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De Laurentiis, non abdico a idea stadio, vedrò Fitto e Manfredi

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“Non ho abdicato. Ho un appuntamento col ministro Fitto che convocherà il dottor Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia, e il sindaco di Napoli per approfondire il discorso sullo stadio”. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis torna a parlare di Stadio. E lo fa a Radio NapoliCentrale, dove spiega le sue delle idee per lo stadio nuovo di Napoli in prospettiva degli Europei 2032. “Se tutti si sono messi in testa – ha detto – di penalizzare il calcio a Napoli e di volerlo spedire a 30-40-50 km dalla città, me ne dovrò fare una ragione. Afragola? La legge, per poter ottemperare alle mancanze di bilancio di un club, lascia liberi di poter costruire del commerciale al fine di poter ammortizzare i costi di costruzione e di gestione di un impianto sportivo. Una mossa estremamente intelligente. Se uno stadio – e relativo centro commerciale – deve lavorare 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, spostandolo fuori dall’area più importante, urbanisticamente parlando, non credo che potrà contare su un’utilizzabilità 7 su 7. Se uno non si rende conto di questo allora si tira indietro e sapete che c’è di nuovo? Se volete che dopo i 20 anni seminati che hanno trasformato Napoli in un simbolo di realizzabilità nel mondo e se volete piangervi addosso, senza essere positivi nella città più bella del mondo, se gli ostacoli diventano punitivi, allora ne prendo atto”.

“Mi sembra molto strano che il sindaco, una persona estremamente preparata e intelligente, continui a parlare del Maradona e dica di aspettare una mia proposta. In realtà, l’ho avvisato che il Maradona non potrà essere oggetto di interesse del Calcio Napoli, per il futuro, perché con l’architetto Zavanella e alcuni ingegneri abbiamo fatto un approfondimento totale, anche con dei sopralluoghi. Per poter realizzare le modifiche occorrenti bisognerebbe costruire uno stadio nello stadio”. Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che è intervenuto oggi a Radio Napoli Centrale.

“Qualsiasi tipo di operazione – ha detto De Laurentiis – si dovesse portare avanti al Maradona, il Napoli dovrebbe giocare alcuni anni fuori. Con tutto il rispetto che ho per Avellino, Benevento, che hanno stadi molto belli, ma molto inferiori alle necessità numeriche del Napoli e del fatto che giocheremo, mi auguro anche la prossima stagione e le ulteriori stagioni che verranno, in Europa, il problema non si pone. Non possiamo perdere tre anni giocando in stadi che ci creerebbero una minusvalenza di oltre cento milioni, a livello di incassi”.

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La Juventus esonera Allegri per comportamenti non compatibili

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“La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegridall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile”. È quanto si legge in una nota della società. “L’esonero – prosegue il club – fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta”.

“Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime tre stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia la società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri” conclude la società bianconera nel comunicato.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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