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Economia

Alfa Romeo rilancia Cassino con nuove Stelvio e Giulia

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L’Alfa Romeo – brand di Stellantis – delinea il suo futuro e rilancia lo stabilimento italiano di Cassino, in provincia di Frosinone. Nella galassia Agnelli corre, intanto, il titolo di Iveco Group, controllata da Exor, che ha raggiunto un massimo di 12,6 euro a Piazza Affari e ha concluso in aumento del 2,5% a quota 12,2 euro dopo i rumor su un interesse di Leonardo per la divisione dei veicoli militari. Ci sarebbero stati alcuni colloqui negli ultimi sei mesi e il valore dell’operazione si aggirerebbe attorno ai 750 milioni, ma non ci sono commenti ufficiali. Il primo ad arrivare sarà il crossover elettrico e ibrido Milano, che sarà presentato nel capoluogo lombardo il 10 aprile, e segna l’entrata della casa di Arese tra le elettriche pure. Dal prossimo anno sono previsti altri modelli importanti, uno all’anno: la Nuova Stelvio nel 2025 e la Nuova Giulia nel 2026, entrambe concepite, disegnate e prodotte in Italia, a Cassino, sfruttando le competenze e l’esperienza del team italiano e del Centro Stile. “Una storia tutta italiana” sottolinea l’amministratore delegato Jean-Philippe Imparato che parla di Giulia e Stelvio come “due autentici gioielli italiani che saranno esportati in tutto il mondo e affermeranno Alfa Romeo come il marchio premium globale di Stellantis”.

“La Stelvio sarà la prima vettura tra i brand europei di Stellantis a essere prodotta sulla nuova piattaforma Stla Large che sarà solo a Cassino. L’Italia sarà l’unico paese in Europa a produrre vetture su entrambe le piattaforme Stla Large e Stla Medium” spiega Imparato. La piattaforma Stla Large – osserva – è in grado di supportare molteplici sistemi di propulsione. La Nuova Stelvio sarà la prima vettura a impiegare la tecnologia 800 Volt in abbinamento alla nuova piattaforma Stla Large. La flessibilità della piattaforma Stla Large offre agli ingegneri e ai designers la possibilità di definire il passo, la lunghezza complessiva, la larghezza e le altezze totale e da terra. Gli ingegneri Alfa Romeo hanno modulato le dimensioni chiave, come la distanza tra il centro delle ruote anteriori e i piedi del guidatore, gli sbalzi anteriore e posteriore e il pavimento, per perfezionare le capacità e le prestazioni dei veicoli. “Si tratta di una parziale buona notizia che conferma quanto emerso in questi mesi nel lungo confronto con il gruppo Stellantis” commenta Giuseppe Massafra, segretario interprovinciale della Cgil di Frosinone e Latina.

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Françoise Bettencourt Meyers lascia il consiglio di L’Oréal

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Dopo quasi 30 anni, Françoise Bettencourt Meyers (foto Imagoeconomica) lascia il consiglio di amministrazione di L’Oréal, pur mantenendo la presidenza della holding familiare Tethys, primo azionista del gruppo. Al suo posto nel board entrerà un altro rappresentante di Tethys, mentre il ruolo di vicepresidente sarà assunto dal figlio Jean-Victor Meyers, 38 anni. Françoise Bettencourt Meyers, 71 anni, è l’unica erede diretta del fondatore di L’Oréal, Eugène Schueller.

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Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

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Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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Economia

Wsj, Trump verso un alleggerimento dei dazi sulle auto

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Donald Trump intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino ad altre tariffe dazi da lui imposte e alleggerendo alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati per la produzione di veicoli negli Usa. Lo scrive il Wall Street Journal citano una persona a conoscenza del dossier. In base a questa mossa, le case automobilistiche che pagano i dazi di settore non saranno soggette anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio. La decisione sarebbe retroattiva, hanno affermato le fonti, il che significa che le case auto potrebbero essere rimborsate per tali tariffe già pagate.

Il dazio del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrato in vigore all’inizio di questo mese. L’amministrazione Usa, sempre secondo il Wsj, modificherà anche i dazi sui ricambi delle auto estere – previsti al 25% e in vigore dal 3 maggio -, consentendo alle case automobilistiche di ottenere un rimborso per tali dazi fino a un importo pari al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti per un anno. Il rimborso scenderebbe al 2,75% del valore dell’auto nel secondo anno, per poi essere gradualmente eliminato del tutto. Si prevede che Trump adotti queste misure in vista di un viaggio in Michigan per un comizio alla periferia di Detroit martedì sera, in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Le misure mirano a dare alle case automobilistiche il tempo di riportare le catene di approvvigionamento dei componenti negli Usa e rappresenterebbero probabilmente un significativo impulso per le case automobilistiche nel breve termine, ha affermato una fonte a conoscenza della decisione. Le case auto dovranno presentare domanda di rimborso al governo, ma non è immediatamente chiaro da dove arriveranno questi fondi.

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