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Sinner doma Rune, va in semifinale a Montecarlo e resta n.2

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Più forte anche delle provocazioni.Jannik Sinner si conferma tra i migliori quattro del ‘Rolex Monte-Carlo Masters’, terzo ‘1000’ stagionale, dotato di un montepremi di 5.950.575 di euro, che sta entrando nel vivo sulla terra rossa del Country Club di Monte-Carlo, nel Principato di Monaco. Il 22enne di Sesto Pusteria, n.2 del ranking e del seeding, si qualifica per le semifinali battendo l’ostico danese Holger Rune, n.7 del ranking e del seeding, in tre set con il punteggio di 6-4, 6-7 (6), 6-3 in 2 ore e 40 minuti. L’azzurro si prende così la rivincita della sconfitta in semifinale dello scorso anno chiudendo al terzo match point dopo i due falliti nel secondo set. “E’ stata una partita difficile, con alti e bassi. Ho avuto due match point nel secondo set e può succedere. Sono stato bravo a rimanere molto concentrato su me stesso”, ha commentato a caldo Sinner.

Il campione degli Australian Open diventa l’unico giocatore capace di arrivare in semifinale in tutti i primi tre Masters 1000 della stagione, per lui è la 25esima partita vinta sulle 26 giocate in questo inizio di stagione, l’ottava semifinale in un Masters 1000 e soprattutto resta matematicamente numero 2 del mondo.In semifinale Sinner affronterà il greco Stefanos Tsitsipas, che in precedenza ha battuto in due set il russo Karen Khachanov, numero 17, con il punteggio di 6-4, 6-2. Rune ci prova a far qualcosa di speciale, anche solo per restare in partita, così parte aggressivo nel primo set ed è il primo a conquistare una palla break in avvio.

Sinner si salva e poi è lui a strappare il servizio al danese nel game successivo chiudendo il set.Nella seconda frazione Sinner sembra poter prendere il largo in qualsiasi momento, ma spreca ben 6 palle break in due game diversi. Il match si scalda sul 5-5 pari quando il solito provocatore Rune litiga prima con il giudice di sedia e poi con il giudice arbitro per un warning ricevuto dopo aver violato il tempo per servire e aver discusso con il pubblico. Rune, non nuovo a scenate del genere, dopo aver discusso con l’arbitro di sedia si è andato a sedere aspettando l’arrivo del giudice arbitro che alla fine lo ha fatto calmare e tornare a giocare confermando però il warning. Intanto sulle tribune piene di tifosi italiani è scattata la protesta nei confronti del danese, che con un gesto offensivo aveva ‘zittito’ il pubblico.Sinner, che sembra impassibile, in realtà finisce per pagare la sceneggiata del danese e nel tie-break finisce per soccombere dopo due match point mancati.

Nel terzo, set, Sinner ritrova la lucidità necessaria e dopo aver strappato il servizio a Rune al settimo gioco chiude al terzo match point utile. “C’è voluto molto oggi, non è mai facile contro Rune soprattutto in queste occasioni. So che lui può creare un po’ di caos come l’anno scorso ma fa parte del processo di apprendimento e sono contento per oggi perchè era una partita difficile. Ho pensato solo al gioco e meno al resto”, ha aggiunto Sinner. “Sono molto contento di aver vinto, è stata una partita molto fisica e le sensazioni sono migliori in vista della gara di domani. Tsitsipas sta giocando molto bene, vedremo come mi riposo in vista di domani”, ha concluso Sinner.Finisce nei quarti di finale, invece, la corsa di Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel tabellone del doppio. I due azzurri, dopo essersi sbarazzati all’esordio del francese Rinderknech e del monegasco Vacherot, in tabellone grazie ad una wild card ed essersi ripetuti contro gli argentini Gonzalez e Molteni, ottavi favoriti del seeding, hanno ceduto per 6-3, 7-6(4), in un’ora e 24 minuti di partita, alla coppia formata dal salvadoregno Marcelo Arevalo e dal croato Mate Pavic, protagonisti nel turno precedente dell’eliminazione dell’indiano Rohan Bopanna e dell’australiano Matthew Ebden, primi favoriti del seeding.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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Jacobs a caccia del bis ai Giochi: voglio un altro oro

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E’ un Marcell Jacobs diverso quello rientrato a Roma dopo il trasferimento in Florida, più precisamente a Jacksonville. Più tranquillo, rilassato e sicuro delle sue capacità. “Ho stravolto la mia vita per ritrovare quelle sensazioni che mi mancavano. Avevo paura di andare dall’altra parte del mondo, ma era un passaggio necessario, dovevo rimettermi in gioco”, racconta l’oro olimpico di Tokyo dopo due ore di test e con l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI in uno Stadio dei Marmi tirato a lucido in vista degli europei di atletica che ci saranno tra meno di un mese a Roma. Saranno l’antipasto dei Giochi di Parigi dove l’obiettivo, nemmeno a dirlo, sarà quello di bissare il successo di tre anni fa in Giappone.

“Devo dire che è tanta la responsabilità di arrivare da campione in carica, ma darò il massimo di me stesso. Solo due atleti hanno vinto due ori consecutivi nei 100 e lavoro per quello, non mi nascondo”, le parole di un Marcell più consapevole. “Quando vinci un’Olimpiade hai tante aspettative, dopo l’oro avrei dovuto lavorare di più a livello mentale di quanto non facessi già prima – ha proseguito – Un po’ mi sono perso invece. Ma ora voglio riconquistare quel titolo. Mi sento bene, sono pronto”. Avversari avvisati anche se “in questo momento nessuno ha corso veramente forte, non c’è un vero numero uno per dire che a Parigi vincerà sicuramente. Tutti stanno lavorando al massimo per arrivare al top lì”, ha assicurato Jacobs, la cui stagione sta per entrare nel vivo.

