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Calcio: Scamacca-show e l’Atalanta domina a Empoli

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Monologo dell’Atalanta che domina in lungo e in largo a Empoli e torna a casa con un rotondo 3-0 e il momentaneo quarto posto in classifica. Giocatore del match, alla ‘Carlo Castellani – Computer Gross Arena’, Gianluca Scamacca che, sotto gli occhi del ct Luciano Spalletti, ha segnato due gol e colpito un palo e una traversa, oltre all’assist per il secondo gol dei bergamaschi, firmato da Koopmeiners. Successo senza discussioni per la squadra di Gasperini di fronte ad un Empoli che è andato subito in difficoltà di fronte allo strapotere tecnico-atletico di Scamacca, contornato dai vari Lookman, Koopmeiners e da un blocco difensivo che i toscani hanno faticato a scalfire leggermente.

La Dea non ha avuto il minimo problema a mettere sul suo binario la gara. Siamo al 5′ quando Scamacca, su assist di Ademola Lookman, entra in area e di tacco batte un sorpreso Berisha da pochi passi, colpo davvero sublime, geniale oltre che potente e furbo. Sempre Scamacca, al 17′, di prima intenzione, su appoggio di Koopmeiners, trova il palo pieno col suo solito destro. Ma Scamacca non si accontenta: al 20′ il suo colpo di testa si infila in rete ma c’è l’offside di Koopmeiners. E allora proprio quest’ultimo ci pensa da solo, ma con assist di Scamacca che taglia l’area in orizzontale e fa pervenire al compagno una palla invitante: l’olandese di prima calcia in porta e raddoppia. Al 33′ episodio importante per l’economia del match: l’Empoli chiede un calcio di rigore. Cambiaghi entra in area e nel contatto con Ruggeri cade a terra. Il direttore di gara Massimi (sotto gli occhi del designatore Rocchi) lascia proseguire ma poi consulta la Var: confermato il gioco regolare di Ruggeri. Non è penalty, ma i dubbi restano. Sul piano della tenuta di gioco gli orobici sono nettamente superiori rispetto ai toscani, irriconoscibili rispetto al match di Firenze di lunedì scorso. Nella ripresa il copione non muta.

Chi si rende protagonista? Beh, ovviamente Scamacca, stasera in versione ‘cannibale’: destro potentissimo su assist di de Roon e 0-3. Brutto errore dell’Empoli che esce male da un fallo laterale e cede palla a de Roon che la passa al bomber. Al 14′ della ripresa arriva anche il primo tiro verso la porta dell’Atalanta da parte dell’Empoli: Cambiaghi in contropiede si presenta davanti a Musso, arrivando in area dal centrodestra, l’attaccante colpisce il portiere sul petto con una conclusione centralissima. Chi ha il piede caldo è Scamacca: al 17′ con uno splendido tiro a girare colpisce in pieno la traversa. È l’azione che chiude la gara. Come se le due squadre avessero capito che mantenere quei ritmi avrebbe cambiato poco.

Cambiano gli allenatori con la consueta girandola delle sostituzioni, ma succede poco altro. Nell’Empoli fa il suo esordio assoluto Maldini. Proprio lui si libera bene in area e scarica per Fazzini, la conclusione viene deviata in angolo da Musso. Ma è davvero uno delle pochissime azioni da evidenziare in un finale dai toni leggeri. C’è segnalare che Toloi ha preso il posto di Scalvini nell’intervallo: la sostituzione per il difensore sarebbe arrivata a causa di un problema di lombalgia. Situazione da valutare per Gasperini. Mentre l’Empoli alla prossima gara a Frosinone non avrà Maleh, era in diffida e dopo l’ammonizione sarà squalificato. L’Empoli deve ripartire e ripensare a questa gara in cui ha fatto un passo indietro.

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La nuova Gauff in azzurro, Tyra Grant ha scelto l’Italia

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Le ‘frecciate’ arrivate dagli Usa tramite ‘The Athletic’ e New York Times non le hanno fatto molto effetto, Tyra Caterina Grant ha scelto l’Italia, il Paese dove è nata, a Roma, il 12 marzo del 2008. E pazienza se da New York scrivono che l’ha fatto perché nel Bel Paese la concorrenza, agonistica e in fatto di ricerca di sponsor, è minore. La verità è che lei, che tifa Juventus e vuole essere in tribuna all’Olimpico per la partita di sabato 10 tra la Lazio e i bianconeri, ha cominciato a praticare il tennis vincendo a Roma il Lemon Bowl quando aveva 10 anni e poi sviluppando il proprio talento tra Vigevano e Bordighera agli ordini di coach Riccardo Piatti, creatore di campioni.

E proprio a Bordighera, Tyra ha incrociato Jannik Sinner, che ha osservato a lungo e assieme al quale si è anche allenata facendo qualche scambio. Vincitrice di tre Slam di categoria in doppio (Roland Garros nel 2023, Australian Open e Wimbledon 2024), arrivata fino al n. 2 nel ranking delle juniores, Tyra è figlia dell’ex giocatore di basket Tyrone Grant, 48enne di Brooklyn con tanti anni di militanza in Italia fra Livorno, Avellino, Teramo, Milano, Virtus Bologna, Veroli, Treviso e Venezia, e di Cinzia Giovinco, atleta e maestra di tennis.

