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Cronache

Il Napoli di Conte è solo in testa, ma la classifica è sempre più corta

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Quando il gioco si fa duro tocca agli attaccanti fare la differenza e lanciare le big in una classifica ravvicinata che accende, dopo tanti anni di fughe, un campionato equilibrato. Dopo Morata, Lautaro e Vlahovic la domenica segnala Dia, che trascina la Lazio al successo sull’ex capolista Torino. In attesa del Napoli, ci sono nove squadre in tre punti. In seratail Napoli, invece,si affida più che a Lukaku ai suoi esterni offensivi, Politano e Kvaratskhelia, che segnano le due reti con cui la squadra di Antonio Conte, ora solitaria capolista del campionato, batte per 2-0 un Monza sempre più in crisi, al punto che ora il tecnico Nesta è a rischio. Cinte invece sorride, e rilancia le ambizioni da primato di una squadra, appunto il Napoli, decisa a riscattare la disastrosa annata del dopo scudetto.

La Roma ribalta con grande fatica la gara col Venezia e a decidere e’ il cucciolo della compagnia, Niccolo’ Pisilli. Segna il passo invece la Fiorentina nel derby toscano, ma l’Empoli sta meritatamente nel gruppo d’elite, e’ l’unica imbattuta insieme alla Juve. Sale a centroclassifica il Como superando il Verona con una doppietta di Cutrone e il sigillo di Belotti. Baroni si dimostra maturo per il salto di qualita’ in una squadra di rango. Il ko di Udine e Firenze sono stati metabolizzati dalla Lazio, Castellanos e Dia costituiscono una coppia bene affiatata, con la spinta a sinistra di Nuno Tavares e il peso a centrocampo di Guendouzi.

Dopo le vittorie con Venezia e Verona e’ arrivata una di ben diverso spessore, in casa del Torino di Vanoli, meritata e frutto di gioco di qualita’ e di un amalgama consolidato. Tante occasioni, vantaggio di Guendouzi, Provedel salva su Ilic, nella ripresa incursione vincente di Dia su velo di Zaccagni. Ma il Toro non si arrende: prima Adams e alla fine Coco, dopo il tris di Noslin, rendono ancora piu’ soddisfacente il successo della Lazio, promossa sul campo protagonista della nuova stagione.

Viaggio dall’infermo e ritorno per la Roma, fragile e spaesata nel primo tempo che il Venezia dell’amato ex Di Francesco domina passando in vantaggio con Pohjampalo. Sembra la fotocopia del flop con l’Empoli, che e’ costato il posto a De Rossi. Kone’ non incide, Soule’ gira a vuoto, Dovbyk non trova la porta. Juric, sentendo aria di bufera, richiama Kone’ e l’azzoppato Mancini, inserendo l’effervescente Baldanzi e il sempre piu’ convincente Pisilli che, al terzo tentativo di testa, trova all’Olimpico il gol dei tre punti che sognava da bambino, dopo che la fortuna fa incrociare un tiro di Cristante con una deviazione dell’ottimo Busio per il pareggio. Buono l’approccio dei veneti, veemente la reazione giallorossa, che da’ tempo a Juric per trovare un assetto in una squadra che ancora fa acqua da troppe parti. Impalpabile finora, a parte Dovbyk, il costoso mercato.

Sempre piu’ condizionato dai pareggi il torneo della Fiorentina, che si fa imporre il nulla di fatto dal roccioso Empoli che D’Aversa sta conducendo con perizia senza il suo migliore elemento, Fazzini, vicino al recupero. Kean si impegna molto, Colpani e’ sempre un po’ fumoso mentre Gudmundsson non ha lo stesso impatto della vittoria con la Lazio. Poche emozioni e alla fine l’Empoli difende con cura il pari. Sorride anche il Como di Fabregas che costringe il Verona alla terza sconfitta consecutiva. Paz costruisce e Cutrone conclude nella convincente manovra dei lombardi. Una doppietta dell’attaccante indirizza la sfida, dopo un rigore di Lazovic che la riequilibra per poco. Ma la svolta la fornisce un errore dell’arbitro Giua che da’ il secondo giallo impropriamente a Suslov. Il Como triplica con Belotti, troppo tardi arriva il 3-2 di Lambourde.

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Nuova scossa ai Campi Flegrei, terremoto superficiale avvertito nitidamente dalla popolazione

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Un terremoto di magnitudo 2.3 è stato registrato nella zona dei Campi Flegrei alle ore 5:04 italiane di martedì 6 maggio 2025. L’evento sismico, localizzato dalla Sala Operativa dell’INGV-Osservatorio Vesuviano di Napoli, ha avuto coordinate geografiche 40.8018 di latitudine e 14.1248 di longitudine, con una profondità di appena 4 chilometri.

Proprio la natura estremamente superficiale del sisma ha fatto sì che la scossa venisse percepita chiaramente dalla popolazione, in particolare nei quartieri di Pozzuoli, Bacoli e nell’area occidentale di Napoli, dove il fenomeno ha provocato sveglie improvvise e una diffusa sensazione di allarme.

