d’Europa, è proprio il tempo a scandire ogni passo. Ancelotti ha costruito la sua leggenda senza mai cedere alla fretta, e anche oggi – stretto tra Real Madrid, Brasile e offerte saudite – non ha intenzione di affrettare decisioni.

La stagione del Real tra infortuni, ego e delusioni

La stagione 2024-2025 del Real Madrid è stata un percorso a ostacoli, nonostante il clamoroso arrivo di Kylian Mbappé. Gli infortuni pesanti a Carvajal e Militao, il vuoto lasciato da Kroos, l’inserimento complicato di Mbappé e una squadra iper-offensiva e senza equilibrio hanno lasciato segni profondi. I Blancos sono usciti ai quarti di Champions, hanno perso la Copa del Rey in finale, la Supercoppa, e in Liga inseguono il Barcellona a -4. Solo l’11 maggio, nel Clásico che sa di sentenza, si capirà se la corsa è ancora viva.

Il Brasile aspetta, ma Ancelotti temporeggia

Le voci sull’approdo di Ancelotti sulla panchina della Seleção circolano da mesi. Sembravano spente, ma i problemi del Brasile nelle qualificazioni mondiali le hanno riaccese. Qualche giorno fa, a Londra, c’è stato un incontro ufficiale tra Ancelotti e i vertici della Federazione brasiliana. Ma è arrivata fumata nera: il Brasile lo vuole subito, Carlo vuole chiudere con stile la sua avventura madridista, eventualmente fino al Mondiale per club.

L’offerta araba e il silenzio di Ancelotti

Sul tavolo è spuntata anche una proposta monstre dall’Arabia Saudita, si parla di 50 milioni a stagione, forse dall’Al-Ahli. Ma Ancelotti non si è mosso. Rimane a Madrid, prepara la sfida contro il Celta Vigo, e spera che il Barcellona inciampi. Nel frattempo, la stampa spagnola inizia a ipotizzare che possa restare anche per il Mondiale per club.

Il commiato perfetto? Con la Liga in mano

Con 15 trofei vinti alla guida dei Blancos, don Carlo merita un’uscita di scena all’altezza della sua storia. E anche il club lo sa. Il finale di stagione sarà determinante: Liga o no, l’addio sarà comunque elegante.

Il resto? Arabia, Brasile, Italia (si vocifera Milan o Roma), o una pensione serena. Ancelotti, unico tecnico a vincere nei cinque principali campionati europei, non ha fretta, e questa è – per ora – l’unica certezza.

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Europa League: vincono Tottenham e United, verso finale inglese

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Vittorie per Tottenham e Manchester United, si va verso una finale di Europa League tutta inglese. La squadra londinese ha fatto un grande passo battendo 3-1 il Bodo Glimt nella semifinale di andata giocata a Londra. Vantaggio lampo per il Tottenham che al 1′ va a segno con Brennan Johnson, il raddoppio al 34′ con James Maddison: al 16′ della ripresa Dominic Solanke su rigore segna il tris. Saltnes ha accorciato le distanze al 38′ in una delle rare azioni offensive dei norvegesi, chiamati ora alla missione quasi impossibile tra sette giorni in casa. Nell’altra semifinale, grazie anche alla superiorità numerica dal 35′, lo United, a cui resta solo l’Europa per salvare la stagione, ha travolto l’Athletic Bilbao 3-0. I Red Devils, solo quattordicesimi in Premier League, hanno sconfitto i baschi che vedono sfumare il sogno di una finale casalinga il 21 maggio: a segno per gli inglesi Casemiro (30′) e poi doppietta del capitano portoghese Bruno Fernandes (37′ su rigore e 49′).

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Conference: Fiorentina ko a Siviglia, al Franchi per la rimonta

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La Fiorentina cade a Siviglia e ora deve sperare nella rimonta tra sette giorni al Franchi. Il Betis si aggiudica il primo round della semifinale di Conference League, battendo 2-1 i viola grazie ai gol di Ezzalzouli e Antony, ma Ranieri a segno per la squadra di Palladino ha riacceso la speranza. Minuto di raccoglimento per ricordare Papa Francesco, e poi in campo è subito Betis che infatti passa in vantaggio dopo appena sei minuti grazie alla rete di Ezzalzouli. Azione nata dal duello vinto da Bakambu con Comuzzo, arriva sul fondo e crossa: l’attaccante marocchino non sbaglia a due passi da De Gea. La rete passa sotto la lente del Var per verificare eventuali irregolarità, ma l’arbitro Oliver convalida il gol del vantaggio degli andalusi. La Fiorentina reagisce e al 21′ sfiora il pari con Mandragora, che di testa manda fuori di un soffio.

A ridosso della mezzora Palladino è costretto a un cambio; problema muscolare per Cataldi che chiede di uscire, al suo posto Adli. Nel recupero il Betis va vicino al raddoppio con Bartra che calcia il pallone sopra la traversa. Nella ripresa Palladino gioca la carta Kean, rientrato da poco in gruppo e partito dalla panchina. Ma proprio nel momento migliore die viola arriva il raddoppio della squadra andalusa con Antony (19′). Al 27′ però la riapre Ranieri che batte Vieites e fa tornare a sperare la Fiorentina, che qualche minuto dopo va vicina anche al pari con Gosens. La Viola ha reagito e tiene viva la speranza di volare in finale: tra sette giorni il ritorno in casa.

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