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Il Monza sbanca l’Arechi, Salernitana a picco

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Il Monza sbanca anche Salerno (2-0) e sogna l’Europa. La Salernitana cade ancora ed è a un passo dal baratro: per i campani, alla 17ma sconfitta in campionato, la zona salvezza resta distante sette punti ma la situazione sembra essere davvero compromessa. Liverani riparte dal 3-4-2-1 ma cambia diverse pedine rispetto alla disfatta contro l’Inter: esordio dal 1′ di Manolas in difesa e Weissman in attacco. Il Monza si schiera a specchio con Colpani e Mota Carvalho a supporto dell’ex Djuric. È proprio il bosniaco, dopo sessanta secondi, ad avere la palla del possibile vantaggio, ma la sua girata a volo, su cross di Birindelli, si stampa sul palo alla destra di Ochoa. Palladino sfrutta la vivacità dei suoi esterni che, nei primissimi minuti di partita, mettono in grande difficoltà la difesa della Salernitana.

Al 2′ è ancora Djuric a rendersi pericoloso in area ma l’ariete dei lombardi, servito da Dani Mota, non riesce a inquadrare lo specchio. L’occasione più nitida, però, capita al 6′: Gagliardini devia un angolo battuto dalla destra, la palla arriva a Izzo che da due passi tenta il tap-in ma Ochoa respinge d’istinto e tiene in piedi la Salernitana. I padroni di casa, nonostante la spinta di quasi 20mila spettatori, fanno fatica a creare. Kastanos (8′) prova a suonare la sveglia con un tiro dalla distanza che esce di poco. Dopo il botta e risposta iniziale, il ritmo della partita cala vistosamente. Weissman (28′), servito da Zanoli, calcia a lato da buona posizione. Al 35′, invece, ci prova Candreva sugli sviluppi di una punizione ma il tiro del trequartista viene deviato in angolo da Gagliardini. Si va al riposo con Salernitana e Monza sullo 0-0. La storia del match non cambia nella ripresa.

Il Monza ha in mano il pallino del gioco, la Salernitana prova a colpire in contropiede. Le occasioni migliori per i brianzoli arrivano sempre su palle alte. Pessina (11′), su sponda di Djuric, viene anticipato in angolo da Pellegrino che evita l’intervento in spaccata del centrocampista. Dal corner successivo è Gagliardini ad avere sui piedi la palla del possibile vantaggio ma Ochoa si supera e salva ancora. Liverani prova a riorganizzare la Salernitana che ha una sola, grande occasione con Tchaouna ma Di Gregorio respinge per due volte i tentativi del francese. Fallita l’occasione, arriva la doccia gelata per l’Arechi: al 33′ il neo entrato Maldini scambia in velocità con Gagliardini, entra in area e mette la palla sul secondo palo. Passano 5′ minuti ed i brianzoli raddoppiano: Djuric ‘apparecchia’ per Pessina che si beve la difesa granata e supera con un delizioso pallonetto Ochoa. L’Arechi, che fino a quel momento aveva sostenuto i campani, inizia a fischiare e contestare i giocatori al grido di “vergognatevi”, per una sconfitta che sa di resa anticipata.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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