Si comincia sabato a Roma con lo Sprint Festival, poi appuntamento al meeting di Ostrava e nella tappa di Diamond League di Oslo, prima di fare ritorno da campione in carica a Roma in occasione degli Europei. Un’estate che culminerà, come detto, con l’Olimpiade dove il portabandiera sarà Gimbo Tamberi. “E chi meglio di lui per quello che rappresenta come capitano e per i risultati ottenuti – ha detto Jacobs -. Io vorrà dire che mi metterò in lizza per le prossime Olimpiadi”. Nel frattempo la testa è tutta a Parigi con la preparazione di questi ultimi 72 giorni che sarà in Europa. Rientrando nella Capitale, infatti, è passato anche da Desenzano a salutare la mamma, mentre ieri e oggi ha svolto test con l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI . Andature e sprint con sovraccarico, poi esercizi di ipervelocità trainata. Tutto finalizzato per eguagliare quel 9’80” che nel 2021 è valso un oro a Tokyo. “Ma non mi accontento di quel personale, non mi sono posto limiti e voglio ancora migliorarmi, lavoro per quello”, ha assicurato Jacobs che agli avversari per ora non pensa.

“In questi mesi mi sono focalizzato solo su me stesso, può esserci chiunque in gara, ma io sono concentrato solo su di me”, ha concluso il centometrista azzurro prima di lasciare lo Stadio dei Marmi che ritroverà tra neanche 72 ore per la sua prima gara italiana della stagione.

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Gasperini carica l’Atalanta: vogliamo battere la Juve e alzare la Coppa

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La Coppa Italia, per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, rappresenta il primo match point per rendere la stagione indimenticabile. Alla sesta partecipazione, infatti, la Dea ha l’occasione per portare a casa il trofeo nazionale per la seconda volta nella sua storia; dopo la prima, datata 1963, per i nerazzurri sono arrivate quattro sconfitte all’ultimo atto. Una maledizione che il tecnico vuole interrompere: “Ho sempre pensato che la Coppa Italia fosse l’unico trofeo possibile per l’Atalanta in quanto Champions e scudetto erano troppo distanti. E’ la terza finale in cinque anni; le altre non sono andate bene ma noi siamo testardi. Ora abbiamo tutta l’intenzione di riuscire a vincere la finale”, le parole del tecnico.

Una sfida, per l’Atalanta, per dimostrare la propria forza, frutto di un percorso iniziato da lontano e ora maturo per raccogliere i frutti del duro lavoro. Anche se Gasperini rifiuta il ruolo di favorita tanto da sottolineare come questo “ha sempre contato poco. Spero che arriveremo alla Juventus con lo stesso spirito mostrato con la Roma; se sapremo metterlo in campo avremo più chance. Ma la Juventus rimane una squadra indubbiamente forte”, prosegue il tecnico. A pesare, però, sarà l’assenza di Gianluca Scamacca, ammonito nella semifinale di ritorno e squalificato per l’atto finale: “Tatticamente l’assenza di Scamacca ci costringerà a trovare altre situazioni e mi dispiace per lui che è stato privato di una finale. Forse dovremmo pensare di adeguarci a quello che succede in Europa. Le ammonizioni, almeno nelle semifinali si azzerano perché così diventa un peccato in quanto nelle finali ci devono essere sempre i giocatori migliori”.

Gasperini, nonostante le assenze, è convinto della sua squadra perché “le partite in campo internazionale ci ha dato forza, anche la partita con la Roma ci ha aiutato. Aver giocato tanto ci ha tolto qualcosa, ma ce ne ha date altre molto positive. Merito ai giocatori che hanno dato tutto e hanno avuto la forza mentale facendo una stagione incredibile”. Il tecnico, poi, si concentra per un attimo al futuro, lasciandosi andare a una previsione sulla squadra che “è giovane e potrà diventare ancora più forte nei prossimi anni se saprà crescere e migliorarsi”. Proprio per questo mettere in bacheca il trofeo può essere il primo passo per aprire un ciclo in una stagione che ha vissuto la sua svolta con la partita di Liverpool, almeno in “Europa League. Abbiamo sempre avuto percorsi differenziati, abbiamo sempre cercato di giocare al massimo ogni competizione. La svolta di Coppa Italia, ad esempio, è stata quella contro il Milan”, sottolinea ancora.

Prima di chiudere con un pensiero sulla città di Bergamo che vive “un momento di fibrillazione sportiva, un momento fantastico. A volte si vincono coppe o scudetti che quasi non si festeggiano e invece questo rimarrà per sempre legato alla storia di Bergamo e faremo di tutto per portarla a casa”. Proprio per questo, Gasperini, schiererà la formazione migliore. Al netto dell’assenza di Scamacca, squalificato, il tecnico nerazzurro punterà sul blocco dei titolari con De Ketelaere, reduce dalla doppietta contro la Roma, al posto del romano. Servirà la migliore Atalanta per battere la Juventus, ma Gasperini è convinto che, stavolta, possa essere quella buona per alzare la Coppa Italia al cielo di Roma.

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