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Musk al Tg1: non dimenticatevi di fare bambini

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“Non dimenticatevi di fare bambini. faaate bambini!!!”. E’ l’appello di Elon Musk nell’intervista al Tg1, che è stata oggi proposta da Tg1 mattina in versione integrale, nella quale parla dell’incontro con la premier Meloni e dei temi trattati. “Abbiamo avuto un’ottima conversazione con la premier Meloni – ha detto Musk – mi è sembrata avere molto a cuore l’italia e il futuro di questo paese. Io, da parte mia ho, sollevato due preoccupazioni fondamentali. in primo luogo, la denatalità. l’italia rischia di sparire: ogni anno, muore quasi il doppio delle persone rispetto a quelle che nascono. se questa tendenza continuasse in futuro, non ci sara’ piu’ l’Italia. ho consigliato dunque ulteriori sgravi fiscali per chi fa figli o in ogni caso misure per rendere la natalità una scelta più sostenibile da parte delle persone. In secondo luogo, ho parlato con la premier dei rischi dell’intelligenza artificiale, in particolare di quella troppo potente. questi sono rischi per l’intera civiltà. Se smettiamo di fare figli, o se l’intelligenza artificiale diventa eccessivamente potente in un senso negativo, questi sono rischi per la civilta’ stessa”.

Musk ha poi criticato l’iper-regolamentazione europea (“L’Europa è come un gigante, legato a terra da milioni di lacci e lacciuoli. come nel romanzo “i viaggi di Gulliver”) proponendo la creazione di una “Commissione per la deregolamentazione” Nell’Intervista Musk ha anche ammesso di essere un “fan della storia in generale” sottolineando che “Roma e l’Italia hanno una storia incredibile. questo è stato il centro del mondo occidentale a lungo, e penso che il ruolo che la tecnologia ha giocato in quella fase sia stato sottostimato, anche per aspetti che oggi consideriamo scontati per la nostra vita quotidiana, come gli acquedotti, le reti idriche o quelle fognarie… oggi avere tecnologia avanzata non e’ un problema per noi… rimangono pero’ i due rischi per la civilita’ di cui parlavo: il basso tasso di fecondita’ e la super-intelligenza digitale…”.

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Cronache

Teatro San Carlo in lutto, è morta la giornalista Giulia Romito: aveva solo 44 anni

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Lutto nel mondo del giornalismo e della cultura a Napoli per la scomparsa a soli 44 anni di Giulia Romito, ufficio stampa del Teatro di San Carlo di Napoli. Professionista stimata, prezioso punto di riferimento per i colleghi e il mondo della musica nazionale e internazionale, la perdita di Giulia Romito ha suscitato profonda commozione in tutti coloro che l’hanno conosciuta. I funerali si terranno domani alle 12 nella chiesa di San Ferdinando, detta degli artisti, in piazza Trieste e Trento, a pochi passi dal suo teatro.

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Cronache

Tragedia in Valtellina, morti tre giovani finanzieri

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Un’esercitazione in montagna è sfociata in tragedia oggi in Valtellina, dove hanno perso la vita tre giovani militari del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di finanza. Sono precipitati da una parete rocciosa, mentre erano in cordata, sotto lo sguardo impotente di due colleghi impegnati anch’essi in un’altra cordata. Un volo nel vuoto di circa 30 metri che non ha lasciato loro scampo, mentre si trovavano sul cosiddetto Precipizio degli Asteroidi, nel territorio comunale di Val Masino (Sondrio). Un luogo teatro di numerosi interventi di soccorso di questi autentici angeli della montagna, per salvare spesso escursionisti e turisti in pericolo.

Sarà l’inchiesta della Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, a stabilire le esatte cause del drammatico incidente. I tre sarebbero caduti nel vuoto perché, all’improvviso, avrebbe ceduto uno sperone roccioso sul quale uno di loro poggiava i piedi, trascinando con sé nel vuoto gli altri due colleghi. Le vittime, tutte valtellinesi, sono Luca Piani, 32 anni, di Villa di Tirano, Alessandro Pozzi, 25 anni, residente a Valfurva, e Simone Giacomelli, di 22 anni, che abitava a Valdisotto, a un passo dalla nota località turistica di Bormio. Giacomelli e Pozzi, arruolati nella GdF soltanto nel 2022, prestavano servizio nella Stazione Sagf di Madesimo, guidata da Alessia Guanella, mentre Piani faceva parte della squadra del luogotenente Christian Maioglio nella caserma del capoluogo valtellinese.

Dove oggi pomeriggio, appena appresa la notizia, è giunto subito da Milano il comandante regionale per portare conforto al colonnello Giuseppe Cavallaro, comandante provinciale delle Fiamme Gialle, distrutto per quanto accaduto. Anche il presidente della Repubblica ha espresso il suo cordoglio per le tre giovani morti. Luca Belotti, sindaco di Valfurva, sul suo profilo Facebook scrive: “Ciao Alessandro, un’altra giovane vita strappata alla nostra terra. Non ci sono parole che possano giustificare queste tragedie e forse in questi momenti neppure la fede è sufficiente a dare risposte al perché di tante domande .

