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Tracollo Italia Under 21, è già fuori dagli Europei

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Finisce mestamente, con il ko contro la volenterosa ma modesta Norvegia, la dis-avventura azzurra all’Europeo Under 21. Lo 0-1 di Cluj, maturato al 20′ della ripresa, condanna l’Italia al terzo posto del girone D, con 3 punti come svizzeri (travolti dalla Francia, promossa a punteggio pieno) e norvegesi, ma punita dal maggior numero di reti segnate dagli elvetici, che vanno ai quarti. Una sconfitta amarissima, che lascia gli azzurrini in lacrime ed il tecnico Paolo Nicolato, con il contratto in scadenza, al passo d’addio. Da Nunziata, tecnico dell’Under 20 finalista ai Mondiali, a De Rossi, gia’ collaboratore di Mancini in nazionale maggiore, passando per Bollini, indiscrezioni su alternative possibili gia’ sono in campo. D’altra parte, la delusione e’ doppia: per le aspettative su un’Under che si sentiva sicura di esser giunta a maturazione, e che aveva preso a prestito giocatori dalla nazionale maggiore, e perche’ il torneo vale come qualificazione olimpica.

Ne’ vale a giustificazione la serataccia arbitrale della prima partita con la Francia, visto che poi con la Svizzera gli errori sono stati a favore degli azzurrini, e visto soprattutto il risultato di stasera. A conti fatti, ai quarti arrivera’ la Var invocata, ma non trovera’ gli azzurrini. Come contro la Svizzera, l’Italia gioca bene il primo tempo per poi spegnersi, soprattutto mentalmente, nel secondo. Molle e decontratta proprio nel momento in cui doveva dare tutto. Il vantaggio norvegese ha aggiunto ulteriore ansia ed imprecisione alla manovra azzurra. E nemmeno i cambi sono riusciti a recuperare lucidità. Nicolato sceglie Pellegri e Gnonto per l’attacco. Nonostante lo zero in classifica la Norvegia ci crede e schiera una seconda punta. Serata piovosa alla Cluj Arena ed Italia che cerca di prendere subito l’iniziativa. Il cross di Rovella al 14′ incrocia la testa di Pellegri, ma la deviazione è imprecisa. La Norvegia si copre e cerca la ripartenza con lunghe traiettorie. E’ pericolosa al 26′, quando l’anticipo di Rovella è provvidenziale per fermare Ceide al centro dell’area azzurra.

La Norvegia, intanto, ha abbandonato la tattica dei lanci ed è tornata agli scambi rasoterra. Su un pallone respinto dalla difesa si avventa Ricci, il tiro al volo del granata è deviato in angolo. I minuti passano e all’Italia manca quel gol che le darebbe la quasi certezza dei quarti. Lo sfiora al 40′: sul cross di Bellanova, la girata di testa di Tonali non trova la deviazione di un compagno ed esce. Al 45′ è 0-0, con Parisi e Bellanova una spanna su tutti per qualità. Svizzera e Francia sono sull’1-1. Nessun cambio e si riparte. Norvegia subito al tiro con Ceide, centrale e Carnesecchi blocca. L’attaccante del Sassuolo resta uno dei migliori dei suoi. Al 10′ il portiere azzurro si deve distendere per deviare il sinistro di Evjen.

Due minuti dopo Pellegri lancia in verticale Gnonto, il suo destro si spegne sull’esterno della rete. L’Italia ora tende ad abbassarsi troppo e la Norvegia si fa ancora pericolosa con Hove, murato da Okoli. Servono forze fresche: escono Gnonto per Cambiaghi e Pellegri per Colombo. Senza reti all’attivo il match resta a rischio ed i fantasmi dell’eliminazione si materializzano al 20′, quando Botheim devia goffamente alle spalle di Carnesecchi il cross di Nusa. Ma praticamente allo stesso minuto segna anche la Francia e le speranze si riaccendono. Serve assolutamente la reti del pari e Nicolato cerca di scuotere i suoi con altri cambi. Entrano Cambiaso e Miretti, fuori Bellanova e Rovella. Cambiaghi ci prova col sinistro, potente ma alto. Azzurri anche sfortunati quando ancora Cambiaghi coglie la traversa con Klaesson battuto. Bisognava pareggiare a tutti i costi, per agganciare i quarti. Ma l’Under 21 di stasera non è sembrata in grado neanche dell’1-1.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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