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Cronache

Padova, il conferimento postumo della laurea a Giulia Cecchettin

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L’Università di Padova si prepara a un evento straordinario e commovente, il conferimento postumo della laurea in Ingegneria Biomedica a Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio pochi giorni prima della sua prevista discussione di tesi. La cerimonia, fissata per venerdì 2 febbraio 2024 alle ore 11:00, avrà luogo nell’Aula Magna di Palazzo del Bo, uno degli edifici storici più prestigiosi dell’ateneo.

La triste vicenda di Giulia Cecchettin ha suscitato un profondo cordoglio all’interno della comunità accademica, e l’Università di Padova ha deciso di onorare la giovane studentessa conferendole la laurea alla memoria. La cerimonia sarà aperta dai saluti toccanti e istituzionali della rettrice, Daniela Mapelli, che esprimerà il dolore e l’indignazione per la perdita di una giovane promessa della scienza e della ricerca.

A rendere ancora più solenne l’evento, sarà la presenza del ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini. La partecipazione del ministro sottolinea l’importanza che le istituzioni nazionali attribuiscono a questo gesto, simbolo di condanna nei confronti della violenza di genere e di sostegno alla memoria di Giulia Cecchettin.

La laurea postuma rappresenta un riconoscimento simbolico del percorso accademico intrapreso da Giulia, interrotto tragicamente poco prima di poter vedere i frutti del suo impegno e della sua dedizione allo studio. La sua assenza sarà fortemente sentita durante la cerimonia, ma questo gesto vuole essere un tributo alla sua memoria e un segno tangibile di solidarietà verso la lotta contro il femminicidio.

La comunità accademica e il pubblico sono invitati a partecipare a questo momento toccante che va oltre la sfera accademica, richiamando l’attenzione su una problematica sociale grave e urgente. Il conferimento postumo della laurea in Ingegneria Biomedica a Giulia Cecchettin diventa così un atto di denuncia e di impegno a favore di un cambiamento culturale che ponga fine alla violenza di genere.

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Cronache

Fuoco a ristoranti e veicoli, fermato un 29enne a Napoli

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I carabinieri della compagnia Centro a Napoli hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne nigeriano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine. E’ ritenuto gravemente indiziato di alcuni incendi appiccati in più punti nei quartieri Chiaia e San Ferdinando di Napoli. Secondo quanto ricostruito dai militari dopo l’intervento sul posto e aver raccolto le denunce di alcuni commercianti del centro città, il 29enne avrebbe incendiato, nella notte tra il 7 e l’8 maggio, due ombrelloni posizionati all’esterno di altrettanti ristoranti tra via Verdi e via Santa Brigida.

Avrebbe poi dato alle fiamme due motorini parcheggiati in strada e tentato di incendiare i dehors di alcuni locali. Le fiamme hanno lambito i palazzi vicini alle attività commerciali colpite e sono state spente dai vigili del fuoco Il 29enne, individuato nella Galleria Umberto I dopo un’intensa attività di indagine, è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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Turista travolta e uccisa a Palermo da auto pirata

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Una turista è stata investita e uccisa a Palermo da un pirata della strada. L’incidente è avvenuto la scorsa notte in corso Tukory, una strada del centro nei pressi della stazione centrale. Dopo l’impatto l’automobilista è fuggito via. La donna stava attraversando quando un’auto, una Smart secondo alcune testimonianze, l’avrebbe falciata lasciandola senza vita sull’asfalto. A costatare la morte i sanitari del 118. La Polizia municipale e la Polizia di Stato hanno avviato le ricerche per risalire all’auto pirata che sarebbe già stata rintracciata. I rilievi sono stati eseguiti dalla sezione infortunistica della Polizia municipale.

La donna investita è uccisa è una turista polacca, Patrycja Bartosik Weder, di 31 anni. Era insieme al marito. Stava attraversando la strada. Soccorsa dai sanitari del 118 è stata portata in ospedale, ma era già morta.

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Lutto nell’avvocatura, è morto Antonio Rossomando

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Lutto negli ambienti giudiziari: è morto Antonio Rossomando, torinese, uno degli avvocati penalisti più conosciuti e apprezzati in Italia. Aveva 90 anni. La notizia è stata data a Torino nel corso di un evento del Pd, al quale la figlia, Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, non ha potuto partecipare. Antonio Rossomando era nato a Tropea. Si laureò in giurisprudenza a Palermo nel 1956. La maggior parte della sua attività professionale si svolse a Torino. Fra il 2001 e il 2005 fu anche presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati torinesi.

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