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Cronache

Picchia moglie nel paese di Giulia, giovani la salvano

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Picchia la moglie in strada, ma viene fermato dall’intervento di alcuni giovani che, fornendo poi la targa ai carabinieri, permettono di rintracciare l’uomo, un 71enne, nella sua abitazione e di farlo arrestare. E’ accaduto ieri sera, nel giorno della ricorrenza della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a Tombelle di Vigonovo, lo stesso Comune di Giulia Cecchettin uccisa l’11 novembre dall’ex fidanzato, Filippo Turetta, ora in carcere. Determinante l’intervento di alcuni giovani che mentre camminavano lungo una strada tra la chiesa e il patronato hanno assistito all’aggressione.

Un uomo stava dando in escandescenze insultando e minacciando una donna anziana colpendola poi a calci. I ragazzi sono andati in soccorso dell’anziana, riuscendo a fermare l’aggressione del 71ennne. Si sono quindi assicurati che la donna stesse bene, consigliandole poi di non salire in macchina con lui, ma la donna, succube dell’uomo, ha minimizzato la cosa e, remissiva, è salita a bordo. I giovani, a quel punto, hanno scattato la foto all’auto e chiamando il 112, inviando la targa alla centrale operativa. E’ scattata la ricerca nella zona da parte delle pattuglie dell’Arma, rintracciando l’auto, sempre in movimento, dopo tre ore nella casa dell’uomo, a Legnaro. I militari hanno suonato al citofono dell’abitazione , ma non hanno ricevuto risposta.

Il 71enne è stato poi contattato anche al cellulare senza esito. Sul posto sono fatte arrivare altre pattuglie e i vigili del fuoco, temendo per la sorte della donna. Ricontattato l’uomo attraverso una finestra al piano terra dell’abitazione, in forte stato di agitazione, ha urlato di andare via senza dare informazioni sullo stato della moglie a cui impediva di rispondere sia al telefono che al citofono. Solo dopo una lunga trattativa, l’esagitato ha lasciato uscire la donna a cui è stato dato immediato soccorso. Dopo altre ore di dialogo e mediazione, alle prime ore di oggi il 71enne è stato convinto ad uscire di casa.

Accompagnato in caserma a Legnaro, è stato arrestato e accompagnato nella casa circondariale di Padova a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dagli accertamenti, è emerso che da circa un anno l’uomo maltrattava la moglie con reiterate offese, minacce e percosse tanto da causarle un perdurante stato di apprensione. A salvarla sono stati un gruppo di ragazzi nel paese di Giulia, morta per femminicidio.

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Cronache

Travolto e ucciso da un’auto pirata

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Sono in corso le indagini dei carabinieri per risalire al conducente dell’auto pirata che questa notte ha travolto e ucciso un uomo di 57 anni a Carpaneto, in provincia di Piacenza. L’uomo, come spiega il quotidiano online Il Piacenza, è stato trovato riverso a terra in fin di vita poco prima di mezzanotte da un passante, a pochi metri dalla sua abitazione. Trasportato di urgenza all’ospedale di Piacenza è morto nel corso della notte a causa dei traumi. Stanno indagando i carabinieri che sono intervenuti.

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Cronache

“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due persone, lo scorso novembre, si sarebbero avvicinate nel corso della notte a Roma all’auto di Andrea Giambruno, l’ex compagno della premier Giorgia Meloni, ma sono stati fermati da un agente che era di sorveglianza all’esterno della abitazione della presidente del Consiglio. Lo scrive il quotidiano ‘Domani’ secondo il quale i due avrebbe riferito al poliziotto di essere ‘colleghi’, mostrando anche un tesserino prima di risalire a bordo della loro auto ed andare via senza essere identificati. Della vicenda, sostiene il quotidiano, è stata informata la Digos e la scala gerarchica fino al capo della Polizia Vittorio Pisani e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Dalle indagini svolte sarebbe emerso in un primo momento che i due uomini, che avevano con loro una torcia, erano due agenti dell’Aisi, l’Agenzia dei servizi segreti interna, e in particolare della scorta di Meloni. Del fatto, sempre in base a quanto riferisce il quotidiano, sarebbe stata informata anche al Procura della Capitale. Dall’indagine dei servizi, alcuni mesi dopo, si sarebbe però arrivati ad una altra conclusione: i due uomini che quella notte si sarebbero avvicinati all’auto di Giambruno sarebbero stati in realtà due ricettatori forse interessati a quanto c’era di valore in quella macchina e non agenti intenti a piazzare cimici o altro.

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Coldiretti, 30 aprile agricoltori in assemblea in tutta Italia

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Il prossimo 30 aprile almeno 50mila agricoltori della Coldiretti si preparano a riunirsi in 96 assemblee nelle province di tutta Italia in vista delle elezioni europee e nell’ambito delle celebrazioni degli 80 anni dell’organizzazione agricola. Fra i temi della “giornata dell’orgoglio Coldiretti”, la raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti, la fauna selvatica, la moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole “che hanno investito e che in questi ultimi due anni hanno subito l’aumento dei tassi di interesse e forti problemi reddituali”.

Lo rende noto la stessa organizzazione agricola in un comunicato. Fra gli altri temi, le “importazioni sleali”, il “falso made in Italy” e “la richiesta di un piano invasi che, soprattutto in questo periodo storico, può e deve diventare un valido alleato contro i cambiamenti climatici”. Al centro degli incontri ci sarà la raccolta di firme “per una legge popolare europea per garantire trasparenza sulle etichette di tutti gli alimenti” e “l’abolizione del codice doganale per l’origine dei cibi, che deve diventare una priorità”. Per la Coldiretti “il 30 aprile sarà l’occasione per rilanciare l’impegno a denunciare alle istituzioni e ai cittadini consumatori, che non si può non stare dalla parte dei produttori agricoli che si impegnano ogni giorno a portare sulle tavole degli italiani le eccellenze dei nostri territori e a fermare l’arrivo incontrollato di prodotti dall’estero”.

Sulla fauna selvatica incontrollata, definita “un’emergenza nazionale dal punto di vista agricolo e della sicurezza”, l’organizzazione agricola rileva che “mancano i piani regionali straordinari di controllo” e “strumenti normativi efficaci per difendere il territorio da una vera e propria invasione che sta mettendo a rischio un comparto”. In particolare, la Coldiretti dice di avere chiesto “un intervento immediato per fermare la diffusione della peste suina”.

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