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Salute

Clinica Trusso, Ottaviano: una giornata per comprendere le patologie cardiovascolari

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Una giornata per comprendere meglio le patologie cardiovascolari: si terrà alla clinica Trusso di Ottaviano, Napoli sabato 18 novembre. Si tratta della VIII edizione dellle Giornate Vesuviane di Cardiologia dal titolo ‘Dai trials clinici ai dati della vita reale: siamo sicuri dell’aderenza?’, organizzato dal dottor Antonio Cerciello, responsabile della Cardiologia Trusso.

L’appuntamento ha lo scopo di approfondire, insieme ai medici del territorio, le malattie cardiovascolari che continuano a rappresentare la prima causa di morte e di condizioni invalidanti nei Paesi a più alto tasso d’industrializzazione come l’Italia. La loro incidenza è sempre in incremento.
Diversi fattori, singolarmente o associati tra loro, contribuiscono allo sviluppo delle alterazioni anatomo-strutturali del cuore e dei vasi che rappresentano il punto di innesco del ‘continuum cardiovascolare’ e che conducono, in ultima analisi, o alla cardiopatia ischemica acuta o cronica o allo scompenso cardiaco.
I fattori di rischio cardiovascolare possono essere divisi in due gruppi: modificabili e non modificabili. Tra quelli modificabili particolare rilevanza assumono l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, le dislipidemie, l’obesità e le aritmie tra cui la più frequente è la fibrillazione atriale. Il controllo di tali fattori influenza favorevolmente la prognosi e rallenta l’evoluzione verso lo scompenso cardiaco e diversi studi hanno dimostrato che solo una piccola percentuale di pazienti mantiene nel tempo il controllo dei fattori di rischio suddetti.
C’è bisogno dunque di promuovere sempre più prevenzione e ricerca con un più attento controllo delle patologie sul territorio e tra i cittadini. Oggi l’uso di farmaci innovativi consente al medico di raggiungere e mantenere nel tempo i valori ‘target’ per ciascuno dei fattori di rischio, cercando così di ridurre in maniera significativa l’incidenza delle malattie cardiovascolari.
Questi i temi che verranno affrontati nel corso dell’incontro che vedrà, oltre alla responsabilità scientifica del dottor Antonio Cerciello, la presenza dei dottori Giuseppina Cristiano Responsabile Lungodegenza Trusso, Michele Cutolo Diabetologo ASL NA3 sud, Nicola De Luca Professore Medicina interna A.U.O. Federico II, Amelia Focaccio Dirigente medico Cardiologia Clinica Mediterranea, Salvatore Fortunato Dirigente Medico Clinica Trusso, Norman Lamaida Dirigente Medico Clinica Trusso.

Il convegno è gratuito e valevole per i crediti formativi nell’ambito della Formazione Continua in Medicina (ECM) per tutte le professioni sanitarie.

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Salute del cervello a rischio a causa dei cambiamenti climatici

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I cambiamenti climatici potrebbero avere un forte impatto sulle malattie neurologiche: è quanto sostenuto sulla rivista The Lancet Neurology da un gruppo di ricercatori dell’UCL, University College di Londra, che sottolinea l’urgente necessità di comprendere l’impatto del cambiamento climatico sulle persone con condizioni neurologiche, per preservare la loro salute. L’articolo esce in concomitanza dell’evento The Hot Brain 2: climate change and brain health organizzato dalla UCL. Gli esperti hanno esaminato 332 articoli pubblicati in tutto il mondo tra il 1968 e il 2023, considerando 19 diverse condizioni del sistema nervoso, tra cui ictus, emicrania, Alzheimer, meningite, epilessia e sclerosi multipla, ma anche diversi disturbi psichiatrici tra cui ansia, depressione e schizofrenia.