La sola cosa che possiamo fare è unirci al dolore dei genitori e della famiglia”. Il sindaco di Val Masino, Pietro Taeggi, questa mattina aveva incontrato e salutato i 5 militari prima che iniziassero la loro esercitazione. “Sono della nostra famiglia – dice Taeggi -. Sono spesso qui a prepararsi al meglio. Stamattina ci siamo visti e salutati lassù a circa 1700 metri dove ero salito a controllare l’evoluzione di alcuni lavori comunali. Un grave lutto per tutti noi”. La Procura di Sondrio ha affidato le indagini al Sagf di Sondrio: titolare dell’inchiesta è il magistrato Chiara Costagliola che con il procuratore Piero Basilone deciderà, nelle prossime ore, se disporre le autopsie come al momento appare probabile. E a tutti gli effetti questa disgrazia si configura come un incidente sul lavoro, secondo gli inquirenti.

“Un evento tragico che colpisce profondamente e rattrista l’intera comunità della Lombardia”, ha detto il governatore Attilio Fontana. Parole di vicinanza alle famiglie delle vittime e al Corpo della GdF sono state espresse anche dal vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni. E grande dolore per quanto tragicamente accaduto in Val Masino lo ha manifestato pure il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. “Sono morti 3 eroi – ha dichiarato invece il segretario generale di Ugl, Paolo Capone -. Si tratta di tre giovani impiegati tutti i giorni a garantire la sicurezza di chi va in montagna”.

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Caso De Luca non si placa, scontro Meloni-Schlein

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Lo scontro continua e passa tra Meloni-De Luca a Meloni Schlein, E non su un tema da poco visto che la premier la butta sulla “questione femminile” tradita, a suo avviso, proprio dalla leader donna del Pd. E i toni si accendono in una giornata di botta e risposta a distanza nella quale l’attacco del Governatore (“ha rivelato la sua vera identità con raffinata eleganza”) passa in secondo piano. E’ Giorgia Meloni a dar fuoco alle polveri attaccando proprio sull’identità dei dem e sul ruolo delle donne in una società maschilista: “la sinistra italiana ora si straccia le vesti perché mi sono difesa. Credo – premette – che si debba vergognare”. E poi alza il tiro sulla Schlein attaccandola frontalmente: “mi spiace che Elly Schlein abbia perso ancora l’occasione di dimostrare di essere il cambiamento che aveva promesso”.

Poi l’affondo velenoso: “continuo a tifare che Schlein tiri fuori il coraggio che la gente si attende da lei come leader e donna. In quello che è accaduto ieri c’è anche una questione femminile: De Luca non le manda a dire, il messaggio è che i bulli sono deboli, sono bravi a fare i gradassi dietro le spalle. È finito il tempo in cui le donne devono subire. Mi aspetto di sentire prima o poi anche una parola dalle femministe”. Altrettanto dura la replica della segretaria: “Meloni si rivolge a me dicendo “è finito il tempo in cui le donne devono subire”.

Come non essere d’accordo. Peccato che le donne subiscano ogni giorno le scelte del suo governo e della sua maggioranza. Come quella di far entrare gli antiabortisti nei consultori a fare pressioni violente sulle donne e le ragazze che vogliono accedere all’interruzione volontaria di gravidanza. Come i tagli che lei sta facendo sulle pensioni delle donne, sulla sanità pubblica e sul welfare che sa benissimo che vuol dire lasciare il carico di cura sulle spalle delle famiglie e soprattutto sulle spalle delle donne, frenandole nel lavoro e nell’impresa. Le donne che subiscono ogni giorno discriminazione di genere – conclude secca – non se ne fanno nulla delle sue ripicche personali”.

In mezzo rimane il governatore della Campania che ha avuto battibecchi con entrambe. De Luca torna alla carica e annuncia esternazioni sulla vicenda per venerdì prossimo, in occasione del suo tradizionale monologo su Fb. In mattinata, a margine di un convegno, aveva rimarcato di aver “appreso dai social della raffinata eleganza cui si era avvicinata al presidente della Regione che era lì per accoglierla e darle il benvenuto”. E questo, aveva aggiunto ironico, “rivela la sua vera e nuova identità e noi non possiamo che concordare”.

Poi una considerazione più politica: “l’oltraggio vero, che non è stato colto dall’opinione pubblica in Italia, quello commesso dalla Meloni contro 550 sindaci campani il 16 febbraio a Roma”.

In quella occasione, ricorda, alla manifestazione dei sindaci, i primi cittadini furono “intimiditi, controllati all’uscita dell’autostrada a Roma, sui pullman che erano diretti a piazza Santi Apostoli, spintonati, bloccati a via del Corso, offesi, oltraggiati dalla Meloni con un comunicato ufficiale. L’unico insulto che c’è stato nella vita politica di questo Paese è quel comunicato della Meloni che offendeva 550 sindaci che erano a Roma per protestare contro il blocco delle risorse e che combattevano per aprire i cantieri e creare lavoro”.

Infine, il Governatore annuncia anche la richiesta di una ‘mobilitazione straordinaria’ per i Campi Flegrei: “mi aspetto che il governo nazionale faccia il suo dovere, c’è bisogno di risorse perchè ora non c’è nulla”.

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