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Esteri

Mali-Burkina-Niger, l’alleanza militare dei golpisti

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 I regimi militari golpisti di Mali, Burkina Faso e Niger hanno firmato una carta che istituisce un’alleanza militare difensiva, hanno annunciato le delegazioni ministeriali dei tre Paesi a Bamako, la capitale del Mali. Con una clausola che ricorda l’articolo 5 della Nato: chi attacca uno di loro attacca tutti. La ‘Carta Liptako-Gourma’ crea l'”Alleanza degli Stati del Sahel” (Aes), ha scritto il capo della giunta del Mali, Assimi Goita, su X. L’obiettivo è “stabilire un’architettura di difesa collettiva e di assistenza reciproca”, ha sottolineato. La Carta prevede all’articolo 6 che “qualsiasi attacco alla sovranità e all’integrità territoriale di una o più parti contraenti sarà considerato come un’aggressione contro le altre parti e farà scattare il dovere di assistenza e soccorso da parte di tutte le parti, individualmente o collettivamente, compreso l’uso della forza armata per ripristinare e garantire la sicurezza all’interno dell’area coperta dall’Alleanza”. “Questa alleanza sarà una combinazione di sforzi militari ed economici tra i tre Paesi”, ha dichiarato il ministro degli Esteri del Mali, Abdoulaye Diop.

“La nostra priorità è la lotta al terrorismo nei tre Paesi”, ha aggiunto. La regione di Liptako-Gourma – confinante con Mali, Burkina Faso e Niger – è stata devastata dal jihadismo negli ultimi anni. Nel solo Niger, una decina di attacchi jihadisti hanno provocato più di cento morti, la metà dei quali civili, dal 26 luglio. Dopo il colpo di stato del 26 luglio in Niger, la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) ha ammonito – invano – che le autorità militari devono “ripristinare immediatamente l’ordine costituzionale” rilasciando il deposto presidente Mohamed Bazoum e reinstallandolo nelle sue funzioni. L’organizzazione ha ripetutamente minacciato un intervento armato in Niger. Ma i vicini Mali e Burkina, guidati a loro volta da militari saliti al potere attraverso i colpi di stato del 2020 e del 2022, hanno rapidamente mostrato la loro solidarietà ai generali golpisti di Niamey. I due Stati avevano già fatto sapere che qualsiasi intervento militare contro di loro sarebbe stato “illegale e insensato”, minacciando una “pronta risposta”.

Per questo il sodalizio sembra essere più che altro diretto alla minaccia di intervento dell’Ecowas, al di là dei proclami contro il terrorismo. I tre Paesi della regione – dove è ormai radicata la presenza della milizia privata russa Wagner e da dove è stata di fatto estromessa la Francia, ex potenza coloniale – hanno ricevuto negli anni importanti finanziamenti europei al fine di limitare il transito di migranti verso le coste mediterranee. Un progetto ora destinato al fallimento, mentre le tre capitali – in particolare Niamey – si stanno avvicinando sempre più alla Russia.

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Fico operato: è vigile e in condizioni stabili

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Il premier slovacco Robert Fico è “vigile” ed “in condizioni stabili” dopo l’operazione subita per gli spari che lo hanno colpito nel pomeriggio. Lo riferisce la tv slovacca TA3 che parla di “intervento riuscito”.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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Il premier slovacco Robert Fico ferito a colpi di pistola dopo una riunione di Governo: è in fin di vita

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Il premier slovacco Robert Fico è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava. Lo riferisce la Bbc. Fico è stato colpito davanti a un centro culturale della città di Handlova, dove si era tenuta una riunione di governo. Secondo i giornalisti presenti sul posto, sono stati uditi diversi spari.

Il premier slovacco Fico sarebbe stato colpito all’addome, al petto e ad un arto da almeno 3-4 colpi d’arma da fuoco e sarebbe stato trasportato in eliambulanza in ospedale. Lo riferiscono le prime ricostruzioni dei media sottolineando che l’attentatore, che si nascondeva tra la folla radunata davanti all’edificio dove stava parlando il primo ministro, è stato fermato da alcuni passanti e dalle forze di sicurezza.

Il leader slovacco è stato portato in ospedale, ma non sono emersi dettagli sulle sue condizioni.

Il Parlamento slovacco ha sospeso la seduta alla luce del ferimento del premier Robert Fico in un’aggressione a colpi d’arma da fuoco ad Handlova. Lo ha annunciato il vice speaker del Parlamento, Lubos Blaha, citato dal sito di informazioni locale Dennikn.

Il premiero Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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