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Tante occasioni ma niente gol, 0-0 tra Empoli e Udinese

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Empoli e Udinese pareggiano 0-0 al termine di una partita molto combattuta giocata al ‘Carlo Castellani – Computer Gross Arena’ di Empoli. Ai punti avrebbe meritato di più l’Empoli, che nel secondo tempo ha costruito più occasioni da gol, ma ancora una volta è mancata concretezza. Primo pari per i toscani, addirittura il quinto per i friulani che hanno costruito la propria classifica grazie a questi cinque punti frutto di altrettanti pareggi. Un primo tempo che si accende intorno al quarto d’ora, fino a quel momento squadra molto contratte. L’Udinese si fa trascinare da Samardzic.

All’11’ si libera e scocca un sinistro velenoso che viene deviato in calcio d’angolo. Si sveglia l’Empoli al 18′ con la prima occasione degna di nota: è Razvan Marin a cercare col destro, da fuori area, l’angolino alla destra di Silvestri, molto bravo il portiere friulano a mettere in corner. Al 23′ la squadra di Sottil prova a colpire in contropiede grazie allo scambio Thauvin-Samardzic: ancora il tedesco tenta col destro, ma la sfera termina alta sopra la traversa. Gli azzurri di Andreazzoli tengono il pallino del gioco, con una leggera predominanza nel possesso palla, ma i bianconeri sono più rapidi a scendere verso la porta di Berisha e ad andare alla conclusione. Al 28′ si fa nuovamente pericoloso Samardzic: calcia con forza da posizione ravvicinata, con la sfera che termina di poco fuori a lato, vicinissima all’incrocio dei pali.

Siamo al 36′ quando l’Empoli sembra voler alzare i giri. Ottima la giocata di Cancellieri a servire Baldanzi che, dal dischetto, calcia di sinistro verso il sette trovando però un ottimo Silvestri sulla propria strada. Seconda grande parata per il portiere dell’Udinese dopo quella su Marin. Al 39′ arriva il gol per l’Empoli, ma i tifosi di casa esultano solo per qualche minuto, il tempo di rivedere l’azione da parte del Var. C’è un fuorigioco netto di Ciccio Caputo su assist di Baldanzi, era davanti a Bijol di quasi un metro, non conta il tocco del centrale friulano. Gol dunque annullato. Si va all’intervallo con un’altra occasione per Caputo di testa, ma la palla si perde sul fondo. La ripresa parte con un Empoli meno timido e impaurito.

A guidare le operazioni un vivacissimo Cancellieri. Un paio di folate e poi il solito Samardzic torna a rendersi insidioso: siamo al 12′ quanto fa partire un sinistro da fuori area che sibila a due centimetri dall’incrocio. Sempre lui, anche in difesa: siamo al 14′ quando Samardzic butta a terra Cancellieri appena entrato in area e pronto a concludere. In un primo momento l’arbitro Fabbri decreta il rigore, la verifica del Var dura un paio di minuti e poi anche l’arbitro viene chiamato al monitor per capire meglio l’azione. Una revisione che gli fa cambiare ideai. Niente rigore.

Il penalty tolto agli azzurri li ha fatti spegnere. Quando scocca il 90′ grandissima occasione per i padroni di casa con un cross di Gyasi dalla destra e conclusione al volo di sinistro di Cancellieri che esce fuori di poco. Non solo, a un minuto e 20 secondi dalla fine, diagonale al volo di Cambiaghi, un destro fuori di poco che chiude la gara. Sempre Cambiaghi guadagna un ultimo calcio d’angolo in contropiede, ma la partita termina 0-0. Ad assitere all’incontro c’era l’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano: alla ripresa del campionato, i viola affronteranno infatti l’Empoli.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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