Collegati con noi

Cronache

Palestra con orinatoio a forma bocca di donna, è polemica

Pubblicato

del

Un orinatoio a forma di bocca di donna, con le labbra tinte di un rosso piuttosto acceso, scatena la furia dei social. Questa volta la polemica parte da Torino, dove l’oggetto in questione fa mostra di sé negli spogliatoi maschili di una palestra, e per alcuni giorni resta confinata nel perimetro di Instagram, con i post grondanti accuse di sessismo e patriarcato che si incrociano agli sfottò e ai tentativi di sostenere che, piaccia o meno, è solo modernissimo design; quindi tracima sui media, generando anche gli interventi di politici locali e nazionali. La palestra porta il marchio di una catena multinazionale tedesca con centri fitness in numerose città europee. A catturare l’attenzione degli internauti è stata soprattutto la cantante torinese Greta Squillace, che si è rivolta all’azienda con un “fossi in voi mi vergognerei” ricevendo una risposta irriverente.

Per una congiuntura capricciosa il mondo della musica non è estraneo alla vicenda perché le fattezze dell’orinatoio ricordano il famoso logo dei Rolling Stones, quello con la ‘linguaccia’. Mentre la società, con toni un po’ alla volta sempre più misurati e alla fine quasi di scusa, ha spiegato che “il modello è presente in “7-8 palestre in Italia e svariate altre in diversi Paesi europei”, c’è chi ha aggiunto che in effetti sembra riconducibile all’opera di una celebre designer olandese, che proprio dal simbo dei Rolling Stones trasse ispirazione nel 2004 per realizzare una linea chiamata ‘Kisses’, baci, con un certo successo.

Ma per molti non ha importanza: “Ecco come si ‘educano’ gli uomini – si legge in un tweet – al rispetto delle donne. Riducendo ad oggetto, un lurido orinatoio in questo caso, la figura femminile”. Non è la prima volta, almeno in Italia, che un orinatoio molto simile si tira dietro accuse analoghe: nel 2020 ci fu il caso di un ristorante di Treviso. Oggi, a Torino, la consigliera comunale Nadia Conticelli, del Pd, invita a boicottare la palestra. “Non mi si dica che è arte”, sbotta il collega Silvio Viale, radicale di lungo corso, mentre il deputato Marco Grimaldi (Alleanza Verdi e Sinistra) liquida l’oggetto senza mezzi termini: “Che schifo”. “Secondo la palestra – osserva Sarah Disabato, consigliera regionale M5S – siamo tutti e tutte colpevoli per il fatto di non aver compreso l’intento artistico. E’ una giustificazione indecente quanto il gusto di chi ha installato un wc che umilia le donne e che invoca il patriarcato”.

Advertisement

Cronache

La camorra a Pomigliano d’Arco? Il sindaco e la Colosimo litigano sul “clan locale estinto”

Pubblicato

del

“Le mie affermazioni sono sostenute da una sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato estinto il clan camorristico locale e da un rapporto del Ministro dell’Interno che non rileva la presenza di organizzazioni criminali attive nella nostra città”. Così il sindaco di Pomigliano d’Arco (Napoli), Raffaele Russo, commenta quanto sostenuto dalla presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo (nella foto), che nell’invitarlo a maggiore prudenza quando si parla di mafie, gli ha comunicato l’esistenza sul territorio dell’operatività di due clan dediti alle estorsioni ed allo spaccio di droga. “Se la Presidente allude a clan esterni che occasionalmente hanno operato a Pomigliano – ha aggiunto il sindaco – ciò non implica l’esistenza di un clan camorristico locale. Questo è il mio punto fermo, che tengo a ribadire”.

Russo, inoltre, annuncia una risposta scritta a Colosimo, che renderà pubblica domani. “Mi rammarica profondamente – ha affermato – constatare come la Presidente sia stata strumentalizzata e coinvolta in una polemica iniziata dal deputato Francesco Borrelli, il quale ha diffuso una lettera confidenziale indirizzata a me, finita misteriosamente nelle sue mani. A Colosimo invierò domani una risposta che renderò pubblica. Tuttavia, desidero chiarire subito che le affermazioni del sindaco di Pomigliano, al settimo mandato e con una vasta esperienza amministrativa, sono sostenute da una sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato estinto il clan camorristico locale e da un rapporto del Ministro dell’Interno che non rileva la presenza di organizzazioni criminali attive nella nostra città”.

