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Politica

Guerra e pace, l’abbraccio di Veronica a Silvio: ce la mette tutta

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Veronica Lario rompe il silenzio e torna dopo molto tempo a parlare del suo ex marito Silvio Berlusconi ricoverato da oltre un mese all’ospedale San Raffaele di Milano per curare la polmonite conseguenza di una leucemia mielomonocitica. “C’è una persona che sta male, che soffre e che ce la mette tutta”, spiega ai cronisti quando arriva a sorpresa a un convegno di +Europa dedicato ai temi del lavoro a Milano. Parole sentite che sono quasi un abbraccio da lontano all’ex premier con cui ha condiviso tanti anni di vita matrimoniale, quasi venti, e con cui ha avuto i tre figli Barbara, Eleonora e Luigi che le hanno dato molti nipoti.

Una storia, la loro, in cui non sono mancate le polemiche e le battaglie legali, come quella legata all’assegno di mantenimento dopo il divorzio. Veronica Lario, discreta come sempre, non risponde però a domande che ritiene troppo private e non chiarisce se nell’ultimo mese ha fatto visita all’ex marito ricoverato. “Preferirei non rispondere – spiega – sono domande molto personali”. Del resto, la riservatezza è stata la cifra della sua vita passata accanto a Silvio Berlusconi, e sono state poche le occasioni in cui Veronica Lario si è fatta vedere accanto a lui anche quando era presidente del Consiglio, preferendo rimanere in disparte. Ma non si è comunque tirata indietro quando le é stato chiesto di parlare dell’ex marito che sta vivendo un momento difficile.

La 66enne ex moglie del Cav ha sorpreso tutti partecipando a un evento promosso da +Europa dedicato ai temi delle politiche del lavoro, della formazione e dell’intelligenza artificiale. In realtà Veronica Lario era presente al convegno in quanto amica e cliente di Paolo Costanzo, coordinatore del partito a Milano che è suo commercialista, ma non ha nascosto l’interesse per alcuni temi per cui si spende il partito fondato da Emma Bonino.

“In parte sì”, mi sento vicina alle posizioni di +Europa “sul fatto che abbiamo bisogno di allargare le nostre vedute e soprattutto i giovani, proprio grazie alle nuove tecnologie, sono in un contatto diretto e questo va aiutato, non va bloccato o mortificato – ha ammesso -. Io sono una nonna e per me la famiglia è la cosa più importante, ho tanti nipoti e qui c’era un convegno molto interessante sulle nuove tecnologie. Sono venuta per poter avere un dialogo con la mia famiglia, tutto qua”. L’ex attrice non si è tirata indietro nemmeno quando i giornalisti le hanno chiesto il suo parere su temi più divisivi come la legalizzazione delle droghe leggere, una battaglia portata avanti da +Europa. “Io credo che la droga sia un tema grave e che i giovani devono capire la gravità di questo tema – ha chiarito -. Poi nell’uso ognuno faccia quello che vuole”. “Sono molto contento che segua con attenzione le cose che facciamo, di libertà, di Europa e diritto – ha commentato Benedetto Della Vedova – , se vuole prendere la tessera sarà la benvenuta”.

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Politica

La Rai annulla il confronto televisivo tra Meloni e Schlein per le Europee

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La Rai ha annullato il previsto confronto televisivo tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, in programma per il 23 maggio. Questa decisione arriva dopo la comunicazione dell’Agcom che ha sottolineato come un confronto del genere potesse avvenire solamente con il consenso di tutti i gruppi parlamentari rappresentati, condizione non soddisfatta dato che solo quattro degli otto gruppi hanno dato il loro assenso.

Il dibattito, che avrebbe avuto luogo nel contesto delle imminenti elezioni europee e che sarebbe stato moderato dal noto giornalista Bruno Vespa, è stato cancellato per mancanza della maggioranza richiesta dall’Agcom. La decisione di annullare l’evento è stata annunciata dalla Rai attraverso una nota ufficiale in cui si spiega che “nessun confronto è possibile in assenza della maggioranza richiesta”.

