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Napoli

Donna uccisa dal marito geloso al corso Marianella

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E’ stato portato in Questura per essere interrogato Vincenzo Lopresto, il marito di Fortuna Belisario, la donna di 36 anni trovata morta in casa. Era stato proprio lui a chiamare gli operatori del 118. La donna era riversa per terra nella sua abitazione di Corso Mianella a Napoli.  Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, i coniugi avrebbero litigato poco prima. Non si conoscono ancora le cause della morte. I poliziotti sono giunti sul posto dopo una richiesta di intervento giunta ai sanitari del 118.  E proprio gli operatori del 118, una volta giunti a casa dei coniugi, nel Parco la Quadra, nel quartiere Miano, alla periferia Nord di Napoli, e trovato la donna morta, hanno chiamato la Polizia. La polizia ha sentito i vicini per chiarire quanto accaduto, gli specialisti della scientifica hanno effettuato rilievi nell’appartamento dove è morta la donna e repertato ogni traccia. Poi gli uomini della Squadra Mobile hanno portato via dal luogo dell’omicidio il marito della donna. L’uomo in questura, interrogato a lungo su quanto accaduto, sul litigio che i vicini raccontavano, sui dissapori tra i coniugi, alla fine lo hanno costretto a dire la verità. Ha raccontato di aver ucciso sua moglie con una stampella in legno e metallo con cui si aiutava a deambulare. E a spiegato di aver ucciso per gelosia. Una lite perchè la moglie non lo amava più. E dunque per risolvere la questione l’ha uccisa. Avevano 3 bambini, tra i 7 e 11 anni di età, che per fortuna al momento della tragedia non erano a casa. Sembra fossero con la nonna. Dunque, festa della donna con  una donna morta a Napoli.

 

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Cronache

Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Cronache

Soldi falsi, ai 4 indagati sequestrati anche tre case e due magazzini

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Sequestro preventivo di beni per un milione di euro emesso dal Gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro soggetti gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere e di falsificazione e spendita di banconote contraffatte, già destinatari, di una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere.

Il provvedimento di sequestro scaturisce da accertamenti economico-patrimoniali che hanno fatto emergere significative incongruenze in un ampio arco temporale, compreso tra il 2004 e il 2022, fra i beni nella disponibilità degli indagati e dei rispettivi nuclei familiari e i redditi dichiarati o le attività economiche svolte.
Tale circostanza, sintomatica di un’illecita accumulazione patrimoniale protratta nel tempo, è alla base del sequestro preventivo per sproporzione eseguito dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza, avente ad oggetto tre abitazioni ad uso civile e due magazzini siti in Napoli nonché i rapporti bancari e finanziari risultati nella disponibilità degli indagati, anche per interposta persona. È stato inoltre sequestrato un immobile ubicato nel quartiere Pendino di Napoli, costituente la base operativa del sodalizio nonché il luogo utilizzato dagli indagati per lo smercio delle banconote contraffatte.
Il valore complessivo dei beni in sequestro ammonta a circa 1 milione di euro. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i relativi destinatari sono persone
sottoposta ad indagini e, quindi, presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Fiumi di euro falsi da Napoli anche in altri paesi d’Europa, decine di indagati e arresti in Italia e all’estero

Alla banda di falsari clan Mazzarella chiedeva pizzo “a piacere”

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