“Ci sono prove chiare dell’impatto del clima su alcune condizioni cerebrali, in particolare l’ictus e le infezioni del sistema nervoso – spiega il coordinatore del lavoro Sanjay Sisodiya. Ad esempio è dimostrato l’effetto sulle malattie cerebrali delle temperature estreme (basse e alte) e delle forti variazioni della temperatura nel corso della giornata, specialmente quando queste misure erano stagionalmente insolite. Le temperature notturne – precisa – possono essere particolarmente importanti, poiché possono disturbare il sonno, aggravando così una serie di condizioni cerebrali”.

I ricercatori hanno anche riscontrato un aumento dei ricoveri, delle disabilità o della mortalità a causa di un ictus con le ondate di calore. Sono a rischio anche le persone con demenza perché meno in grado di adattarsi e più suscettibili a danni causati da picchi di temperatura (ad esempio malattie correlate al calore o ipotermia) ed eventi meteorologici (ad esempio inondazioni o incendi), a causa del loro deterioramento cognitivo che rende difficile ad esempio cercare aiuto o anche semplicemente agire con piccoli comportamenti quali bere di più e vestirsi adeguatamente rispetto al clima. Di conseguenza, una maggiore variazione della temperatura, giornate più calde e ondate di calore portano a un aumento dei ricoveri ospedalieri e della mortalità associati alla demenza. Oggi siamo in un contesto di preoccupante peggioramento delle condizioni climatiche e l’impatto potrebbe ulteriormente aggravarsi, conclude Sisodiya.

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Salute

Da Napoli uno studio innovativo per gestire il dolore cronico

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L’Azienda Ospedaliera dei Colli unica realtà italiana protagonista di uno studio internazionale su un innovativo protocollo di neurostimolazione del midollo spinale per la gestione del dolore cronico. I dati dello studio, condotto dall’Unità Operativa di Terapia del Dolore, diretta dal dottor Alfonso Papa, saranno presentati nel corso del prossimo Congresso Mondiale dell’International Neuromodulation Society (INS), in corso a Vancouver fino al 16 maggio. Lo studio è stato condotto, oltre che dall’Unità operativa di Terapia del Dolore dell’Azienda dei Colli dai seguenti centri in Europa: Charité -Universitätsmedizin di Berlino; University Hospital La Paz di Madrid; University Hospital di Colonia; Poitiers Hospital University di Poitiers; Rijnstate Hospital di Arnhem, nei Paesi Bassi; University and Polytechnic Hospital La Fe e Hospital de la Ribera di Valencia; Heinrich Heine University di Düsseldorf; St. Marien-Hospital di Hamm, in Germania; The James Cook University Hospital di Middlesbrough (UK) ; Nantes University Hospital di Nantes.

Al centro del protocollo, conosciuto come Fast (Fast-Acting Sub-Perception Therapy SCS), la capacità di generare un campo elettrico tridimensionale altamente mirato. Si tratta di una procedura chirurgica di alta complessità che prevede il posizionamento di un elettrodo tra le vertebre che, attraverso il rilascio di impulsi, diminuisce o addirittura azzera la percezione del dolore. “Il centro di Terapia del dolore diretto dal dottore Papa è una eccellenza internazionale. È stato il primo in Italia per questa particolare procedura ed è centro di formazione nazionale e internazionale per tecniche chirurgiche come la neurostimolazione del ganglio della radice dorsale (DRGSCS). I pazienti affetti da dolore cronico hanno la possibilità di migliorare sensibilmente la loro qualità di vita”, è il commento di Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli. (

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Cronache

Sanità, apre il Centro Ustioni all’Ospedale Pediatrico Santobono di Napoli

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Domani alle 10:30, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, sarà a Napoli all’Ospedale Santobono (ingresso da via Mario Fiore) per visitare e inaugurare il nuovo Centro Ustioni Pediatrico, reparto unico in Italia per tecnologie e tecniche all’avanguardia. Accompagnato dal direttore generale dell’Aorn Santobono-Pausilipon, Rodolfo Conenna, inoltre, De Luca visiterà i cantieri del nuovo Blocco Operatorio e effettuerà un sopralluogo alle opere per l’adeguamento sismico della struttura.

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