La Rai ha inoltre precisato che continuerà a garantire il rispetto della par condicio nei suoi notiziari e programmi di approfondimento, seguendo le linee guida dell’Autorità di regolamentazione. Con questa mossa, il servizio pubblico italiano si impegna a mantenere un equilibrio e una correttezza nella copertura delle campagne elettorali, riconosciute e sostenute dall’Agcom.

Questo annullamento segna un momento significativo nel dibattito politico italiano, influenzando non solo la visibilità dei candidati ma anche la dinamica dell’informazione politica in vista delle elezioni europee.

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Politica

Ultima stretta sul Superbonus e tutte le nuove norme finanziarie: l’esame approfondito

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Nell’arena politica italiana, la giornata di oggi segna un passaggio cruciale con la conclusione della prima fase di esame parlamentare del decreto legge sul Superbonus al Senato. Il dibattito è stato particolarmente acceso, evidenziando le fratture interne alla maggioranza, con Forza Italia che si è distinta in opposizione a specifiche misure proposte dal governo.

Il decreto, che introduce significative modifiche normative, è stato al centro di aspre discussioni, specialmente per quanto riguarda l’introduzione della misura dello spalma-crediti su 10 anni e la retroattività di tale provvedimento per le spese del Superbonus del 2024. Inoltre, Forza Italia ha combattuto, con successo parziale, la proroga della sugar tax, supportata dal resto della maggioranza e posticipata al 1° luglio 2025.

Durante i lavori della 6a Commissione, si sono verificati momenti di tensione significativa. In particolare, Forza Italia si è astenuta durante il voto su un emendamento cruciale, che è passato solo con il sostegno del presidente della commissione, Massimo Garavaglia (Lega), e di Italia Viva, che ha giocato un ruolo decisivo. La fiducia posta dal governo sul testo è stata approvata senza sorprese con 101 voti a favore, dimostrando una solida tenuta della maggioranza nonostante le divergenze interne.

Tra le novità più rilevanti approvate, si evidenzia il fondo di 35 milioni di euro istituito per il 2025, destinato al sostegno di interventi su edifici danneggiati da sismi, non coperti da precedenti decreti. Questo si aggiunge alle modifiche alla ripartizione dei crediti di imposta e alle diverse proroghe, come quella della Plastic tax al 1° luglio 2026 e varie nuove disposizioni per le banche e le assicurazioni riguardo la gestione dei crediti del Superbonus.

Importanti anche le risorse aggiuntive destinate a migliorare la gestione delle emergenze e del demanio, con significativi aumenti di fondi destinati a vari aspetti della gestione pubblica e infrastrutturale.

Il decreto ora passerà alla Camera per l’approvazione definitiva, prevista entro il 28 maggio, in una fase in cui il governo spera di consolidare ulteriormente le misure introdotte senza ulteriori ostacoli.

In sintesi, il cammino del decreto Superbonus si dimostra emblematico delle dinamiche politiche e delle priorità economiche attuali, rappresentando un tassello fondamentale nel più ampio quadro delle politiche di incentivazione e regolamentazione fiscale italiane.

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Politica

Accolto ricorso, Ilaria Salis va ai domiciliari a Budapest

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E’ stato accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese il ricorso presentato dai legali di Ilaria Salis che può quindi uscire dal carcere e andare ai domiciliari a Budapest. Il ricorso era stato presentato dai legali di Ilaria Salis contro la decisione del giudice Jozsef Sós che nell’ultima udienza del 28 marzo le aveva negato i domiciliari sia in Italia che in Ungheria. In appello, la richiesta è stata invece accolta e quindi la 39enne attivista milanese, candidata con Avs alle prossime Europee, potrà lasciare il carcere a Budapest dove si trova da oltre 15 mesi con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Il provvedimento, che prevede il braccialetto elettronico, diventerà esecutivo non appena verrà pagata la cauzione prevista dal tribunale.

“Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare”: così Roberto Salis ha commentato la decisione del tribunale ungherese di concedere i domiciliari a sua figlia Ilaria che, dopo oltre 15 mesi, potrà lasciare il carcere dove è detenuta con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. “Non è ancora fuori dal pozzo – ha aggiunto ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo”.

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