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Supercoppa, Mazzarri: Napoli ambizioso, con l’Inter ce la giochiamo

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C’è la Supercoppa in palio, ma soprattutto c’è da ritrovare il Napoliche sa stare al tavolo con le grandi, com’era quello dello scorso campionato e che ora si è perso. Gli azzurri arrivano concentrati alla finale di Riad contro l’Inter reduce dalla sfida con la Lazio, vinta con lo stesso punteggio con cui il Napoli ha battuto la Fiorentina (3-0). Mazzarri conosce bene il valore del match: “Per la squadra – dice – la finale è importante, sono ragazzi bravi e giovani che hanno vinto lo scudetto, sanno che non è facile giocare questa Supercoppa e hanno l’ambizione di vincere il trofeo. E’ un’arma e lo ricorderò nello spogliatoio prima della gara”.

L’ambizione deve trasformarsi in consapevolezza: “Non firmo mai per il pari, io sto allenando ragazzi che sono campioni d’Italia. Contro l’Inter in campionato il Napoli ha avuto un possesso palla superiore ma poi ha perso 3-0 trafitto dal contropiede dell’Inter. Ma il calcio è una materia che bisogna saper interpretare da noi addetti lavori e lo facciamo, siamo carenti sull’organico con diverse defezioni ma ce la giochiamo alla pari con l’Inter senza sottovalutare niente”.

Mancano due titolari come Anguissa e Osimhen, ma Mazzarri ha fiducia in Simeone davanti e in Cajuste che sta meglio ed è pronto a giocare a centrocampo, mentre Zielinski parte in panchina, pronto a fare le valigie proprio per passare ai nerazzurri. Il Napoli è stato raggiunto da due volti nuovi, il talento ex Verona Ngonge e l’ex Sassuolo Traoré: “Con Ngonge – dice il tecnico – ho parlato 5 minuti, mi ha detto di essere pronto e disponibile, se gioca qualche minuto non avrà problemi. Io valuto se far giocare un calciatore che arriva in squadra da due giorni e conosce poco dei nostri automatismi. Traoré deve fare una mini preparazione per la seconda fase della stagione, lo aspettiamo. Gli altri stanno bene anche se abbiamo fatto pochi allenamenti, domattina faremo anche un’altra piccola seduta in albergo e vediamo, Cajuste lo recuperiamo, Zielinski sta bene dal punto di vista fisico, mentre per Demme vediamo se si riesce a portare in panchina”.

Il capitano Di Lorenzo sottolinea la voglia di ritrovare la squadra che funziona: “L’Inter favorita? In una finale è una parola sbagliata, si affrontano due grandi squadre che sono qui per quanto fatto nella scorsa stagione, si azzerano i valori del campionato in 90′, l’Inter è in grande condizione ma ci faremo trovare pronti e daremo il massimo”. Di Lorenzo parla anche della nuova difesa a 5 di Mazzarri: “Al di là del modulo – ha detto – conta come lo interpreti in campo, sulla carta sembra più difensivo ma invece ci porta in tanti in fase offensiva”.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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