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Moto, nei test in Qatar brillano sulla Yamaha sia Vinales che Rossi

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E’ l’ultimo appello prima del grande inizio. La pista di Losail accoglie i piloti della classe regina e i test in Qatar si aprono con il primato di Maverick Vinales su Yamaha. Il pilota di Roses, dopo aver dimostra un ottimo passo gara nelle prove malesi, dimostra di avere anche il giro secco e con il crono di 1:55.051s e’ il riferimento del sabato. Le veloci Ducati, regine della pista di Losail, sono dietro e piu’ lento di Vinales ma comunque in modalita’ primato, Alex Rins (Team Suzuki Ecstar) come autore del secondo tempo. 1:55.159s il crono dello spagnolo che sin dalle battute iniziali e’ rimasto incollato alle posizioni di testa. Gia’ nelle prove malesi il barcellonese aveva impressionato come ritmo e conferma le ottime prestazioni provando nuovi pezzi. Terzo posto per Andrea Dovizioso (Ducati), con un ritardo di 0,3s. Nel caldo pomeriggio nel deserto i piloti lavorano da subito ai box e in pista, manca pochissimo all’inizio delle gare e tra i piu’ attesi c’e’ Jorge Lorenzo. Il maiorchino del team Repsol Honda entra in pista dopo lo stop per infortunio e l’operazione al polso. I suoi saranno passaggi solo per prendere confidenza con il mezzo e lavorare sull’assetto: alla fine e’ ventunesimo. “Indubbiamente ho fatto fatica – ha spiegato Lorenzo – non sono ancora al cento per cento. Non ho girato molto, ho provato diversi set-up e varie geometrie. Piu’ che altro abbiamo lavorato sull’ergonomia e ho tentato di stare il piu’ possibile in moto”. Le prime impressioni del numero 99 che promuove la potenza della moto. “Domani lavoreremo piu’ sui particolari”. Marc Marquez, suo collega di box, testa due moto con configurazioni diverse provviste ad esempio di due scarichi distinti. Il campione del mondo e’ fuori dalla top 5 e vittima di una scivolata di lieve entita’. Non il miglior Marquez si dice comunque soddisfatto anche per il recupero fisico dopo l’operazione alla spalla di dicembre (decimo tempo). Fanno benissimo i piloti Ducati e la prestazione ancora una volta e’ corale. Dietro a Desmo Dovi troviamo Danilo Petrucci (Mission Winnow Ducati Team) autore del quarto tempo ma detta il ritmo per lunghi tratti. A chiudere la top 5, Valentino Rossi. Il nove volte campione della scuderia Monster Energy Yamaha MotoGP non prova il time attack fino alle battute finali. Lavora sulla nuova M1 e sul passo gara, tentando di attaccare la vetta della tabella tempi quando la temperatura si abbassa e il grip aumenta. Chiudera’ a 0,55s dal collega di box. Curioso il siparietto di inizio prove con gli uomini della Casa ufficiale di Iwata impegnati nello studiare da vicino la squadra Ducati. Bene Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT), durante il pomeriggio il pilota VR46 Academy e’ stato vittima di una caduta. Nessun problema per lui ma a fine giornata perde contatto con i primi. Continua il grande lavoro nel box satellite Yamaha. Al suo posto, a brillare nella top 5 per alcuni passaggi anche il compagno di squadra Fabio Quartararo. Il transalpino sara’ il miglior rookie della giornata. Fa peggio questa volta Francesco Bagnaia (Alma Ducati Pramac). Dopo il secondo tempo nei test malesi, Pecco effettua un lavoro piu’ di preparazione alla gara. Per lottare contro il crono ci sara’ tempo. Passo in avanti significativo di Pol Espargaro. Il pilota Red Bull KTM Factory Racing resta nelle prime cinque posizioni e chiude come nono. La nuova Aprilia RS-GP entra in pista a Losail dopo la presentazione di ieri. Alex Espargaro e Andrea Iannone, rispettivamente 12/o e 13/o, lavorano con l’aiuto di Bradley Smith. Sulle moto di Noale anche una nuova carenatura e per i due piloti anche una caduta nel pomeriggio, ma senza nessuna conseguenza.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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