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Cronache

Parco archeologico di Paestum, record di presenze nel 2023

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Sono stati oltre mezzo milione (506.955) i visitatori del Parco archeologico di Paestum e Velia nel 2023, record assoluto che vede un incremento di presenze del 30 per cento rispetto all’anno precedente. “Oltrepassare la soglia del mezzo milione di visitatori è un traguardo importante che segna per noi un livello fino ad ora mai raggiunto di partecipazione del pubblico”, sottolinea il direttore del Parco, Tiziana D’Angelo. “Nel 2023 i nostri visitatori hanno trovato a Paestum e Velia un Parco dinamico e rinnovato, con un museo ristrutturato e riallestito, aree archeologiche sempre più accessibili, nuovi percorsi di fruizione, una grande mostra archeologica e multimediale, importanti cantieri di scavo e un ricco programma di eventi culturali e laboratori didattici.

Per il nuovo anno ci stiamo impegnando per consolidare questa crescita, ampliando e migliorando ulteriormente la nostra offerta culturale e soprattutto ascoltando attentamente e recependo le esigenze di tutte le nostre comunità”. Continuano, anche nel 2024, i progetti scientifici, di valorizzazione e promozione del Parco, tra cui spiccano, a Paestum, gli scavi in corso al tempietto arcaico, un intervento di scavo, restauro e valorizzazione delle terme del Foro, i lavori per il restauro e il riallestimento del Museo del Santuario di Santa Venera e dell’ex stabilimento Cirio e il completamento dei lavori di ristrutturazione e riallestimento del Museo Nazionale; a Velia, invece, una campagna di scavo stratigrafico sull’acropoli, un intervento di riqualificazione della galleria ferroviaria ottocentesca e l’avvio di un progetto per la realizzazione del Museo Archeologico di Elea-Velia.

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Oreficeria: a Ginevra vince alunna del ‘Degni’ di Torre del Greco

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– Un contest per giovani talenti in gioielleria, svoltosi nel corso di GemGenevè, Fiera internazionale ginevrina nel settore pietre preziose, ha visto prevalere Annapia Liguoro, allieva dell’ultimo anno al Liceo Artistico “Francesco Degni” di Torre del Greco (NAPOLI). Tra le varie iniziative culturali, la Fiera ha presentato il progetto “Donna Jewel X GemGenève”: iniziativa nata dalla volontà di GemGeneve di supportare i giovani creativi nel campo della gioielleria, con Laura Inghirami quale direttrice artistica, ideatrice di Donna Jewel e ambasciatrice dei talenti italiani.

“Per il progetto che ho proposto, intitolato “Never Kiss – ha raccontato la studentessa torrese – ho creato un bracciale rigido, ricoperto di malachite. Al centro vi è una cupola, in cui campeggia una rana posata su una ninfea di madreperla: la sua simbologia, complessa ed intrigante, è cara a molte culture, pertanto molto inclusiva. Inoltre, ho giocato sul richiamo all’antica fiaba dei fratelli Grimm e anche a un film d’animazione del 2009, ‘La principessa e il ranocchio'”. Ad Annapia, intervistata da Inghirami per @donna.Jewel, va un riconoscimento per approfondire gli studi in gioielleria presso il S.S.E.F.

La direttrice artistica del progetto e il direttore di GemGenève Mathieu Dekeukeleire avevano scelto di presentare i lavori dei più meritevoli studenti dell’Istituto Francesco Degni di Torre del Greco e della Scuola Orafa Galdus di Milano, mostrando le loro creazioni per la prima volta all’interno di GemGeneve, nello stand Donna Jewel. Il “Francesco Degni” di Torre del Greco (diretto da Benedetta Rostan) ha partecipato con 5 alunni dell’ultimo anno: Matia Rosaria Bencivenga (19 anni), Annapia Liguoro (19 anni), Gabriella Raiola (17 anni), Alessandro Scognamiglio (18 anni) e Aurora Vernassi (17 anni) che hanno presentato i loro lavori, dalla progettazione su carta al gioiello finito, seguiti dai docenti della scuola. A dare supporto al progetto, l’Assocoral, presieduta da Vincenzo Aucella.

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Sanità, apre il Centro Ustioni all’Ospedale Pediatrico Santobono di Napoli

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Domani alle 10:30, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, sarà a Napoli all’Ospedale Santobono (ingresso da via Mario Fiore) per visitare e inaugurare il nuovo Centro Ustioni Pediatrico, reparto unico in Italia per tecnologie e tecniche all’avanguardia. Accompagnato dal direttore generale dell’Aorn Santobono-Pausilipon, Rodolfo Conenna, inoltre, De Luca visiterà i cantieri del nuovo Blocco Operatorio e effettuerà un sopralluogo alle opere per l’adeguamento sismico della struttura.

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Pizzaiolo ucciso: teste, mi ha puntato pistola in faccia

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E’ stata incentrata sulla lite per futili motivi sfociata in sparatoria, l’udienza di oggi del processo in corso a Napoli sull’omicidio di Francesco Pio Maimone, il giovanissimo aspirante pizzaiolo ucciso nelle prime ore del 20 marzo 2023 sul lungomare del capoluogo partenopeo da un proiettile vagante. In particolare, sono stato ascoltati quattro ragazzi del gruppo con cui colui che viene indicato dalla Procura come l’assassino, Francesco Pio Valda, bisticciò quella notte.

Confermata da uno dei testimoni la genesi della lite: un drink, versato sulle costosissime scarpe di Valda e poi anche un pestone. Un altro teste ha anche confermato che Valda era armato in quanto lo ha visto puntargli una pistola contro quando erano a una distanza di appena 7-8 metri.

Tutti e quattro i ragazzi si sono mostrati non poco reticenti rispondendo alle domande che gli venivano poste e il pubblico ministero è stato costretto più volte a sollevare delle contestazioni. “Al momento dell’esplosione dei colpi non ho capito più nulla perché mi sono spaventato”, ha detto il giovane testimone, “mi ricordo che la pistola era piccola e nera… mentre io lo prendevo a parolacce per quello che stava facendo, lui mi ha puntato la pistola in faccia da circa 7-8 metri, poi è scappato dicendo a qualcuno di prendere l’auto”.

Con il consenso degli avvocati del collegio difensivo e del pm è stato acquisito infine dai giudici della Corte d’Assise il verbale di uno dei testimoni ascoltati nelle scorse udienze il quale ha affermato, tra l’altro, di avere appreso dalla viva voce dell’imputato, incontrato quella notte quando è ritornato nel suo quartiere, a Barra, che aveva sparato: “l’abbiamo incontrato… mi ha detto di avere sparato con un revolver 38 special prima due colpi in aria, perché gli gridavano che la pistola era a salve e lui per dimostrare che invece era vera ha sparato nel vetro di una 500X parcheggiata”.

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