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La Lazio vince al 93′, Tudor affonda la Juve

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La prima di Igor Tudor da tecnico biancoceleste è una vittoria fortemente voluta, costruita sull’entusiasmo che esplode al 93′, quando la capocciata di Marusic spedisce l’ultimo pallone alle spalle di Szczesny, affondando la Juve sempre piu’ in crisi. Fa rumore l’1-0 della Lazio che si rialza dopo l’addio di Sarri, ma ne fa ancora di piu’ la caduta della squadra di Allegri, che ha ottenuto una sola vittoria nelle ultime nove partite. Contro la ‘sua’ Juventus il tecnico croato aveva chiesto aggressività ed è stato accontentato, pur in una partita molto tattica, vissuta in trincea dai bianconeri per lunghi tratti del primo tempo, mentre nella ripresa sono riusciti ad essere più solidi, dopo alcuni aggiustamenti apportati da Massimiliano Allegri.

Restano i numeri, però, a condannare la Vecchia Signora: 7 punti nelle ultime 9 gare sono un bilancio da squadra che rischia la retrocessione, non che punta alla Champions. La Lazio ritrova il successo dopo tre ko consecutivi, scavalca il Napoli e può ancora credere in un posto in Europa. Luis Alberto parte in panchina, con Castellanos preferito a Immobile come unica punta. A centrocampo ripescato Kamada in mediana. Tra le riserve si accomoda Guendouzi, uno degli uomini più impiegati da Maurizio Sarri. Allegri sostituisce lo squalificato Vlahovic con Kean, supportato da Chiesa e Cambiaso. Difesa a quattro col ritorno di De Sciglio a 11 mesi dall’infortunio. La Lazio porta il pressing alto simultaneamente con diversi giocatori. La Juventus risponde con la stessa arma ed al 10′ crea la prima chance gol: punizione battuta da Chiesa sul secondo palo per Bremer, che stacca bene ma di testa manda fuori. Dopo sette minuti di schermaglie senza particolari sussulti, è la Lazio ad un passo dal vantaggio. La girata rasoterra di Castellanos su un pallone vagante sfiora il palo alla sinistra di Szczesny.

Poi una imbucata geniale di Felipe Anderson mette di nuovo l’argentino davanti alla porta bianconera, ma la sua conclusione è fuori. La pressione laziale, unita ad un eccesso di confidenza di Szczesny, mette Kamada in condizione di calciare a porta vuota, ma il giapponese perde l’attimo. La Juventus ora è in affanno e il primo giallo lo prende Allegri, per proteste. La mancanza di Vlahovic si sente, Chiesa e Cambiaso non incidono e la gestione del pallone è faticosa. Nel finale di tempo Chiesa impegna comunque due volte Mandas: al 41′, imbeccato da Rabiot, con un tiro deviato in angolo; al 43′ con un destro centrale, che il portiere greco blocca. Allegri cambia in avvio di ripresa, tornando al 3-5-2 per dare più ampiezza alla manovra del centrocampo: fuori Miretti e De Sciglio, spazio a McKennie e Iling jr. La Lazio, con pazienza, riprende a far girare palla, ma la Juve appare più spigliata ed al 7′ Mandas deve respingere il destro al volo di Cambiaso. Al 12′ è Tudor ad immettere forze fresche, con Immobile e Isaksen al posto di Castellanos e Pedro. Allegri si sgola per spingere i suoi ad avanzare ed inserisce Weah, fuori Cambiaso.

Con il ritorno all’assetto tattico conosciuto, i bianconeri appaiono più solidi. Al 23′ esce Chiesa, dopo una partita con più ombre che luci, ed entra Yldiz. La giocata di Immobile manda Marusic alla conclusione pericolosa, ma la deviazione di Bremer è provvidenziale. Ora la partita è aperta ad ogni risultato, anche perché le squadre cominciano a sentire la fatica e tendono ad allungarsi. Saluta anche Kean (dentro Sekulov), mentre nella Lazio prima Vecino e Guendouzi sostituiscono Cataldi e Kamada, quindi Luis Alberto prende il posto di Zaccagni. E proprio lo spagnolo è subito pericolosissimo. Il suo destro esce di poco, con deviazione di Rugani non vista dall’arbitro Colombo. Lo 0-0 sembra scritto, ma all’ultimo respiro l’Olimpico può gioire. Guendouzi vede l’inserimento di Marusic sul secondo palo. Sekulov lo perde e la partita trova il suo padrone.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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