Proprio mamma Cinzia ha avuto un ruolo importante nella decisione della ragazza di rappresentare l’Italia (a lungo corteggiata dalla Federtennis del presidente Angelo Binaghi), poi quasi a voler ufficializzare il tutto è arrivato il tabellone delle prequalifiche del torneo di doppio degli Internazionali d’Italia, in cui accanto al cognome di Grant, che gioca in coppia con Lisa Piga, è comparsa la bandiera italiana e non quella degli Stati Uniti con cui Tyra (reduce da un anno, il 2023, di allenamenti in Florida sotto l’egida della federazione statunitense) aveva giocato in precedenza. Anche il New York Times ha messo nero su bianco scrivendo che “un portavoce della Wta ha confermato che l’organizzazione ha approvato la richiesta di Grant di cambiare la sua nazionalità e che la modifica entrerà in vigore a partire dagli Internazionali d’Italia”.

A Roma Tyra Grant, che di nascita effettiva e tennistica è italianissima, giocherà anche il singolare, perché ha avuto una wild card. Peccato per gli Usa, dov’era considerata una probabile erede delle sorelle Venus e Serena Williams e di Coco Gauff. Lei si è limitata a dire che “essendo papà di Brooklyn e avendo passato io un anno lì, mi sento anche un po’ americana”, ma ciò che ora conta è se questa 17enne confermerà le aspettative. Intanto Tyra ha spiegato che si sente imbarazzata a dirlo, ma spera “di poter diventare numero 1 del mondo e poter vincere tanti Slam. Non lo dico con presunzione, ma oggettivamente mi alleno per questo. Poi vedremo che carriera avrò”. Non rimane che vederla impegnata sul campo, il bello viene adesso.

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Giampaolo: Graziano un fratello,non strumentalizziamo

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“Prima di parlare della partita, voglio abbracciare la famiglia di Graziano, che manca tanto anche a noi”. Marco Giampaolo, tecnico del Lecce, apre così la conferenza alla viglia della gara di domani contro il Napoli. Torna a parlare dopo la scomparsa del fisioterapista Fiorita, dopo dieci giorni di assoluto sbandamento in casa giallorosa, compresa la gara giocata contro l’Atalanta.

“Gestire quello che è accaduto non è per nulla facile – spiega l’allenatore -. Esistono aspetti tecnici, professionali, morali, compresa la gestione del dolore di ognuno di noi: abbiamo perso un uomo della nostra squadra e della nostra famiglia. Alla squadra prima della gara di Bergamo ho detto che dovevamo disputare gara di grande spirito, come se questo fosse un anello di congiunzione con quanto accaduto. Tutti hanno fatto la loro parte in modo dignitoso, mi è piaciuto anche il contorno, da parte di squadra, club e tifosi. Ma è necessario fare discorsi separati: il calcio è una cosa, quello che è accaduto a Graziano non può essere strumentalizzato”.

“Non dobbiamo mischiare le cose – precisa Giampaolo – deve esserci lo spirito di una squadra che ha perso un fratello. Penso che ci debba essere qualcosa dentro di noi che si muove, ma la squadra ha già dato dimostrazione di spirito di appartenenza con la gara disputata a Bergamo”. “Giochiamo contro la prima della classe, la squadra più forte al momento – prosegue l’allenatore – e che ha tre punti di vantaggio sulla seconda. Siamo consapevoli della forza dell’avversario, guidato da un tecnico molto forte. Non scopriamo nulla di nuovo, sappiamo chi incontriamo, conosciamo le loro caratteristiche, e il Lecce dovrà fare la sua parte”.

Il tecnico ritrova anche l’estro di Nicola Sansone: “Rientra in lista perché si è riaperto un posto dopo l’infortuno occorso a Gaby Jean – dice Giampaolo -. Si è sempre comportato bene in questo periodo e non posso che parlarne positivamente. Ci darà una mano, farà gruppo mettendo a disposizione la sua esperienza”. Infine un pensiero sulla corsa salvezza, con lo slot ormai ristretto a Lecce, Empoli e Venezia per conquistarsi un posto al sole: “Non mi spaventa nessuna delle concorrenti – sottolinea Giampaolo – e dobbiamo pensare a fare il nostro percorso, che è molto tosto: restano quattro gare, non prevedo i risultati e non faccio calcoli sui calendari, perché rischierei di essere smentito”.

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Prossima edizione Supercoppa italiana in Arabia Saudita

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La Supercoppa italiana tornerà nuovamente in Arabia Saudita anche per la prossima edizione. Lo ha confermato la Lega Serie A, dopo l’assemblea odierna svolta in videoconferenza. In particolare, infatti, l’ad Luigi De Siervo (foto Imagoeconomica in evidenza) “ha confermato di aver ricevuto la conferma di interesse da parte degli organizzatori arabi di Sela per ospitare la prossima edizione della Supercoppa con il format a 4 squadre”, si legge nella nota. Sarà la terza edizione consecutiva in cui la Supercoppa italiana si disputerà in Arabia Sauditi: il Paese arabo, secondo il contratto, potrà ospitare una ulteriore edizione nei prossimi tre anni.

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