Non si segnalano al momento danni a persone o cose, ma la scossa è solo l’ultima in ordine di tempo in un’area da mesi interessata da un’intensa attività sismica legata al bradisismo flegreo, che sta tenendo sotto pressione i residenti e le autorità locali.

L’INGV continua a monitorare costantemente l’area, mentre cresce la preoccupazione tra i cittadini per l’evolversi dello sciame sismico e per le possibili implicazioni sulla sicurezza del territorio.

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Il preconclave tra salotti aristocratici e influenze tradizionaliste: la principessa Gloria Thurn und Taxis e i cardinali conservatori

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Nel cuore di Roma, tra palazzi storici e salotti nobiliari, si muovono le trame del preconclave che precede la scelta del prossimo Papa. Lo scenario è quello delle ultime due settimane, descritto con toni suggestivi anche dal Times, che racconta di incontri riservati tra cardinali conservatori e nobildonne devotissime alla tradizione cattolica.

Tra le figure centrali, emerge la principessa Gloria von Thurn und Taxis, definita dall’autorevole quotidiano britannico «ambasciatrice spirituale» dei prelati più conservatori. A confermare questo quadro è il principe Stefano Pignatelli di Cerchiara, discendente diretto di papa Innocenzo XII, che non si dice affatto sorpreso:

«Queste due settimane di preconclave sono state molto intense qui a Roma. Non credo che solo la principessa Gloria abbia ospitato cardinali, sono certo che anche il Circolo della Caccia abbia accolto incontri ad altissimo livello, come vuole la tradizione romana».

Il salotto romano dei conservatori

Secondo il Times, due tra i più influenti esponenti dell’ala conservatrice del Collegio cardinalizio — Raymond Burke e Gerhard Müller — sono assidui frequentatori del palazzo romano della principessa Gloria, a due passi da piazza di Spagna. E in effetti, racconta Pignatelli, la nobildonna tedesca è da tempo molto vicina al cardinale Müller, già vescovo di Ratisbona, città dove la famiglia Thurn und Taxis ha ancora oggi il castello di famiglia.

Devota alla liturgia in latino e rigida nei principi morali, Gloria è stata anche intima di papa Benedetto XVI, che frequentava sin da quando era ancora il cardinale Ratzinger. Dopo la sua morte, l’appartamento accanto a Porta Sant’Anna — già abitato da Ratzinger — è stato assegnato proprio a Müller.

«Non escludo che la principessa sia tornata a farsi vedere da quelle parti — osserva con fine ironia il principe Pignatelli — ricambiando così le visite del cardinale alla sua dimora».

La “principessa punk” diventata paladina del tradizionalismo

Gloria von Thurn und Taxis, oggi 65enne, un tempo era conosciuta come la “principessa punk” per i suoi look eccentrici e i capelli colorati sfoggiati persino a corte. Ma oggi è diventata una delle voci più forti della nobiltà cattolica ultraconservatrice. Insieme ad Alessandra Borghese, nipote di papa Paolo V, è stata tra le consigliere estetiche del papa emerito Ratzinger: si devono a loro le celeberrime babbucce rosse e le pellicce di ermellino che tanto fecero discutere in Vaticano.

Le radici nobili e il confronto con Francesco

Il principe Pignatelli, discendente di Innocenzo XII, tiene a precisare che il suo antenato non avrebbe fatto parte di questo fronte:

«Innocenzo XII diceva che i poveri erano i suoi veri nipoti. Su questo era molto più vicino a papa Francesco che a Ratzinger».

Nel frattempo, il Conclave si avvicina e gli equilibri si giocano anche lontano dalla Cappella Sistina, tra incontri informali, ricevimenti riservati e influenze trasversali. Un rituale antico quanto il papato stesso, che a ogni successione si ripete, anche nei salotti aristocratici del centro di Roma.

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Tentato omicidio a bottigliate, Cassazione annulla e rinvia

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La Cassazione ha annullato la condanna per tentato omicidio inflitta in primo e secondo grado a due dei quattro fratelli che per una banale lite condominiale, in un parco di edilizia popolare a Casoria, in provincia di Napoli, aggredirono, ferendola alla testa con una bottiglia, una donna di 61 anni, con problemi cardiaci.

Gli ermellini hanno rinviato la decisione su questo capo d’accusa contestato a Ciro e Valerio Uccello (difesi dagli avvocati Sergio Pisani e Giovanni Rendina) ad un’altra sezione della Corte di Appello di Napoli. I due fratelli che si sono visti annullare la condanna sono detenuti da quattro anni per tentato omicidio.

I quattro fratelli di 27, 29, 21 e 22 anni presidenti a Casoria vennero arrestati dai carabinieri per i reati di tentato omicidio, lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e danneggiamento. I quattro, tra l’altro, avevano occupato insieme ai genitori un alloggio di edilizia popolare in via Giovanni Pascoli ad Arpino, frazione del Comune di Casoria, ma per questo capo d’accusa sono stati assolti. Confemata invece la decisione per lesioni e danneggiamento.

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