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Cronache

La guerra giudiziaria tra tre fratelli magistrati napoletani per la ricca eredita di famiglia tra Capri e Chiaia

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Una battaglia legale si sta consumando tra tre fratelli magistrati, eredi di una nobile famiglia napoletana: gli Imperiali d’Afflitto di Francavilla. Ci troviamo di fronte a una guerra giudiziaria, fatta di denunce e contro-denunce, scaturita dalla disputa per il ricco patrimonio lasciato dai genitori nel 2006. Marco Imperiali e la marchesa Isabella Galanti donarono ai loro quattro figli le nude proprietà di immobili nel cuore di Napoli, scatenando una contesa che è sfociata in una serie di accuse e azioni legali.

Il padre, Marco Imperiali, era il patriarca della famiglia e, dopo la sua morte nel 2013, il patrimonio di famiglia è diventato oggetto di scontro tra i fratelli. La successione – raccontata oggi sui quotidiani del gruppo Caltagirone – ha portato alla caduta in successione di un’autorimessa nel quartiere Chiaia e del villino familiare ad Anacapri. Questo ha segnato l’inizio di una faida che ha coinvolto Stefano Imperiali, 70 anni, ex magistrato della Corte dei Conti, Carlo Imperiali, 69 anni, ex presidente della prima sezione civile del Tribunale di Napoli, e Luciano Imperiali, 67 anni, attuale presidente della seconda sezione penale della Corte di Cassazione.

Stefano Imperiali, che sostiene di essere stato costretto a una pensione anticipata dopo aver condannato due dipendenti della Presidenza della Repubblica, ha presentato numerose denunce e inviato una serie di mail contro i fratelli minori. In particolare, ha accusato il fratello Carlo di aver ridotto sul lastrico la madre, definendolo “ignorante e infedele amministratore”.

Tuttavia, a marzo di quest’anno, la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di Stefano Imperiali per calunnia. Secondo l’accusa, l’ex magistrato contabile avrebbe “incolpato falsamente pur sapendoli innocenti” i fratelli Carlo e Luciano Imperiali di vari reati, tra cui abuso d’ufficio, estorsione e violazione degli obblighi di assistenza familiare.

La querelle tra i fratelli è sfociata in una vera e propria guerra legale, con denunce e mail indirizzate a vari destinatari, compresi i legali dei fratelli, i Consigli dell’Ordine, gli amministratori di sostegno della madre e la presidenza del Tribunale di Napoli.

Carlo Imperiali, nell’udienza preliminare di giovedì scorso, ha chiesto che Stefano Imperiali venga condannato a un risarcimento danni di 75.000 euro, sottolineando l’imbarazzo creato dalle azioni del fratello sulle relazioni con i colleghi. La saga giudiziaria tra questi fratelli magistrati continua a tenere banco, con un’intensità che va oltre le aule dei tribunali.

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Fuoco a ristoranti e veicoli, fermato un 29enne a Napoli

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I carabinieri della compagnia Centro a Napoli hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne nigeriano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine. E’ ritenuto gravemente indiziato di alcuni incendi appiccati in più punti nei quartieri Chiaia e San Ferdinando di Napoli. Secondo quanto ricostruito dai militari dopo l’intervento sul posto e aver raccolto le denunce di alcuni commercianti del centro città, il 29enne avrebbe incendiato, nella notte tra il 7 e l’8 maggio, due ombrelloni posizionati all’esterno di altrettanti ristoranti tra via Verdi e via Santa Brigida.

Avrebbe poi dato alle fiamme due motorini parcheggiati in strada e tentato di incendiare i dehors di alcuni locali. Le fiamme hanno lambito i palazzi vicini alle attività commerciali colpite e sono state spente dai vigili del fuoco Il 29enne, individuato nella Galleria Umberto I dopo un’intensa attività di indagine, è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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Turista travolta e uccisa a Palermo da auto pirata

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Una turista è stata investita e uccisa a Palermo da un pirata della strada. L’incidente è avvenuto la scorsa notte in corso Tukory, una strada del centro nei pressi della stazione centrale. Dopo l’impatto l’automobilista è fuggito via. La donna stava attraversando quando un’auto, una Smart secondo alcune testimonianze, l’avrebbe falciata lasciandola senza vita sull’asfalto. A costatare la morte i sanitari del 118. La Polizia municipale e la Polizia di Stato hanno avviato le ricerche per risalire all’auto pirata che sarebbe già stata rintracciata. I rilievi sono stati eseguiti dalla sezione infortunistica della Polizia municipale.

La donna investita è uccisa è una turista polacca, Patrycja Bartosik Weder, di 31 anni. Era insieme al marito. Stava attraversando la strada. Soccorsa dai sanitari del 118 è stata portata in ospedale, ma era già morta.

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Lutto nell’avvocatura, è morto Antonio Rossomando

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Lutto negli ambienti giudiziari: è morto Antonio Rossomando, torinese, uno degli avvocati penalisti più conosciuti e apprezzati in Italia. Aveva 90 anni. La notizia è stata data a Torino nel corso di un evento del Pd, al quale la figlia, Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, non ha potuto partecipare. Antonio Rossomando era nato a Tropea. Si laureò in giurisprudenza a Palermo nel 1956. La maggior parte della sua attività professionale si svolse a Torino. Fra il 2001 e il 2005 fu anche presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati torinesi.

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