Continua a leggere

Ambiente

Sul mare di Baia Domizia sventola la bandiera blu

Pubblicato

del

“Una gioia immensa! Da oggi sul mare di Baia Domizia sventola la bandiera blu. È un risultato che viene da lontano, frutto di un lavoro sinergico tra la Provincia di Caserta ed il Comune di Cellole, al quale vanno le mie congratulazioni, a partire dal sindaco Guido Di Leone e dal vicesindaco e consigliere provinciale Giovanni Iovino”. Commenta così il presidente della Provincia, Giorgio Magliocca, il riconoscimento ottenuto dal Comune di Cellole con le spiagge di Baia Felice e Baia Domizia, assegnato dalla Foundation for Environmental Education (Fee) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici più meritevoli in Italia. Le Bandiere Blu 2024 sono state annunciate nel corso di una cerimonia di premiazione svoltasi a Roma presso la sede del Cnr, per la trentottesima edizione della speciale classifica. “La scorsa estate avevamo ribadito più volte che il traguardo non era così lontano.

Lo avevamo intuito dalla soddisfazione di bagnanti ed operatori del settore – prosegue Magliocca – che ci avevano riconosciuto il gran lavoro fatto dall’inizio della stagione balneare: dai controlli ai depuratori comunali e delle aziende private all’incessante attività dei due battelli spazzamare. E i risultati si vedevano già ad occhio nudo. E poi un litorale vivo ed ottimi servizi, una stagione turistica da incorniciare con tanti eventi che hanno richiamato migliaia di turisti. Ma non ci fermeremo proprio adesso, anzi. Le attività di pulizia e salvaguardia dei nostri mari – conclude il presidente della Provincia -saranno addirittura incrementate. Dopo il successo della sperimentazione dello scorso anno, a breve ripartiranno le attività di pulizia e monitoraggio delle acque litoranee attraverso i cosiddetti “battelli spazzamare”, specializzati in operazioni di antinquinamento e disinquinamento in mare e quest’anno installeremo anche moderne barriere blocca-plastica alle foci dei fiumi Garigliano e Volturno. Un grande impegno per la tutela del nostro mare”.

Continua a leggere

Cronache

Oreficeria: a Ginevra vince alunna del ‘Degni’ di Torre del Greco

Pubblicato

del

– Un contest per giovani talenti in gioielleria, svoltosi nel corso di GemGenevè, Fiera internazionale ginevrina nel settore pietre preziose, ha visto prevalere Annapia Liguoro, allieva dell’ultimo anno al Liceo Artistico “Francesco Degni” di Torre del Greco (NAPOLI). Tra le varie iniziative culturali, la Fiera ha presentato il progetto “Donna Jewel X GemGenève”: iniziativa nata dalla volontà di GemGeneve di supportare i giovani creativi nel campo della gioielleria, con Laura Inghirami quale direttrice artistica, ideatrice di Donna Jewel e ambasciatrice dei talenti italiani.

“Per il progetto che ho proposto, intitolato “Never Kiss – ha raccontato la studentessa torrese – ho creato un bracciale rigido, ricoperto di malachite. Al centro vi è una cupola, in cui campeggia una rana posata su una ninfea di madreperla: la sua simbologia, complessa ed intrigante, è cara a molte culture, pertanto molto inclusiva. Inoltre, ho giocato sul richiamo all’antica fiaba dei fratelli Grimm e anche a un film d’animazione del 2009, ‘La principessa e il ranocchio'”. Ad Annapia, intervistata da Inghirami per @donna.Jewel, va un riconoscimento per approfondire gli studi in gioielleria presso il S.S.E.F.

La direttrice artistica del progetto e il direttore di GemGenève Mathieu Dekeukeleire avevano scelto di presentare i lavori dei più meritevoli studenti dell’Istituto Francesco Degni di Torre del Greco e della Scuola Orafa Galdus di Milano, mostrando le loro creazioni per la prima volta all’interno di GemGeneve, nello stand Donna Jewel. Il “Francesco Degni” di Torre del Greco (diretto da Benedetta Rostan) ha partecipato con 5 alunni dell’ultimo anno: Matia Rosaria Bencivenga (19 anni), Annapia Liguoro (19 anni), Gabriella Raiola (17 anni), Alessandro Scognamiglio (18 anni) e Aurora Vernassi (17 anni) che hanno presentato i loro lavori, dalla progettazione su carta al gioiello finito, seguiti dai docenti della scuola. A dare supporto al progetto, l’Assocoral, presieduta da Vincenzo Aucella.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto