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Cronache

Migranti, nel Casertano da tutta Italia per la centrale del falso

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Arrivavano nella “centrale del falso” di Villa di Briano (Caserta) da tutta Italia, dalla “vicina” Castel Volturno ai comuni del Nord, i circa duecento immigrati, quasi tutti di origine africana, denunciati dai carabinieri di Caserta per essersi procurati documenti contraffatti per ottenere il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno. L’indagine coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e realizzata dai Carabinieri della compagnia di Caserta, ha portato in carcere, su ordine del gip un 51enne di San Cipriano d’Aversa, ritenuto capo e promotore dell’associazione, e un 53enne di Napoli, sedicente ‘commercialista’ che si occupava di produrre la documentazione falsa per i permessi di soggiorno, mentre per altri cinque componenti dell’organizzazione criminale, è stato disposto l’obbligo di dimora nei comuni di residenza.

I carabinieri guidati da Pietro Tribuzio hanno accertato almeno duecento casi di immigrati che hanno beneficiato dei documenti falsi, e stimato un giro di affari di circa 250mila euro, ma sono in corso ulteriori verifiche perché il sospetto è che il business messo in piedi dai due fosse molto più ampio. La centrale del falso era in un appartamento di Villa di Briano, dove arrivavano gli immigrati da tutta Italia; c’è chi aveva bisogno dell’attestato di residenza, chi di una patente di guida, chi di un contratto di lavoro, e per ottenerlo era disposto a pagare tra i 1000 e i 2000 euro; ogni esigenza veniva soddisfatta dagli indagati, che erano in grado di falsificare tutto, compresi i sigilli pubblici da apporre sui documenti.

A far scattare l’indagine, la denuncia del titolare di una scuola guida del Casertano, che non faceva parte del giro illecito, e che era stato contattato dalla Motorizzazione per una pratica di rilascio di una patente ad un cittadino indiano, che recava il suo timbro; ma lui quel timbro non lo ha riconosciuto e ha denunciato tutto. I carabinieri della compagnia di Caserta hanno sequestrato 60 patenti di guida false sospendendo 140 pratiche di rilascio di permessi di soggiorno.

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Cronache

Fuoco a ristoranti e veicoli, fermato un 29enne a Napoli

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I carabinieri della compagnia Centro a Napoli hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne nigeriano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine. E’ ritenuto gravemente indiziato di alcuni incendi appiccati in più punti nei quartieri Chiaia e San Ferdinando di Napoli. Secondo quanto ricostruito dai militari dopo l’intervento sul posto e aver raccolto le denunce di alcuni commercianti del centro città, il 29enne avrebbe incendiato, nella notte tra il 7 e l’8 maggio, due ombrelloni posizionati all’esterno di altrettanti ristoranti tra via Verdi e via Santa Brigida.

Avrebbe poi dato alle fiamme due motorini parcheggiati in strada e tentato di incendiare i dehors di alcuni locali. Le fiamme hanno lambito i palazzi vicini alle attività commerciali colpite e sono state spente dai vigili del fuoco Il 29enne, individuato nella Galleria Umberto I dopo un’intensa attività di indagine, è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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Cronache

Turista travolta e uccisa a Palermo da auto pirata

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Una turista è stata investita e uccisa a Palermo da un pirata della strada. L’incidente è avvenuto la scorsa notte in corso Tukory, una strada del centro nei pressi della stazione centrale. Dopo l’impatto l’automobilista è fuggito via. La donna stava attraversando quando un’auto, una Smart secondo alcune testimonianze, l’avrebbe falciata lasciandola senza vita sull’asfalto. A costatare la morte i sanitari del 118. La Polizia municipale e la Polizia di Stato hanno avviato le ricerche per risalire all’auto pirata che sarebbe già stata rintracciata. I rilievi sono stati eseguiti dalla sezione infortunistica della Polizia municipale.

La donna investita è uccisa è una turista polacca, Patrycja Bartosik Weder, di 31 anni. Era insieme al marito. Stava attraversando la strada. Soccorsa dai sanitari del 118 è stata portata in ospedale, ma era già morta.

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Cronache

Lutto nell’avvocatura, è morto Antonio Rossomando

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Lutto negli ambienti giudiziari: è morto Antonio Rossomando, torinese, uno degli avvocati penalisti più conosciuti e apprezzati in Italia. Aveva 90 anni. La notizia è stata data a Torino nel corso di un evento del Pd, al quale la figlia, Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, non ha potuto partecipare. Antonio Rossomando era nato a Tropea. Si laureò in giurisprudenza a Palermo nel 1956. La maggior parte della sua attività professionale si svolse a Torino. Fra il 2001 e il 2005 fu anche presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati torinesi.

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