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Spagna-Germania, il primo quarto tra le grandi d’Europa

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Germania-Spagna, ovvero una finale anticipata tra i padroni di casa a Euro 2024 e la squadra che ha fatto vedere il calcio migliore dimostrando fino a questo punto di essere la più forte del torneo. A giocare a parole il primo quarto di finale degli Europei di calcio, domani alle 18:00, è l’allenatore dei tedeschi, Julian Nagelsmann nella conferenza stampa della vigilia: “La mia attenzione è meno su Yamal e più su Jamal (Musiala, ndr). Esistono molti buoni approcci per difendere contro chi fa molto possesso palla, ma vogliamo anche avere noi stessi la sfera: è sempre più piacevole ed è anche l’idea per domani.

Non riusciremo a farlo per 90 minuti magari, ci saranno momenti in cui vorremo attaccare e rendere loro la vita difficile, altri in cui difendere”. Riguardo alla prospettiva dei rigori poi, il selezionatore della Germania ha le idee chiare: “Abbiamo una lista in testa. È importante che i giocatori però pensino al campo. Puoi anche decidere una partita prima dei calci di rigore, poi ovviamente abbiamo un metodo per valutare in modo affidabile come i giocatori hanno tirato i rigori a livello di club. Abbiamo molti più giocatori adatti a farlo rispetto a chi ne ha troppo pochi”. A parlare di Germania-Spagna insieme a Nagelsmann c’è anche İlkay Gundogan del Manchester City, a cui viene chiesto se questa Spagna giochi come quella il suo club: “Non credo. Anche il ruolo di Rodri è leggermente diverso. Devi sempre adattare qualcosa, cambiare, ci sono sempre differenze tra quello che fai in Nazionale ed a livello di club. Gli allenatori sono diversi e hanno visioni diverse del calcio. D’ora in poi ogni partita sarà una finale, non per niente si chiamerà quarti di “finale”. Entrambe le squadre giocheranno come se fosse la finale”.

Per il selezionatore della Spagna Luis de la Fuente “sarà una partita alla pari. Poteva essere la finale degli Europei, ma penso che sarà una partita equilibrata a livello calcistico. La Germania inizia sempre le gare in un modo davvero potente, quindi ovviamente proveremo a contrastarlo. Cercheremo di prendere l’iniziativa e dare il massimo dal primo minuto. La forza di una squadra sta nel fare bene il proprio lavoro. Non possiamo pensare che la Germania fallisca, dobbiamo fare il nostro dovere, Sono d’accordo con Nagelsmann che il pareggio è al 50% e che questa è come una finale”. A chiudere a vigilia di Germania-Spagna ci pensa Dani Carvajal: “Mandare Kroos in pensione? Vogliamo solo battere la Germania, il che significa che Toni si ritirerà”.

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Inter, vittoria di misura e testa al Barcellona: 1-0 contro il Verona con il rigore di Asllani

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Una vittoria preziosa, ottenuta con pragmatismo e ampio turnover: l’Inter supera il Verona per 1-0 a San Siro grazie a un rigore trasformato da Asllani e può ora concentrarsi con serenità sulla sfida decisiva contro il Barcellona.

Simone Inzaghi, squalificato e sostituito in panchina da Massimiliano Farris, rivoluziona la formazione rispetto alla gara europea: l’unico titolare confermato è Bisseck. Con lui in difesa De Vrij e Carlos Augusto, mentre sugli esterni agiscono Darmian e Zalewski. In mezzo al campo, Asllani in regia, affiancato da Frattesi e Zielinski. In avanti, spazio a Correa e Arnautovic.

L’inizio è tutto nerazzurro. Carlos è tra i più ispirati e già al quinto minuto propizia l’episodio chiave: imbucata per Arnautovic e fallo di mano netto di Valentini in area. L’arbitro Manganiello, dopo revisione al VAR, assegna il rigore. Dal dischetto si presenta Asllani: esecuzione impeccabile e primo gol in campionato per il centrocampista albanese, che spiazza Montipò e firma l’1-0.

Il Verona fatica a reagire. Il 5-3-1-1 di Zanetti punta sulla densità e sul gioco sporco, ma l’Inter controlla senza affanni. Zalewski è particolarmente attivo sulla sinistra, mentre l’unica vera occasione per gli ospiti è un destro potente di Sarr, respinto con attenzione da Martinez. L’illusione del raddoppio arriva ancora da Asllani, ma il suo tiro colpisce solo l’esterno della rete.

Nella ripresa, il copione non cambia subito: il Verona prova timidamente ad alzare il baricentro, ma l’Inter gestisce il possesso senza forzare. L’ingresso di Dimarco e Mkhitaryan prima, poi di Taremi e Acerbi, porta forze fresche, ma l’atteggiamento rimane conservativo. I nerazzurri badano a contenere, Martinez si fa spesso coinvolgere nel giro palla per addormentare il ritmo e spegnere le iniziative dell’Hellas.

Nel finale qualche brivido, ma nessun vero pericolo per la porta nerazzurra. L’Inter archivia la pratica con un 1-0 di sostanza, senza entusiasmi ma con pieno controllo. Tre punti pesanti in ottica campionato e una spinta in più verso l’attesissimo ritorno con il Barcellona. Ora, sì, la testa può andare tutta lì.

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Tennis: Sabalenka batte Gauff e vince Masters 1000 Madrid

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Aryna Sabalenka trionfa a Madrid superando nella finale del Masters 1000 Coco Gauff per 6-3 7-6 in un’ora e 39 minuti di gioco. Per la Sabalenka, n.1 della Wta, è il terzo titolo a Madrid dopo il successo del 2021 su Ashleigh Barty e quello del 2023 su Iga Swiatek, e anche il terzo titolo dell’anno dopo le vittorie a Brisbane e Miami. Complessivamente è il 20esimo titolo della carriera.

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Raspadori, il goleador dai gol pesanti: calmi e gesso, dobbiamo lavorare ancora

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“Penso che di pezzettini ne abbiamo costruiti tanti durante l’anno, siamo alla fine, mancano tre partite, ma dobbiamo pensare solo alla prossima, quella che viene è la più importante. Penso che ci siano dei gol che vengono ricordati, ma quello che rimane a noi è quello che c’è dietro, il lavoro quotidiano per poter vincere queste partite. Siamo riusciti a portarla a casa, non è mai scontato”. Lo ha dichiarato l’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori ai microfoni di Dazn dopo il match vinto 1-0 contro il Lecce. “La partita è stata molto difficile, avevamo pressione, l’importante è avere vinto, dobbiamo continuare così. Clean sheet? Parte dagli attaccanti, quando loro fanno bene è più facile anche per noi”, ha aggiunto Amir Rrahmani.

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