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Allegri e il rush finale con la Juve: 40 giorni con passione

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Questa volta il derby della Mole non vale soltanto tre punti, ma addirittura un po’ di quei 100 milioni che sono la differenza “tra stare dentro o fuori dalla Champions League”, è il conto fatto da Massimiliano Allegri alla vigilia della sentitissima sfida tra il Toro e la sua Juve. La corsa alle big d’Europa non finirà di certo con la stracittadina, ma certamente i bianconeri cominciano ad intravedere il traguardo: “Ci mancano sette partite di campionato oltre alla semifinale di ritorno di coppa Italia, dobbiamo vivere questi 40 giorni con passione e con la voglia di centrare gli obiettivi” la richiesta del tecnico ai suoi giocatori. E per il futuro si vedrà, anche perché John Elkann non lo ha nominato nella lettera agli azionisti Exor: “L’ingegnere ha detto parole importanti, ha sottolineato il lavoro cominciato tre anni fa con la Next Gen che noi abbiamo fatto inserendo tanti giovani per dare sostenibilità economico al club – commenta l’allenatore – e ora proseguirà con il responsabile che è Cristiano Giuntoli”.

Che siano un preludio all’addio o meno resta ancora un enigma, ma c’è la possibilità che quello di domani alle 18 all’Olimpico Grande Torino sia l’ultimo derby della Mole di Allegri sulla panchina bianconera: “In realtà non ho pensato a questo, bensì a quanto sia speciale per i tifosi e a quanto sia importante per noi e per il Toro – la sua risposta – perché ci sono punti pesanti per la nostra corsa alla Champions e per l’obiettivo dei granata che è l’Europa: per il futuro la società sceglierà al meglio come sempre, adesso la cosa migliore è unire le forze”. Anche perché Allegri se ne intende di stracittadine: da una parte è l’unico ad aver perso contro i granata dal 1995 ad oggi con il 2-1 del 26 aprile 2015, ma dall’altra ha trionfato in 13 occasioni e con il 2-0 dell’andata ha agganciato Giovanni Trapattoni al primo posto.

Di conseguenza, in caso di nuovo successo diventerebbe l’allenatore della Juve ad aver battuto più volte il Toro nei derby della Mole: “Ma i granata danno sempre grande pressione e giocano uomo contro uomo a tutto campo, Juric è un bravo allenatore e sarà una partita difficile – le insidie sottolineate dal toscano – anche perché hanno ottimi numeri difensivi: hanno la quarta retroguardia meno battuta del campionato, in casa hanno subito soltanto dieci gol e in generale hanno collezionato 15 clean sheet, vuol dire che in una gara su due non prendono reti”. Alla Continassa, però, si è potuta provare la miglior Juve possibile, anche perché l’unico indisponibile è Milik: “Ho ancora due dubbi di formazione, non ho fatto tutte le scelte – ammette Allegri sull’undici da schierare all’OIimpico Grande Torino – e i ballottaggi sono Cambiaso-Weah e Kostic-Iling Junior”. In attacco, invece, sono sicuri di partire dal primo minuto Vlahovic e Chiesa: entrambi sono rimasti a secco nella sfida da ex contro la Fiorentina, ora vogliono l’acuto in un derby. Il serbo ci è riuscito solo una volta ma ha firmato i tre punti del 15 ottobre 2022, l’azzurro ha fatto male ai granata nella stracittadina del 2020/2022 finita 2-2 e con una doppietta a gennaio 2019 ma in coppa Italia e ancora ai tempi viola.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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